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Campagna Vaccinale in Penisola Sorrentina, la rete operativa e le ragioni di tante polemiche

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Villa Fondi Domenica 2 Maggio

Le aggressive polemiche che alimentano il dibattito social nei confronti della campagna vaccinale anti-covid in corso di svolgimento nell’ambito dell’Asl Napoli 3 Sud hanno un comune denominatore, ma si differenziano nelle finalità più o meno evidenti. In comune ci sono le accuse all’indirizzo dell’Autorità Sanitaria competente, al Presidente della Regione Campania, ai Sindaci dei Comuni del Distretto 59, in particolare quello di Piano di Sorrento – Vincenzo Iaccarino – che ospita nella Villa Fondi un’AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) dove convergono gli utenti di quattro dei sei comuni peninsulari (Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento e Meta), mentre gli altri due AFT servono uno Massa Lubrense e l’altro Vico Equense.

I Distretti Sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud

C’è un “partito” che ritiene si debbano moltiplicare i punti di somministrazione delle dosi di vaccino per accelerare la campagna di immunizzazione ritenendo insufficienti, per quanto concerne il distretto 59, quelli attualmente operativi. Passa in secondo piano la circostanza che, fino a oggi, le dosi assegnate su base nazionale alle regioni e da queste distribuite sul territorio, sono state ridotte e, per quanto riguarda la Campania, al di sotto di quelle spettanti in rapporto alla popolazione. Circostanza che dovrebbe essere sufficiente a comprendere che il problema principale non sono i punti vaccinali, ma la disponibilità di dosi che, stando alle ultime dichiarazioni del gen. Figliuolo commissario della Protezione Civile, dovrebbe aumentare notevolmente dai prossimi giorni. Infine c’è la questione della “volontarietà” di sottoporsi al vaccino per cui tutti i ragionamenti devono raffrontarsi con i dati disponibili in rapporto a chi si è scritto sulla piattaforma regionale ed ha ricevuto la prima e la seconda dose.

Villa Fondi Domenica 2 Maggio

Com’è strutturata la rete di centri vaccinali nell’Asl Napoli 3 Sud? Ecco lo schema in dettaglio per distretto sanitario.

Complessivamente sui 58 Comuni dell’Asl Napoli 3 Sud sono operative 29 strutture con 73 postazioni fisse oltre a 30 del Team di Vaccino Mobile.
Distretto 34: A.F.T. Portici con 4 postazioni
Distretto 48: A.F.T. Marigliano con 3 postazioni – A.F.T. Somma Vesuviana con 2 postazioni
Distretto 49: Punto Vaccinale Nola con 3 postazioni – A.F.T. San Paolo Belsito con 2 postazioni – Punto Vaccinale Saviano con 2 postazioni – Punto Vaccinale Visciano con 2 postazioni
Distretto 50: Centro Vaccinale Pollena Trocchia con 6 postazioni
Distretto 51: A.F.T. Pomigliano d’Arco con 3 postazioni – Punto Vaccinale S. Anastasia con 2 postazioni
Distretto 52: Punto Vaccinale Ottaviano con 1 postazione – Punto Vaccinale Poggiomarino con 2 postazioni – Punto Vaccinale Palma Campania con 2 postazioni
Distretto 53: Punto Vaccinale Castellammare di Stabia con 4 postazioni
Distretto 54: A.F.T. San Giorgio a Cremano con 2 postazioni
Distretto 55: Punto Vaccinale Ercolano con 3 postazioni – Punto Vaccinale P.O. Boscotrecase con 1 postazione
Distretto 56: Punto Vaccinale Torre Annunziata con 3 postazioni – Punto Vaccinale Boscoreale con 2 postazioni
Distretto 57: A.F.T. Torre del Greco con 2 postazioni
Distretto 58: Centro Vaccinale Presidio Ospedaliero (P.O.) di Gragnano con 4 postazioni – Centro Vaccinale P.O. Castellammare di Stabia con 2 postazioni – Centro Vaccinale P.O. Nola con 2 postazioni – A.F.T. S.Maria La Carità con 2 postazioni – A.F.T. Pompei con 2 postazioni – A.F.T. Agerola con 2 postazioni.
Distretto 59: A.F.T. Piano di Sorrento con 4 postazioni – A.F.T. Massa Lubrense con 2 postazioni – A.F.T. Vico Equense P.O. con 2 postazioni
Infine il Team Vaccino Mobile composto da 30 postazioni coordinate dal dottor Antonio Coppola.

Villa Fondi Domenica 2 Maggio

Basta scorrere quest’elenco per rendersi conto che, in rapporto alla popolazione residente per ciascun distretto, quello 59 che comprende i sei comuni della Penisola Sorrentina appare evidentemente ben servito con tre A.F.T. operative. Se consideriamo le grandi città che fanno parte del Distretto 59 dovremmo rilevare che aver ottenuto tre centri in Penisola Sorrentina è un risultato oltremodo lusinghiero. Per questo continuare a diffondere notizie inesatte e anche inveritiere serve solo ad avvelenare il dibattito con la conseguenza di strumentalizzare l’opinione pubblica distorcendo la realtà rispetto a come invece stanno andando le cose grazie anche a tanto impegno del mondo del volontariato senza il quale la campagna vaccinale non si attuerebbe ovunque.

L’attivazione di “punti vaccinali privati” aggiuntivi previsti anche in qualche accordo tra Asl e Operatori turistici è comunque soggetto all’erogazione delle dosi che devono seguire un percorso di assegnazione trasparente e coerente con la finalità dichiarata (che è quella di vaccinare il personale dipendente delle strutture ricettive turistiche). I costi di gestione sono a carico dei privati, in questo caso di Federalberghi Penisola Sorrentina.

Chi insiste per attivare altri centri di somministrazione privati sul territorio deve tener presente che l’eventualità non è esclusa, ma può essere presa in considerazione dall’Asl qualora effettivamente si registrasse una domanda di vaccini tanto elevata da non poter essere soddisfatta presso gli attuali tre centri che sono in grado anche di aumentare le postazioni di somministrazione in caso di fabbisogno. Bisogna inoltre tener presente che il concorso dei privati, in talune iniziative connesse alla pandemia, ha comunque comportato un onere per la pubblica amministrazione. E’ il caso per esempio dello screening antigenico organizzato grazie alle donazioni dei tamponi da parte di MSC: alcuni Comuni, per esempio Sant’Agnello e Sorrento hanno aderito alla proposta della Fondazione Sorrento facendosi carico di una spesa di 25mila euro ciascuno per retribuire gli addetti allo screening. Tutti gli altri Comuni hanno invece svolto lo stesso screening antigenico in proprio avvalendosi dei Volontari della Protezione Civile e dei Sanitari che hanno dato la propria disponibilità a titolo gratuito.

Insomma il ragionamento anche in queste circostanze critiche va sempre approfondito per i tanti e diversi interessi in campo che, pur nella loro legittimità, a volte confliggono. Infine la strumentalizzazione politica avverso il dirigente dell’Asl, l’ing. Gennaro Sosto continuamente bersagliato da veri e propri sabotatori da tastiera e il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, dove alcuni attori si muovono sulla scena social per evidenti esigenze politico-elettorali visto che in autunno si andrà alle urne per le elezioni amministrative.

Quello che invece occorre fare per scongiurare che tanti buoni propositi, sforzi e iniziative intraprese non diano i frutti sperati è mantenere alto il livello di guardia sui rischi connessi alla diffusione del contagio che, allo stato, prescindono ancora dalla campagna vaccinale; inoltre sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di vaccinarsi visto che si registrano numeri molto bassi in termini di adesioni nelle fasce d’età dai 40 ai 60 anni. Su questo fronte si gioca invece la vera partita per un ritorno a vivere una quasi normalità da qui all’anno 2022.

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Un commento

  • Michele Guglielmo

    Ho saputo da amici napoletani che a Napoli i medici di famiglia già sono in condizione di vaccinare nel proprio studio. In Penisola nonostante gli sforzi e la collaborazione delle amministrazioni locali, mi sembra che ci troviamo molto lontani dalla situazione di Napoli. Forse bisognerebbe essere meno accondiscendenti e più esigenti verso i vertici locali dell’ASL 3 Sud.

    PinP: I medici di famiglia stanno erogando le vaccinazioni presso le AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) attivate nei tre centri in Penisola Sorrentina in quanto hanno dichiarato di non disporre di ambienti sufficienti e della relativa organizzazione presso i loro studi professionali per svolgere tale servizio. Questo ha consentito di far partire a marzo la campagna vaccinale che prosegue con i medici di base e ora anche con il personale sanitario, tra cui anche specializzandi, selezionati dall’Asl. Laddove ne ricorrono le condizioni logistiche, i medici di base possono somministrare le dosi di vaccino presso i loro studi, ma non hanno obbligo a farlo. Allo stato tale condizione non si è verificata in Penisola Sorrentina. Quanto alla nostra presunta accondiscendenza nei confronti dell’Asl è assolutamente inesistente: ci premuriamo soltanto di verificare i fatti prima di scrivere e di criticare.

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