Un intero comando di Polizia Municipale indagato…caso unico e problematico

Un’operazione giudiziaria della dimensione che si è registrata a Vico Equense, dove sono indagati 22 vigili urbani (comandante incluso) su una dotazione organica di 27, non ha precedenti per i risvolti che ne derivano sulla regolare e legittima funzionalità di uno dei servizi pubblici essenziali per un comune e che, insieme all’UTC, rappresenta quelle realtà amministrative che maggiormente si interfacciano con i cittadini, preposti come sono a gestire attività di primaria importanza per la comunità e per la legalità.
Ovviamente vale per tutti la presunzione di innocenza, questo è chiaro, ma non ci si può non interrogare su come questi pubblici ufficiali possano continuare a svolgere regolarmente e serenamente il loro lavoro senza ritrovarsi in situazioni quantomeno imbarazzanti! Per il sindaco Giuseppe Aiello, che pure ha espresso piena fiducia all’operato della magistratura, il problema è serio anche alla luce delle implicazioni trasversali che dall’inchiesta possono scaturire. In ogni caso si tratta di dover garantire la funzionalità della Polizia Municipale cui sono stati sequestrati atti, memorie di pc, telefoni cellulari col risultato che l’intera attività dell’ufficio e degli addetti sarà monitorata punto punto. Non ci sono precedenti del genere e quindi anche l’autorità prefettizia dovrà accendere i riflettori sul caso equense a supporto dell’Amministrazione e per scongiurare un disservizio che potrebbe generare altri problemi.