Nicola Gratteri a Villa Fondi: “Una cosa sola”
Il procuratore della repubblica di Napoli Nicola Gratteri è stato ospite dell’organizzazione del “Festival Internazionale del Giornalismo e Libro d’Inchiesta” nato a Massa Lubrense e quest’anno, per la prima volta, in formula itinerante nei Comuni della Penisola Sorrentina (oltre Massa anche Piano di Sorrento e Sant’Agnello), Amalfi, Castellammare di Stabia e una due giorni a Maratea. Insomma un evento che, anno dopo anno, acquisisce una dimensione socio-culturale sempre più rilevante e accattivante per una certa fascia di pubblico. La terrazza di Villa Fondi a Piano di Sorrento ha ospitato il procuratore Gratteri accolto da un folto pubblico, indubbiamente richiamato dalla notorietà del personaggio, autore del libro “Una cosa sola” come le mafie si sono integrate al potere, scritto insieme al giornalista Antonio Nicaso. A dialogare con Gratteri i giornalisti de Il Fatto Quotidiano Marco Lillo (vice direttore) e Vincenzo Iurillo. Il libro è solo il pretesto, spiega Gratteri, per approfondire alcuni temi di scottante attualità e che toccano una società sempre più contaminata dalle mafie che non hanno più bisogno di uccidere perché comprano tutto e tutti. E’ il centro di una riflessione che diventa un j’accuse nei confronti di una comunità (italiana) sociale, culturale e imprenditoriale sempre meno impermeabile nei confronti del crimine organizzato in tutte le sue forme organizzate che occupano spazi sempre maggiori della società civile, economica e politico-istituzionale.
Troppe riforme della giustizia ne depotenziano l’azione complicando il lavoro dei magistrati con ripercussioni sul diritto alla giustizia di fatto sempre più negato a chi, persona o istituzione, ne è vittima. Ascoltare Gratteri gratifica l’animo di chi ne condivide visione ed esercizio della professione, ma quanti di chi lo ascolta, a Villa Fondi come nelle altre piazze dove svolge il suo tour blindatissimo, mettono in pratica “comportamenti virtuosi” come cittadini, imprenditori, amministratori pubblici? Restando in penisola sorrentina, per esempio, come si fa a non pensare a una delle piaghe del territorio, l’abusivismo edilizio, cioè una violazione delle leggi disinvoltamente perpetrata da cittadini, professionisti, amministratori pubblici col risultato di stravolgere il territorio compromettendone aspetti salienti e addirittura vitali. Il discorso di Gratteri si rivolge alle nostre coscienze chiamandoci direttamente in causa per le scelte che facciamo e che non vanno nella direzione del rispetto della legalità. Sono tanti gli esempi che si possono fare sulle quotidiane illegalità che scandiscono la vita di “persone irreprensibili” che indossano pure le vesti delle istituzioni e alimentano la rete del consenso avallando violazioni di legge in tutti i campi, alcuni soddisfacendo i propri interessi! Per questo le parole di Gratteri, è triste doverlo ammettere, cadono in un vuoto preoccupante che ci dà la misura della differenza che c’è tra il dire e il fare.
Evidenziamo un commento apparso questa mattina sulla bacheca facebook del prof. Francesco Saverio Ciampa che scrive: “Ieri sera ho provato una strana sensazione… mentre vedevo sfilare in passerella personaggi di tutti i tipi mi chiedevo: ma questi forse pensano che si tratti di una serata mondana….o forse ho capito male io? Certo che la sensazione di essere guardato dall’alto in basso, di non essere salutato o addirittura ignorato con torsione del viso …. dagli stessi che oggi indossano le stellette da generali e la maschera di giustizieri implacabili…oggi mi fa davvero sorridere…e la solita domanda sorge spontanea: Ma avete capito che Gratteri è un procuratore serio.. e con lui le maschere non funzionano? Cosa pensate che una serata possa cancellare tutti gli scandali e le malefatte che state combinando nei vari comuni? Bene ha fatto chi ha avuto il buon senso di starsi a casa….anche l’ipocrisia ha un limite“.