Piano di Sorrento

A Piano di Sorrento è iniziato il “Torneo dei Rioni”. L’intervento di Mario Russo

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Mario Russo foto© ViC
Mario Russo foto©

di Mario Russo*

Ieri è iniziato il Torneo dei Rioni, l’occasione di ritornare ad essere comunità e per quelli della mia età di ricordare le partite per strada dove ogni frazione aveva la sua Squadra. Il Calcio di quegli anni era legato indissolubilmente alla Religione Cattolica. Dal “Vescovado” di Don Pasquale passando per San Martino da condividere con le papere di Giovanni e Susanna ed a San Nicola di Don Antonino Guarracino: se non andavi a Messa non potevi giocare. Forse è nato li il gesto della croce dopo un gol. Il primo campo “laico” sorse a Jommella dove la comandava il gioviale Giacumino O’ Cape e lignamm poi nacque San Liborio dove il “re” era Francisco o’ Fedayn.

Ma era la strada il campo giornaliero dove si misurava l’orgoglio del Rione. Non c’era grande differenza tra i campi di calcio ed i fondi stradali. Oggi purtroppo con le buche potremmo giocare a golf o meglio a “Pall o Fuoss”. Quando si giocava per strada le pietre per la porta non mancavano mai. Era piu difficile trovare i portieri!!
Un Portiere è  l’Unico a cui puoi chiedere il coraggio e quando li ritrovi dopo anni li riconosci a distanza quei vecchi portieri da strada. Lo vedi dalle strane “andature“. Lo si vede dalle anche di chi faceva il portiere in quegli anni, dal N° 1 Martino Pollio e soprattutto incontrando il vecchi Generoso “Piloni”.
Trinità ha avuto sempre dei grandi portieri da strada. Da mio fratello Mimmo al Felino Ciccio o’ Ragnanese e Rafele O’ Scalaro passato alla storia calcistica come “Calogero“. La Chiesa non aveva un campo, ma la piazza antistante di basoli per i grandi e dietro la “grazione” (da Congregazione) per i piccoli davano anche loro un certo “misticismo” alle giocate.
Oggi i campi sono tutti in sintetico ed anche se ci mancano la polvere ed i tacchetti in suola della “Pantofola d’Oro” abbiamo un motivo in più per ricacciare fuori ricordi ed emozioni. Andiamo tutti a tifare il Nostro Rione, con serenità, con sentimento sportivo, per amore dei nostri luoghi e per amore della nostra Città.

* Presidente del Consiglio Comunale

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