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Editoriale/La Politica del Sen. Raffaele Lauro per la Costiera

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Sen. Raffaele Lauro (PDL)

La sottoscrizione del protocollo sulla sicurezza stradale, ieri a Sorrento, ha offerto al Sen. Raffaele Lauro lo spunto per fornire qualche spiegazione sulla tipologia del lavoro politico-istituzionale che il Parlamentare sorrentino sta svolgendo, con particolare impegno e su svariati temi, sul territorio in stretta collaborazione con i primi cittadini. Una spiegazione utile e che merita una riflessione per due ragioni: la prima perchè questo lavoro va letto nella giusta ottica se se ne vuole comprendere il senso e la prospettiva; la seconda perchè in questo marasma generale che attraversa il Paese e con le “truppe cammellate ” del centro-destra berlusconiano impegnate soltanto a difendere il Premier, avere un autorevole esponente del PDL, peraltro sorrentino, con alle spalle una storia di impegno e di servizio istituzionale, oltre che culturale, che sta supportando gli enti locali nel ridisegnare la fisionomia della Costiera affrontandone i principali e atavici problemi, costituisce un privilegio e diventa una notizia meritevole delle prime pagine nazionali. A Lauro va riconosciuta la chiarezza delle argomentazioni e la coerenza di un ragionamento politico che sin dall’inizio dell’esperienza parlamentare ne hanno caratterizzato l’impegno al servizio di una comunità locale da sempre divisa e in conflitto su tutto. Ebbene il  Senatore è riusciuto in questi tre anni circa a creare le condizioni di un’assoluta agibilità politica tra i principali attori dell’amministrazione pubblica peninsulare, i sindaci, a prescindere dal loro colore politico, gettando le basi per ragionare sui problemi del territorio e per escogitare soluzioni o ipotesi di lavoro su cui impegnare le migliori energie locali e non. Il Professore è riuscito in questo modo a stravolgere il senso di quel “dividit et impera” che da sempre è stato l’unico verbo della politica maggiore nei confronti di quella cosiddetta minore, cioè locale, e ci è riuscito, a nostro avviso, perchè nel suo animo non c’è l’obiettivo di “imperare“, cioè di “comandare” su questi amministratori e di asservire a una logica politica feudale la Costiera. Questa crediamo sia la principale chiave di lettura delle politiche del Sen. Lauro che intrattiene cordiali e puntuali rapporti con tutti i primi cittadini di questo territorio, li coinvolge nell’interpretazione nuova anche sovraccomunale del proprio ruolo pubblico garantendo a tutti un legittimo protagonismo politico-istituzionale in rapporto anche alle peculiarità di problemi e di situazioni che meglio si confanno a carattere, umori e professionalità di ciascuno di questi attori locali.

Giuseppe Cuomo Sindaco

Il capolavoro di Lauro, giustamente evidenziato allorquando si cerca di dare una lettura diversa di scelte e orientamenti, è stato senza dubbio quello di sostenere e realizzare, con l’apporto determinante del PDL di Sorrento, l’elezione di Giuseppe Cuomo a sindaco di Sorrento. Questo perchè la Città di Sorrento è riuscita finalmente a trovare la persona giusta per inagurare la stagione del dialogo e del confronto costruttivo tra tutte le amministrazioni peninsulari, rispondendo non tanto a un’esigenza della poltica, quanto a un oggettivo bisogno dei territori di confrontarsi uniti con i più scottanti problemi che scandiscono la quotidianità di queste comunità, o meglio, della comunità peninsulare. Cuomo sindaco è diventato quindi l’emblema di un modo nuovo di far politica sul territorio e per il territorio peninsulare e l’azione del Sen. Lauro, forte di una visione strategica e di relazioni importanti, si è potuta perciò tradurre in opportunità per la politica della Costiera su temi come la sanità pubblica, la sicurezza stradale, la lotta al gioco d’azzardo e all’usura, la rivisitazione delle politiche urbanistiche anche in rapporto alla nuova legislazione nazionale e regionale (piano-casa), le energie alternative e l’innovazione tecnologica, la lotta all’inquinamento ambientale e marino, il rilancio del turismo…Insomma una pluralità di argomenti di stringente attualità, a volte anche di emergenze, che soltanto perchè affrontati su un livello comprensoriale e con una visione globale possono essere opportunamente analizzati per trovare proposte operative, progetti veramente in grado di risultare risolutivi di temi e problemi. In questo senso l’impegno politico del Sen. Lauro, pur dovendosi esplicare nella logica imposta dalla vigente legge elettorale, lo si può a ragion veduta considerare fuori dal coro e atipico rispetto alla corrente mentalità che vige nel centro-destra. Ora si sta parlando di Comune unico della Penisola Sorrentina e il Sindaco di Massalubrense, Leone Gargiulo, sta tirando le fila istruttorie di una proposta politico-istituzionale sicuramente importante e che può dare qualche frutto concreto proprio grazie a tutto il lavoro che sin qui è stato svolto secondo la vision di cui abbiamo parlato e con la regia accorta e intelligente di Lauro. E’ chiaro che l’iniziativa, come sicuramente sarà spiegato nell’incontro istituzionale del 5 marzo prossimo, va inquadrata nella dimensione e nella funzione dell’associazionismo intercomunale utile a meglio coordinare azioni e partecipazioni a programmi e a progetti di più ampio respiro in modo da non doversi richiedere in ogni circostanza un pronunciamento dei singoli consigli comunali su atti di indirizzo o di partecipazione a iniziative e programmi di più ampia portata: regionale, nazionale, comunitario. Viene così istituzionalizzato il tavolo di concertazione tra i Comuni dell’area sorrentina con la nomina di un soggetto (sindaco) portavoce e coordinatore unico e collaboratori (assessori) espressioni dei singoli comuni e probabilmente scelti sulla base di competenze specifiche. E’ chiaro che questo non “abolisce“, come qualcuno ha inteso dalle info di stampa di questi giorni, i singoli comuni, nè lo si potrebbe fare mancando una specifica norma legislativa oltre che la volontà dei singoli Enti. Ma si tratta di un passo siginificativo che si può compiere sulla strada di unire forze, intelligenze, profesisonalità, fantasie, risorse finanziarie da parte di questo territorio per competere più autorevolmente sugli scenari globali facendo leva sulla propria identità e su un’offerta peculiare che i sei comuni peninsulari sono in grado di esprimere. Una grande intuizione, quindi, che non priva chicchessia di  sovranità e autonomia istituzionale, ma che inaugura una stagione nuova dove tutti, a prescindere dal colore politico, sono chiamati a dare il proprio contributo senza sottrarsi a responsabilità e impegni. La Penisola Sorrentina, oltre a Lauro, esprime altri personaggi della cosiddetta politica maggiore che, fuor dai denti, non sono stati sin qui in grado di impostare analogo ragionamento e di dar vita ad altrettanto impegno. Questo è un dato di fatto, mentre l’auspicio è quello che invece tutti riescano cogliere la straodinarietà di questo momento per sintonizzarsi e dare il proprio contributo alla rinascita di questo territorio perchè il Professore, sicuramente meglio degli altri, ne ha saputo cogliere le sofferenze, il disagio, le criticità nella complessità dei contesti locali, nazionali e internazionali e ha chiesto a tutti di fare ciascuno e fino in fondo la propria parte al servizio della comunità peninsulare. E questo è già di per sè un grande merito di cui gli va dato atto!

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