Sorrento

A Sorrento sarà ballottaggio tra Massimo Coppola e Mario Gargiulo

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A Sorrento si va a ballottaggio tra Massimo Coppola e Mario Gargiulo con il primo inaspettatamente in vantaggio sul secondo. Non ce l’ha fatta Marco Fiorentino ha inserirsi nella corsa, ma la sua è stata oggettivamente una campagna elettorale condizionata dal Covid che ha interessato lui e alcuni candidati delle due liste, tutti bloccati in casa negli ultimi 20 gg di campagna elettorale e ai quali non è stato consentito pure di votare a domicilio. Lo stesso Fiorentino resta tuttora in quarantena domicilare e a questo punto il suo ruolo diventa determinante ai fini dell’eventuale apparentamento per il secondo turno con uno dei due contendenti. Il finale di partita dipenderà sicuramente da questa scelta e da come la sosterrà l’elettorato di Fiorentino che ha lavorato per un cambio di guardia totale rispetto agli ultimi dieci anni amministrativi e di cui sia Gargiulo sia Coppola sono stati parte integrante. Coppola però è stato sicuramente ripagato dalla decisione assunta con notevole anticipo di uscire dalla maggioranza a fine 2019 iniziando da subito la campagna elettorale e accumulando un notevole vantaggio rispetto a tutti gli avversari. C’è entusiasmo nel suo entourage e la convinzione di spuntarla fra 15 giorni. Ora entrano in campo le diplomazie per costruire possibili acccordi che dovranno essere formalizzati al fine di garantirsi una rappresentanza consiliare in coalizione. Per Francesco Gargiulo è stata una partecipazione che ha offerto la possibilità di esprimere un voto a chi nutriva forti dissensi rispetto agli uscenti e al loro articolato sistema di potere. Anche per lui è il momento di scegliere se sostenere uno dei due concorrenti al ballottaggio, ma appare più probabile, vista la natura del Movimento, che resterà alla finestra non potendo incassare neanche un seggio al secondo turno ancorché in coalizione. Bisognerà attendere il secondo turno per una riflessione più articolata su questo voto, sui suoi protagonisti e sul “sentire” di una Città che sembra refrataria a guardare oltre una visione gestionale della cosa pubblica piuttosto che rendersi protagonista di una performance in grado di rilanciare Sorrento tra le grandi città del turismo internazionale.

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