Tassa di soggiorno, tanto tuonò che piovve: sequestri bancari per chi ha omesso i versamenti

Si tratta di evasori speciali: i titolari di strutture ricettive turistiche che incassano la tassa di soggiorno ma omettono di versarla al Comune, o lo fanno parzialmente e in ritardo! Per il momento sono 5 le strutture cui la Guardia di Finanza ha sequstrato beni e conti correnti in misura complessivamente di circa 300mila euro, cifra corrispondente all’evasione di versamento accertato. Un’operazione frutto di una lunga indagine condotta in stretta collaborazione con gli Uffici Tributi degli Enti Locali che ora si preparano a riscuotere gli arretrati mentre per gli evasori non basterà soltanto saldare il dovuto perchè hanno commesso un reato, quello di peculato, e ne dovranno risponderne in Tribunale.

Una brutta gatta da pelare che potrebbe coivolgere altre decine di strutture in tutta la Penisola Sorrentina, moltre delle quali già visitate e verbalizzate, altre sulle quali sono in corso accertamenti che, grazie ai controlli incrociati, daranno buon esito. “…Nei prossimi giorni – si commenta nei Comuni – assisteremo sicuramente alla corsa al versamento del tassa, come già in parte sta avvenendo, perchè nessuno può sfuggire al controllo e alla contestazione. La cattiva abitudine di non pagare al Comune di competenza il tributo versato dagli ospiti delle strutture ricettive aveva assunto dimensioni esagerate per cui l’accertamento della GdF ha fatto emergere centinaia di evasori che, in qualche caso, non hanno mai versato neanche un euro al proprio Comune o somme simboliche, nell’ordine cioè di qualche euro addirittura! Eppure i Comuni e le aziende turistiche sono dotati di programmi ad hoc che dovrebbero consentire una rapida e puntuale verifica dell’incassato per lo storno alle casse municipali. Sarà curioso verificare a quanto ammontano i versamenti dopo gli accertamenti svolti e la sanatoria delle diverse posizioni.