Piano di Sorrento

Buon viaggio Rosellina…

Stampa
Rosellina Russo
Rosellina Russo

di Vincenzo Califano

Ho appreso la notizia della scomparsa di Rosellina da una comune e cara amica che mi ha informato in tempo reale del grave lutto che ha colpito la famiglia e tutta la comunità carottese risvegliatasi nel venerdì di inizio di primavera con il passa parola costernato della sua morte. Non stava bene, ma non è molto lontano il giorno in cui ci siamo incrociati per strada, tra la via Casa Rosa e la Piazza Cota che era il suo abituale tragitto col quale incrociava il Comune, gli Amministratori, il Personale dipendente avendo per tutti un sorriso gioioso e un consiglio affettuoso, ma anche lo spunto per porre domande sulla Città che tanto amava, sui suoi problemi e soprattutto sulle soluzioni da attuarsi per dare risposte alle attese dei Cittadini. La politica ce l’aveva nel sangue e amava confrontarsi con tutti senza pregiudizi, aperta al dialogo, tollerante, disponibile.

Rosellina Russo
Rosellina Russo

Il suo maggior successo politico e più grande soddisfazione è stata l’elezione a Presidente dell’Amministrazione Povinciale di Napoli negli anni novanta, nel pieno della tangentopoli che decapitò una classe politica democristiana in Campania e in Italia. A Napoli fu grazie a Rosellina, che ebbe il coraggio di assumersi una grande responsabilità per traghettare la Provincia fuori dalla crisi istituzionale e giudiziaria che l’aveva travolta, se la DC non perse la faccia restando al timone di un ente ben più importante e prestigioso di quello che oggi sono diventate le Città Metropolitane. Rosellina riuscì nell’impresa con onore e umiltà, instaurando un sistema di governo della cosa pubblica aperto e trasparente, alla stregua di una vera padrona di casa preposta alla cura del bene di tutti:  come fa una brava mamma e come lei ha saputo fare riscuotendo unanimi consensi e generali apprezzamenti e riconoscimenti anche dalle altre istituzioni, fino alla Presidenza della Repubblica.

fulvio martusciello, luigi maresca e rosellina russoIl biondo dei suoi capelli è l’azzurro dei suoi occhi con quel sorriso gioioso anche nei momenti più difficili, né hanno fatto un politico sui generis, capace di confrontarsi sui temi amministrativi e nello stesso tempo di esibire le sue straordinarie doti umane e di eccellente cuoca facendo gustare anche ai colleghi politici e amministratori alcune delle sue specialità pasticcere di cui andava a ragione orgogliosa affermando quel modo tutto speciale di essere donna a 360 gradi, dai fornelli di casa alla rappresentanza istituzionale passando attraverso un variegato impegno nel mondo socio-culturale e del volontariato. Cognata dell’architetto Antonino Gargiulo sindaco di Piano di Sorrento non ha mai nascosto il suo desiderio di poter amministrare la sua Città, obiettivo che non le è mai riuscito di coronare! Anche per certe gelosie e rivalità che, all’interno del suo entourage politico, le hanno praticamente complicato o sbarrato la strada. Quando ne parlavamo alla fine del ragionamento mi ripeteva: “Vincenzo ricordati: nemo propheta in patria“!

Rosellina Russo, Giandomenico Lepore e Giuseppe Tito
Rosellina Russo, Giandomenico Lepore e Giuseppe Tito

Il suo era un dispiacere sincero perché, a dispetto dei riconoscimenti avuti e delle responsabilità ricoperte, nella sua Città ha incontrato ostacoli quasi insormontabili per una sua possibile ascesa amministrativa. Ma da donna rispettosa delle istituzioni non si è mai tirata in dietro quando le veniva chiesto dal suo partito (prima la DC poi Forza Italia-PdL) di “prestare” il suo volto e il suo nome alla politica e alle competizioni elettorali: anche quando le chance di successo erano inesistenti o quasi, impegnandosi sempre come se ce la potesse davvero fare e portando consensi alla sua parte politica! Anche in queste circostanze mi confidava certi suoi rammarici e pur non condividendo con me la stessa ideologia politica non esitava a confrontarsi e a discutere, rilasciandomi interviste e affidandomi dichiarazioni pubbliche riponendo una fiducia assoluta nella persona e nella professionalità senza lasciarsi condizionare dalle “voci contrarie” del suo entourage politico che nutriva diffidenze nei miei confronti (e non solo quelle) per il mio impegno pubblico e per il lavoro di giornalista.

Gennaro Mollica e Rosellina Russo
Gennaro Mollica e Rosellina Russo

Ci univano le comuni radici cattoliche e le esperienze giovanili nella Dc di Piano, fra cui quella di Radio Piano di Sorrento di cui è stata fondatrice e presidente consentendo a tanti di noi giovanissimi di cimentarci nel nascente universo delle radio libere. Anche in questa circostanza la politica puntò su di lei per creare la squadra e le affidò il governo delle persone in quest’esperienza di comunicazione che per alcuni di noi è stata significativa. Perché Rosellina ci sceglieva non solo per le nostre capacità ed entusiasmi, ma anche per la fiducia che riponeva in noi. Non a caso insieme ad Antonio Volpe volle che, oltre a curare dei programmi, la coadiuvassimo nella raccolta pubblicitaria per sostenere le attività della radio e per questa ragione le nostre frequentazioni con lei all’epoca erano quasi quotidiane e rinsaldarono il rapporto amicale con quella stima e quella fiducia che non sono mai tramontate anche quando le vicende della politica locale indussero alcuni di noi giovani a fare scelte diverse dalle sue. Per lei ciò è stato sempre un rammarico, perché considerava insieme a mio zio Giosuè Porzio il nostro allontanamento dalla DC una sconfitta per la politica di Piano e anche una strumentalizzazione fatta sulla nostra pelle di militanti di uno dei più vivaci movimenti giovanili della DC della Penisola Sorrentina e che ha visto negli anni tanti di noi assumere ruoli e responsabilità pubbliche nella nostra città e non solo.

Quando fu eletta presidente della Provincia avevo il piacere di frequentarla molto spesso per la familiarità che, già consigliere a Piano di Sorrento, avevo per gli impegni in Provincia a fianco del Dr. Antonio Esposito nella sua esperienza di consigliere provinciale del PRI. Ho sempre trovato spalancata la porta del suo ufficio di Presidente, disponibile a confrontarsi e a ragionare di qualunque cosa, con sempre i suoi cioccolatini sulla scrivania che “addolcivano la discussione…” e un’accoglienza quasi familiare per tutti, senza discriminazioni partitiche. Questo è stato, indubbiamente, il suo maggiore punto di forza che l’ha fatta apprezzare anche dagli avversari che non l’hanno mai considerata un nemico da contrastare, ma un’istituzione con cui confrontarsi nel reciproco rispetto. Sono tanti gli aneddoti legati alle comuni esperienze fatte in tanti anni e la sua scomparsa, oltre che un dispiacere personale, rappresenta la fine di un’epoca: quella di una politica signorile nei modi e ragionata nel suo esplicarsi quotidiano alla ricerca di risposte ai problemi della comunità, ma anche dei singoli, dei più bisognosi verso i quali Rosellina è sempre stata accogliente, aperta e concreta nell’aiuto solidale. Conservo il tenero biglietto di condoglianze che volle inviarmi per la morte di mia Mamma dopo quella di Papà ricordando che i suoi figli erano stati suoi studenti alle medie e i valori dell’essere famiglia incarnati dai miei genitori. Dalle sue parole si evincono un affetto e una stima profondamente ricambiate per cui davvero la sua scomparsa lascia un vuoto nello spirito. Buon viaggio Rosellina… porterai il tuo sorriso e i tuoi dolci sapori anche in Paradiso!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*