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Il “Modello Sorrento” per un rilancio turistico che fa a meno dell’assessore-testimonial Alfonso Iaccarino

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Alfonso Iaccarino foto di M. De Angelis

Un mistero avvolge le politiche di promozione turistica della Città dove non compare mai l’assessore-testimonial Alfonso Iaccarino scelto dal sindaco Massimo Coppola per il rilancio turistico della Città nella stagione post-Covid. Praticamente Iaccarino risulta “non pervenuto” nelle occasioni mediatiche, ma non solo, più significative nelle quali Don Alfonso potrebbe invece giocare un ruolo strategico fungendo da “spontaneo e forte attrattore” in virtù del suo essere uno dei più conosciuti e apprezzatia chef a livello internazionale oltre che un esperto di agricoltura a chilometro zero. Elementi che costituiscono una miscela eccellente per valorizzare territorio e offerta gastronomica grazie a uno dei più autorevoli esponenti, in Italia e all’estero, della cultura e dell’attività ristoratrice.

Sicuramente Iaccarino quando ha accettato l’incarico amministrativo non l’ha fatto per “esigenze di passarella” o per ricerca di un “protagonismo” di cui non ha bisogno, quanto per dare un contributo concreto alla Città e all’intera Penisola Sorrentina nella fase più critica del rilancio dopo la pandemia. Agli “Stati Generali del Turismo” voluti da Coppola per proporre il “Modello Sorrento“, l’Assessore Iaccarino non ha marcato la presenza, così come negli spot e nelle interviste televisive che vedono protagonista Sorrento e il suo primo cittadino mai però in compagnia del suo assessore-testimonial. Sarebbe il caso che qualcuno glielo spiegasse a chi di dovere qual è il senso di una disponibilità come quella di Iaccarino a prestare il suo nome alla Città di Sorrento per riposizionarla in modo appropriato e credibile sui mercati dell’offerta turistica mondiale.

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