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Il “dilemma” dei Sindaci: sospendere o meno la didattica in presenza?

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Plesso scolastico Mortora – Piano di Sorrento

Il dilemma che si prospetta ai Sindaci, che oggi si incontrano per discutere sull’impennata di contagi covid-19 che sta interessando anche la Penisola Sorrentina, è di decidere la sospensione o meno delle attività didattiche nel tentativo di frenare l’ulteriore espansione della pandemia di cui si sta vivendo la seconda fase… e siamo solo all’inizio.

Argomento scottante su cui sono puntati i riflettori delle famiglie, ma non solo, perché un nuovo lockdown scolastico comprometterebbe tutti i ragionamenti sulla necessità di assicurare istruzione, formazione, socialità alle nuove generazioni. È superfluo soffermarsi di più su tutte le implicazioni negative che sono legate alla sospensione delle lezioni per cui andiamo al nocciolo del problema.

Forse le scuole sono i luoghi più sicuri per quanto è stato fatto in termini di riassetti, riorganizzazione e adozione di misure di sicurezza, ma i rischi che incombono su di esse riguardano soprattutto il “prima” e il “dopo” scuola, dove salta ogni forma di autodisciplina anche negli adulti con la conseguenza che sui ragazzi incombe il reale pericolo di trasformarsi in vettori del virus in grado di contaminare, come sta già avvenendo, le proprie famiglie e allungando su tutta l’organizzazione scolastica di riferimento i problemi connessi alle positività che inevitabilmente ne conseguono. Quello che sta già succedendo in pratica nelle scuole dove si stanno registrando i primi casi.

A questo punto la sospensione per una quindicina di giorni delle lezioni in presenza andrebbe considerato come il giusto tentativo di frenare sul nascere questi tipi di contagi, piuttosto che ritrovarsi tra 15 giorni con centinaia di contagiati tra studenti, docenti e familiari degli uni e degli altri. Si sta combattendo una vera e propria guerra di natura a sanitaria con un nemico subdolo, minaccioso e soprattutto pericoloso non soltanto in sé, ma per le conseguenze (ancora non tutte note) che provoca in chi ne resta vittima.

Allora, anche rischiando l’impopolarita’, i Sindaci optino per una sospensione almeno temporanea delle lezioni in presenza in tutte le scuole della Penisola, perché diversamente non avrebbe senso, e si verifichi così cosa succede. Teniamo presente che nello stesso tempo si devono fare i conti anche con l’influenza annuale per cui la miscela può diventare esplosiva per tutti e per il sistema sanitario reggere sarà difficile se non impossibile.

Questa è la realtà, tutto il resto sarà pure logico, giusto e chi più ha più ce ne metta…o si blocca ora anche la didattica a scuola, oppure teniamoci pronti per un Natale “a ferro e fuoco”!

Stando in tema, i Sindaci discutano anche sulla necessità di dover sospendere i mercati settimanali per ragioni che si spiegano da sé.

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