Campania,  Napoli

Crisi Circum, l’intervento di Umberto De Gregorio presidente di Eav

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I recenti incidenti sui convogli Eav della tratta Napoli-Sorrento, sui quali si stanno facendo le necessarie verifiche, hanno riacceso la discussione social, ma non solo, sulla guida dell’Azienda regionale diretta da Umberto De Gregorio con richieste di dimissioni, revoche di incarico etc… Pubblichiamo l’intervento che De Gregorio ha fatto sul quotidiano “Il Mattino” per spiegare quanto avvenuto e quanto si sta facendo.

di UMBERTO DE GREGORIO

L’incidente del 2 maggio è grave e deve essere approfondito con rigore, valutando cause esogene ed endogene. È stata istituita una commissione d’inchiesta per fare chiarezza. Non traiamo soluzione affrettate che non aiutano a risolvere i problemi.
EAV non è solo vesuviana. Abbiamo bus nuovi su tutte le linee e treni nuovi su tutte le linee tranne che sulla vesuviana. Abbiamo un bilancio in ordine e riavviato investimenti per 3 miliardi di euro che daranno i loro frutti nei prossimi anni.
Sulla vesuviana ci sono treni che hanno anche 40 o 50 anni, che riescono ancora a fare il loro dovere ma sono in affanno. Non si trovano i pezzi di ricambio per un treno di 53 anni fa. Dobbiamo dire grazie all’impegno di operai, quadri e personale viaggiante, coordinati da due nuovi dirigenti provenienti da Trenitalia.
Sino ad anno fa avevamo 60 treni in servizio ogni giorno per fare 250 corse al giorno. Oggi sono 50. Vi è preoccupazione e quindi, correttamente, prima di immettere in servizio un treno i tecnici verificano che sia tutto ok. La sicurezza prima di tutto, quindi meno treni. Questo è lo stato dell’arte ad oggi.  I treni vecchi danno problemi.

Per fare un esempio, anche la linea 6 della metropolitana di Napoli ha treni vecchissimi e quindi – per farli camminare poco e per fare più manutenzione – il servizio chiude alle tre del pomeriggio.
Ma questo è possibile sulla vesuviana?
Altra soluzione è evitare il sovraffollamento e quindi istituire la prenotazione obbligatoria sulla linea Napoli Sorrento, dove la domanda di trasporto è enorme e se non controllata genera avarie e caos (come sulle strade). Un’ipotesi da approfondire. Altra ipotesi è ridurre il servizio.
Ma veniamo al nocciolo del problema. Perché oggi siamo in questa situazione? Di chi è la responsabilità di avere cosi pochi treni?
Innanzitutto di chi la gara per nuovi treni doveva farla partire 20 anni fa. Perché se oggi ho un treno di 50 anni ed i treni mediamente durano in vita 25 anni, evidentemente la gara che noi abbiamo fatto nel 2019 andava fatto nel 2000.
Poi degli eventi esogeni: contenzioso amministrativo (18 mesi), covid (altri 18 mesi), guerra in Ucraina.
Infine di Stadler, la grande multinazionale che costruisce i treni, che è in clamoroso ritardo. Da ultimo a febbraio del 2025 ci scrive che a causa dell’alluvione a Valencia (dove ha sede il sito produttivo dove si costruiscono i treni) vi un ulteriore ritardo di quasi un anno sulla tabella di marcia.

In data 6 marzo 2025 EAV scrive a Stadler: “tale ritardo dovuto all’alluvione si aggiunge ad altri ritardi e rischia di determinare un danno enorme non gestibile ed EAV si vedrà costretta ad agire in tutte le sedi per richiedere il maggior danno conseguente sia alla possibile perdita dei finanziamenti che alla interruzione / limitazione del servizio”.
In base al contratto originario firmato nel 2021 oggi noi dovremmo avere oltre 25 treni nuovi in servizio.
I problemi di oggi sarebbero risolti.
Invece l’attuale programmazione di Stadler prevede 4 treni in servizio entro il 2025, che diventano 26 entro il 2026 e 56 entro il 2027.
Cosa deve fare EAV? Risolvere il contratto con Stadler e fare una nuova gara per vedere i nuovi treni allontanarsi all’orizzonte? Ostringere la cinghia, lavorare sulla manutenzione, chiedere la collaborazione di tutti? Ben vengano suggerimenti e consigli e confronti.
Ricordo che sino al 2013 per gestire quello che io oggi amministro da solo con 16 dirigenti, esistevano 5 società con 5 consigli di amministrazione, 5 amministratori, 5 direttori generali e 50 dirigenti. E l’azienda era fallita.
Oggi la gran parte dei problemi sono risolti, abbiamo una grave criticità sui treni della vesuviana, ma sinceramente per motivi non dipendenti da EAV. Maggiore e migliore manutenzione e andare avanti in sicurezza e con senso di responsabilità, questo è quello che faremo.

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