Italia

Buon Natale a…Sasha

Stampa
di Luigi Poi

Buon Natale a Sasha il bambino ucraino che dal 24 febbraio si è chiuso in un silenzio totale; non vuole più sentire la sua voce e non vuole che gli altri la sentano! E’ sopravissuto per miracolo al bombardamento della sua casa ed da quel momento ha smesso di parlare forse terrorizzato o forse profondamente deluso dal corso che un destino infelice ed ingiusto gli ha destinato. E non è il solo; tanti bambini ucraini che non sono riusciti a fuggire stanno lottando contro la paura e non capiscono come gli uomini possano essere tanto feroci, crudeli, coglioni! Ed ora dovranno affrontare il rigido inverno al freddo ed al gelo che nella loro terra natia sono particolarmente implacabili. Disagi che si aggiungono alla fame, al terrore, ai lutti, alla vista di tutto ciò che avevano considerato come bello ed utile ora distrutto, incendiato, demolito. Il pensiero di Papa Francesco in questi giorni di festività non è potuto non andare a questo martoriato Paese che è l’Ucraina ed in particolar modo ai suoi figli più piccoli, vittime innocenti di qualcosa che non avrebbero mai immaginato e di atrocità, nefandezze e spietatezze che non dovrebbero mai appartenere al mondo intero.

La maggioranza di loro non riesce nemmeno più a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave”. Sulla spalle di una intera popolazione civile è caduta una guerra inumana , ingiusta e dura (ma esistono guerre giuste?) e saranno soprattutto i bambini “che ne pagheranno il prezzo più salato e dunque pensiamo a loro che in questo Natale lo trascorreranno senza luce e senza riscaldamento e che soffrono, soffrono tanto per questa guerra”! Il Natale ortodosso si celebra il 7 gennaio e dunque è facile prevedere che altri bambini non sorrideranno più, si chiuderanno nel silenzio, guarderanno quello che gli gira intorno con occhi vuoti e persi. Sasha è muto di fronte a tanto orrore che non merita e che non capisce e come Sasha, prima di lui, erano muti e terrorizzati i bambini Afghani, Iracheni, Libici, Somali, Etiopici, Siriani e tanti altri vittime innocenti di guerre scatenate solo per accontentare le grandi lobby dell’industria degli armamenti, per il fanatismo religioso, per i grandi interessi economici e finanziari, per la sete di potere, per il controllo delle fonti energetiche. Guerre spesso tenute lontane dai propri confini come se i bambini di nazioni gettate nel baratro della guerra non avessero gli stessi diritti e non fossero in possesso di cuore, memoria e corpo come quelli del proprio Paese. Bambini che rimangono feriti, che subiscono danni psicologici irrecuperabili, che soffrono la fame e la malnutrizione, che non possono essere curati per mancanza di medici, ospedali e farmaci, che vengono violentati, che sono reclutati forzatamente. Ogni guerra è inevitabilmente atroce ma ogni guerra è in primis una guerra contro i più indifesi cioè i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze.

Dire stop alla guerra serve ben poco, chiedere una tregua non trova spazio nelle menti accecate da furore ideologico o da mire egemoniche! Siamo completamenti lontani da ogni minimo senso di umanità! La popolazione del mondo occidentale, almeno quella lontana dagli squallidi e terribili scenari di guerra, sembra che ha le mani legate e preferisce continuare imperterrita a volgere il pensiero altrove. Ritorneranno i tanti Sasha a sorridere, usciranno dalla loro scelta di rifiuto di comunicare con gli altri visto che si sentono traditi e non vogliono accettare tante atrocità?
Riusciranno il 7 gennaio a pronunciare: “Buon Natale“ come i loro coetanei americani, inglesi, francesi stanno facendo in questi giorni?
C’è poco da giurarci ! Dire VERGOGNA è poco, troppo poco, cari potenti del mondo!
A chi di noi non riesce a chiudere gli occhi di fronte a tanta ingiustizia, a tanta follia, a tanta stupidità, a tanta minchioneria non resta che prendere atto che “gli impulsi primitivi, selvaggi e malvagi dell’umanità non sono mai scomparsi (Freud)” così come le crudeltà e le ingiustizie di cui si rendono responsabili i potentati delle nazioni cosiddette civili e le dinastie fanatiche ed intolleranti . E “la malafede con cui esse giudicano le proprie menzogne , le proprie iniquità e quelle dei loro nemici” non cesseranno mai ed è difficile che possano essere seppellite sotto la volontà di pace degli abitanti del pianeta Terra. Cosa dire, cari amici di “Politicainpenisola”?  Comunque ed amaramente Buon Natale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*