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Dal Governo i fondi ai Comuni per le mancate entrate causa covid

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governoFondi straordinadi destinati ai Comuni dal Governo per “risarcimento” dei mancati introiti derivanti da tributi locali. La percentuale assegnata a ciascun ente è frutto di un calcolo sulle corrispondenti entrate nel periodo 2017/2019.

Comuni                        Fondo per Tosap         Fondo per IMU
Vico Equense                     € 121.291,00                €   35.291,56
Meta                                       €    8.333,00                €   35.973,74
Piano di Sorrento            €   14.769,00                €   59.466,72
Sant’Agnello                       €   15.923,00                €  156.821,34
Sorrento                               € 121.291,00                €  487.299,95
Massa Lubrense                €    7.390,00                €      71.785,11

Primo riparto a favore dei comuni del Fondo, avente una dotazione complessiva di 127,5 milioni di euro, per il ristoro delle minori entrate derivanti dall’esonero, dal 1° maggio al 31 ottobre 2020, dal pagamento della tassa e del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, per l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 22 luglio 2020, recante il Primo riparto del Fondo, avente una dotazione complessiva di 127,5 milioni di euro, istituito presso il Ministero dell’interno, per l’anno 2020, dall’art. 181 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dall’esonero, dal 1° maggio al 31 ottobre 2020, dal pagamento della tassa e del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, per l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Riparto del Fondo, avente una dotazione complessiva di 74,90 milioni di euro, per il ristoro delle minori entrate connesse all’abolizione della prima rata dell’imposta municipale propria del 2020 relativa: agli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali; agli immobili degli stabilimenti termali, agli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 ed agli immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate, in considerazione degli effetti connessi all’emergenza da COVID-19 .

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