Campania

A proposito dell’ordinanza di De Luca che sospende attività di Scuole e Università…

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Sulla decisione del Presidente Vincenzo De Luca di chiudere scuole e università da oggi al 30 ottobre è scoppiata una violenta contestazione che si sta consumando sui social e che vede in prima linea la Ministra Lucia Azzolina accusare il Governatore di aver adottato un provvedimento che mortifica tutti gli sforzi compiuti dall’organizzazione scolastica per essere preparata a gestire le attività in presenza nella massima sicurezza. Nicola Zingaretti, segretario PD e governatore della Regione Lazio, ha invece espresso solidarietà a De Luca a conferma che dare una risposta tempestiva per frenare l’escalation di contagi potrebbe servire a scongiurare un ben più lungo e nefasto lockdown di cui sempre più insistenteente si parla a livello nazionale: tutto ciò conferma che la situazione sanitaria ha raggiunto un livello di criticità notevole.

Del resto tutt’Europa sta vivendo il dramma dell’ondata di ritorno della pandemia e i provvedimenti che i Governi stanno adottando si uniformano alla stessa logica: ridurre drasticamente la mobilità delle persone per bloccare i contagi. Si parla di rivoluzionare il sistema dei trasporti che resta il punto debole di tutti i ragionamenti perchè dà origine a costanti assembramenti che sono oggettivamente ingestibili. Pensare di trovare in quattro e quattrotto una soluzione a questa criticità significa non avere la benchè minima consapevolezza della realtà in cui versa il trasporto pubblico in Italia, mentre qui si tratta di rispondere ad horas all’aumento dei casi per cercare di contenerli onde scongiurare che il sistema sanitario vada in tilt e non possa più garantire l’assistenza agli ammalati. Piuttosto andrebbe colto il senso della decisione di De Luca: intervenire subito per evitare di doverlo fare successivamente, quando magari la situazione è già fuori controllo, salvando la comunità campana dal lockdown natalizio che avrebbe effetti ancora più devastanti sull’economia regionale già duramente provata. Quindi non si parli di un’orinanza che “boccia” la scuola, ma di un provvedimento che vuole tutelarla e con essa gli studenti e le famiglie! Chi governa è chiamato a fare delle scelte che tengano in considerazione una molteplicità di fattori. Sicuramente non può e non deve decidere sulla base degli umori prevalenti o degli interessi elettorali… Diversamente vivremmo in una repubblica delle banane!

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