Piano di Sorrento

L’avv. Francesco Esposito ricorda Antonio Irolla: “questo è il sofà delle Muse!”

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Francesco Saverio Esposito
Francesco Saverio Esposito

di Francesco Saverio Esposito

“É venuto a mancare Antonio, un amico, ma soprattutto un protagonista della vita sociale, culturale e soprattutto politica della nostra comunità. Per molti ragazzi il suo studio fotografico è stato un punto d’incontro dove discutere di tutto: di politica, di sport e anche, perché no, di filosofia e di ideologie politiche. Lui stesso scherzando a qualche avventore che chiedeva di essere fotografato diceva: “Questo è il sofà delle Muse. Si discute di tutto, di politica, di sport, di donne eccc..e, poi, se c’è tempo, anche di fotografie“. È stato, senza essersene reso conto appieno, un personaggio che ha segnato un’epoca non solo a Piano ma nell’intera costiera. Chi non ne conosceva le gesta, gli scherzi e l’impegno civile e politico!
E però, parlandone, mi accorgo di essere stato involontariamente riduttivo. Antonio è stato per anni segretario politico del MSI ed in tale veste era conosciuto e benvoluto da tutti i quadri dirigenti del partito a partire da Almirante che affettuosamente, negli innumerevoli incontri, chiamava affettuosamente “Mastu Giorgio”. Per tacere dell’ amicizia fraterna che lo legava ad Antonio Parlato più volte deputato e Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia.
Eppure non gli ho mai visto chiedere un favore per sé o intercedere per un suo interesse. Sempre generoso anteponeva gli interessi pubblici ai propri. Ha condotto con me, con Antonio Parlato e con altri le più belle battaglie politiche a tutela del nostro territorio e della nostra comunità. Vi garantisco che ce ne voleva di coraggio ad essere missini negli anni 70 ed 80. In pratica equivaleva ad isolarsi e mettersi contro tutto e tutti.
Ma Antonio non era solo questo, era molto di più. Chi non conosceva delle sceneggiate che organizzava degne di una filmografia per nulla meno canzonatoria e divertente di pellicole del genere “Amici miei”. Figurarsi che una volta, vestito da Dante, si inoltrò sui Colli recitando versi della Divina Commedia e con ciò suscitando sbigottimento ed incredulità nei poveri contadini  che ebbero l’avventura di incontrarlo. Della sua passione sportiva e dell’amore per la squadra del Napoli nemmeno parlo tanto era nota. Mi scuso se non ho ricordato tutto, ma credetemi, per raccontare del personaggio Antonio Irolla non basterebbe un’enciclopedia. Devo fermarmi perché i ricordi rendono il dolore per la sua improvvisa scomparsa ancora più insopportabile”.

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