Parcheggi interrati ancora privi di aree verdi: la “segnalazione” dell’ex segretaria Elena Inserra
In merito alla nota a firma dell’ormai ex segretaria generale del Comune, la dottoressa Elena Inserra, con la quale ha segnalato agli uffici comunali la necessità di procedere a regolarizzare la posizione di ben 5 aree di parcheggio che non hanno ottemperato all’obbligo di provvedere alla copertura a verde pubblico sorgono legittime alcune considerazioni trattandosi di una vicenda datata e sulla quale potrebbe essersi registrata “inerzia” all’adozione dei dovuti provvedimenti a far data 2017, come lo dimostra la risposta a un’interrogazione parlamentare sull’argomento cui nel novembre 2017 rispondeva il Vice Ministro delle Infrastrrutture e dei Trasporti Nencini.
ECCO CHE COSA SCRIVE IL VICE MINISTRO A SEGUITO DEGLI ACCERTAMENTI SVOLTI:
L’interrogazione riguarda la realizzazione di parcheggi interrati autorizzati dal Comune di Sorrento con la previsione, nel permesso di costruire, della condizione speciale di servitù di uso pubblico delle aree di copertura attrezzate a verde a carico dei proprietari, i quali avrebbero dovuto provvedere a stipulare atto di cessione in favore del Comune delle aree di copertura da adibire ad uso pubblico.
Al riguardo, si ritiene opportuno rammentare preliminarmente che l’articolo 825 del codice civile prevede che sono parimenti soggetti al regime del demanio pubblico i diritti reali che spettano allo Stato, alle Province e ai Comuni su beni appartenenti ad altri soggietti, quando i diritti stessi sono costituiti per l’utilità di alcuno dei beni indicatiu dagli articoli precedenti o per il conseguimento di fini di pubblico interesse corrispondenti a quelli a cui servono i beni medesimi. Pertanto, dalle lettura della norma si evince che le servitù di uso pubblico ricomprendono i diritti reali che spettano allo Stato, alle Province e ai Comuni su beni appartenenti ad altri soggetti non per l’utilità di un bene demaniale, ma per il conseguimento di fini di pubblico interesse.
Dunque, nel caso di specie, il permesso a costruire rilasciato per i parcheggi interrati prevedeva che i privati costituissero detta servitù di uso pubblico delle aree di copertura: la costituzione di detta servitùnon è mai avvenuta per cui i soggetti a cui è stato rilasciato il permesso di costruire sono rimasti inadempienti rispetto a quanto prescritto nel titolo autorizzaativo. Pertanto, si può affermare che il mancato rispetto della condizione speciale di servitù di uso pubblico possa configurarsi come abuso edilizio da sanzionare, nella fattispecie, non con ordinanza di demolizione o riduzione in pristino poichè verrebbero meno i fini di pubblico interesse connessi alla realizzazione e all’utilizzo dei parcheggi interrati, ma obbligando i proprietari al rispetto della condizione speciale adottando il blocco della compravendita dei box interrati ovvero la diretta acquisizione gratuita del costruito al patrimonio del Comune.
Va segnalato, inoltre, che il Ministro dell’Interno ha riferito che il comando provinciale dei Carabinieri ha fatto presente che su tale vicenda, oggetto di segnalazioni ed esposti, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha attivato due procedimenti penali, delegando le relative indagini, tuittora coeprte da seghreto, al nucleo operativo dei Carabinieri di Sorrento.
E’ stato, altresì, riferito che le aree di copertura dei parcheggi pertinenziali sono ancora in possesso dei rispettivi proprietari e non risulta che l’Amministrazione Comunale di Sorrento abbia attivato le procedure per la loro acquisizione al patrimonio pubblico o comminato sanzioni ai sensi della legge regionale n.19 del 2001.
L’Amministrazione ha soggiunto, infine, che il Sindaco di Sorrento è stato socio della Gieffe costruzione srl (proprietari dei box pertinenziali realizzati a Via Marziale), attualmente denominata Cuomo Marine di cui il citato amministratore locale è parimenti socio. (29 novembre 2017).
Dal 2017 ad oggi quali provvedimenti sono stati adottati o quali procedure sono state intraprese per adempiere agli obblighi di legge? Dovrà essere appurato dal nuovo segretario e dagli uffici preposti che in questi quattro anni avrebbero dovuto tutelare il pubblico interesse su un’operazione immobiliare di straordinaria rilevanza economica e che, a quanto pare, non ha prodotto, come avrebbe dovuto, alcun beneficio all’Ente.