Piano di Sorrento

“Edilizia Privata e Condono” passano da Amodio a Cannavale, la decisione del sindaco Cappiello

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Michele Amodio

E’ passata quasi inosservata una sostanziale modifica degli assetti amministrativi degli uffici e delle connesse responsabilità decisa dall’Amministrazione del sindaco Salvatore Cappiello. Con decreto sindacale N°18 del 14 settembre scorso è stata, tra l’altro, affidata la competenza in materia di “…edilizia privata, condono edilizio e L.219/81…” all’arch. Francesco Saverio Cannavale in aggiunta al settore dei LL.PP. già detenuto.

Salvatore Cappiello

Si tratta di importanti settori che erano di competenza del geom. Michele Amodio, il funzionario che nel luglio scorso è rimasto vittima di uno strano quanto insolito attentato da parte di ignoti che, in pieno giorno, davano alle fiamme la sua moto parcheggiata sotto il Municipio per poi darsi alla fuga.

Vista la decisione dell’Amministrazione che, a pochi giorni dall’attentato, annunciò di non partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati comunali in segno di solidarietà verso il collega vittima di questo episodio, è legittimo interrogarsi se può esistere una correlazione tra l’accaduto e la successiva revoca dell’incarico ad Amodio dei settori dell’edilizia privata e condono!
Si tratta, ovviamente, degli ambiti più critici dell’amministrazione viste le determinazioni cui è preposto il funzionario addetto. E’ probabile, anche se non è ancora emerso dalle indagini di cui si stanno occupando i Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento, che possa trattarsi di un tentativo di condizionamento dell’attività amministrativa conseguente a decisioni non gradite.

In questo caso il trasferimento di competenze in forza ad un altro funzionario merita di essere attenzionato fosse solo per fugare dubbi sulle ragioni di quanto accaduto. L’intento dell’Amministrazione potrebbe anche essere stato quello di sollevare Amodio da una situazione difficile e delicata, quindi di tutelarlo rispetto a possibili ulteriori pressioni. E’ però evidente che, se così stessero le cose, è ancora più urgente far piena luce sull’accaduto per dovere di trasparenza dell’azione amministrativa.
Alla luce di queste decisioni si può forse spiegare la scelta del sindaco Cappiello di non partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati comunali, così come di non sporgere denuncia all’autorità giudiziaria contro anonimi, come invece era stato sollecitato dall’esponente di opposizione Vincenzo Iaccarino con un’interpellanza, per solidarizzare col dipendente e tutelare il buon nome dell’ente anch’esso vittima di questo strano e insolito episodio di violenza. A questo punto spetterà alla Procura di Torre Annunziata, che indaga sull’accaduto, approfondire ulteriormente le circostanze precedenti e successive all’intimidazione inferta ad Amodio.

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