Massalubrense

Antonino De Angelis: l’inutilità della funivia Sorrento-Sant’Agata

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Antonino De Angelis
Antonino De Angelis

di Antonino De Angelis

Negli annunci di stampa circa la proposta funivia Sorrento–Sant’Agata si omette di indicare l’ubicazione di Sant’Agata per cui chi non è del posto e legge la notizia penserà che si tratti di una località di montagna, se non isolata almeno di difficile accesso.
Niente affatto, la realtà è che Sant’Agata giace su una morbida collina a metri + 390 slm, è la località meglio collegata fra tutti gli altri Casali del comune di Massalubrense: infatti è comodamente raggiungibile da due agevoli e ben tenute Strade Nazionali, più due efficienti strade provinciali e un eliporto.

Il “Nastro verde” (SS.145 illuminata) la collega in quindici minuti con il centro di Sorrento; il “Nastro azzurro” (SS.145) costituisce comodo raccordo con gli altri centri della penisola sorrentina, con Napoli e con la costiera amalfitana. Le due strade provinciali la uniscono con Massa centro e i casali satelliti di Torca, Pastena, Acquara, Monticchio, Metrano, Termini, Nerano. Il vicino eliporto in comune di Sorrento è da qualche anno dismesso ma è là in attesa di riattivazione. La mobilità sul territorio comunale è gestita (al netto dei disservizi) da tre aziende di trasporto pubblico (SITA, EAV, e Linee Interne) e inoltre dai 10.500 veicoli immatricolati e circolanti nel comune di Massalubrense, di cui più della metà a Sant’Agata e casali satelliti.

Ciò considerato è del tutto evidente che la costruzione di un impianto di FUNIVIA è del tutto INUTILE e la spesa sarà solo ulteriore spreco di danaro dei contribuenti. Spesa non lieve per una funivia da costruire su un’orografia senza strapiombi in zona di bosco ceduo dove per superare il dislivello di circa 300 metri sulla distanza di un chilometro e mezzo occorrono molti e alti piloni (ma questo attiene all’impatto ambientale su cui mi astengo in questa sede).

Nessuno fino ad oggi ha sentito l’urgenza di una funivia per Sant’Agata, utile neppure al turismo per il quale, più che incentivare i flussi, occorre gestirli e contenerli. (B&b, sovraffollamento ecc.). Essi (i turisti) sono già ben serviti dal trasporto pubblico (per questi urge un terminale a Sorrento)
Su questa proposta cade anche l’alibi classico di chi sostiene, in queste occasioni, la necessità del pronto soccorso, perché è evidente che una semplice ambulanza è più idonea e impiega meno tempo della funivia per accompagnare qualsiasi malato all’ospedale di Sorrento o altrove. Se realizzata non servirà neppure per alleggerire il traffico sulle strade della parte alta di Massalubrense perché l’esercizio della funivia non lascerà in garage i circa settemila veicoli poiché alla funivia ci si dovrà comunque arrivare dalle frazioni circostanti.

Questo impianto dunque non migliorerebbe di un centimetro lo stato delle cose attuali. Forse sarebbe utile solo per i ristoranti delle prossimità ai cui clienti (sottratti a Sorrento) verrebbe risparmiato il costo del taxi e del parcheggio a Sant’Agata. Resta solo da capire quando e a chi è venuta questa idea bizzarra; forse ai soliti “quattro amici al bar” davanti a un bicchiere di vino in “una notte di birra”, come canta Capossela. Cosa aspettano i difensori del territorio, i gruppi di opposizione, associazioni culturali e volenterosi vari? Si aspetta, come al solito, che inizino i lavori? Allora, come spesso accade, sarà troppo tardi.

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