Sorrento

Ma Gianluigi Aponte lo sa che il Comune può realizzare in proprio il percorso meccanizzato?

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Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

Aponte Gianluigi
Gianluigi Aponte

SORRENTO – Probabilmente, anzi certamente, Gianluigi Aponte non lo sa che il Comune di Sorrento è nella piena facoltà di assumersi per intero gli oneri di realizzazione del “percorso meccanizzato“, l’opera che il sindaco Giuseppe Cuomo vorrebbe invece venisse realizzata da imprenditori privati. Tant’è che ha sensibilizzato Aponte, che è anche Presidente della Fondazione Sorrento, affinchè desse una scossa all’imprenditoria sorrentina per dar vita a una cordata che avesse l’obiettivo di realizzare l’opera più importante per la Città di Sorrento dopo il “Parcheggio Lauro” di cui il “percorso” è la diretta continuazione e completamento.

In effetti la situazione finanziaria in cui versa l’Amministrazione di Sorrento è più che florida: ha un avanzo di circa 5 mln di Euro che, grazie al Governo Giallo-Verde, è nella corrente disponibilità dell’Ente (di tutti i Comuni, Ndr) ormai libero da tutti i vincoli di bilancio che ne hanno mortificato le performance. A ciò vanno a sommarsi i residui di circa 150 impegni finanziari assunti negli anni passati e a tutt’oggi pressochè inevasi (cioè non impiegati) che, con una ricognizione e una manovra di recupero, possono trasformarsi in un tesoretto di qualche decina di milioni di euro aggiuntivi. Senza contare i circa 6 mln di euro annui che il Comune incassa per la Tassa di Soggiorno di cui almeno la metà, senza colpo ferire, potrebbe essere destinata al progetto del “percorso“. Praticamente l’opera può essere interamente finanziata dal Comune di Sorrento generando enormi utili in grado di ripagare i costi dell’intervento nell’arco di soli 5 anni. L’ostinazione con cui il Comune persegue la privatizzazione dell’opera è perciò ingiustificabile sul piano amministrativo perchè di fatto priva l’Ente del “business” connesso alla gestione del percorso favorendo invece i privati che capitalizzerebbero il modesto investimento iniziale con una rendita pluridecennale a scapito della casse comunali.

Del resto basta valutare qual è l’impatto prodotto dal Parcheggio Lauro sul bilancio comunale con ricavi che assommano a circa 1,5 mln di euro annui. Viene allora spontaneo interrogarsi sul perchè un imprenditore del calibro di Gianluigi Aponte dovrebbe animare questa cordata per concorrere a un project messo a bando dall’Amministrazione comunale tutto a svantaggio della medesima e senza (formalmente) alcuna garanzia di aggiudicarsi la realizzazione dell’opera nonostante il Comune non sia stato assolutamente terzo, come avrebbe dovuto, nella costituzione di questa società! Probabilmente senza il nome e il coinvolgimento di Aponte l’imprenditoria sorrentina e la politica ad essa legata non si sarebbero smosse e non avrebbero assunto l’iniziativa di costituire questa società: quindi il coinvolgimento del patròn di MSC da parte di Cuomo e della sua Amministrazione avrebbe questa specifica finalità. Del resto non è difficile individuare nella costituenda compagine sociale affinità dirette e indirette tra imprenditori e politici tutti interessati al più grande business che la Città del Tasso è attualmente in grado di avviare sul finire di questa consiliatura.

Non è un caso che altre importanti e connesse operazioni coinvolgono esponenti dell’Amministrazione: come il Vallone dei Mulini ancora una volta finito alla ribalta delle cronache parlamentari con un’interrogazione presentata qualche giorno fa o come quella del Conservatorio di Santa Maria delle Grazie, una vicenda per troppi versi paradossale della “disinvoltura amministrativa” in auge a Sorrento.

Fonti bene informate riferiscono di altri incontri svoltisi proprio in questi giorni in alberghi sorrentini per acquisire ulteriori adesioni alla cordata e l’idea che si ricava da questa, come dalle altre maggiori operazioni in corso, è che le “mani sulla città” oggi stiano veramente affondando in profondità privando di qualunque prospettiva di rinascita una Città che ogni giorno continua a morire vittima di un non-governo visto che la sua classe dirigente è in tutt’altre faccende affaccendata! Possibile che Aponte non se ne renda conto?

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