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Abusivismo edilizio, in Campania il 97% delle ordinanze di demolizione non sono eseguite!

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ruspe-abusiviLa villetta era abusiva e si è trasformata in una trappola mortale per i suoi occupanti, due famiglie distrutte dalla furia devastante dell’acqua in un contesto ambientale e territoriale improntato al dissesto cronico! Nessuno si è premurato di verificare se le ordinanze di demolizione emesse e notificate ai proprietari/occupanti dell’immobile venissero eseguite! E’ l’andazzo della malamministrazione che finge di perseguire gli abusi non premurandosi di controllare se le sue ordinanze vengono eseguite e, in caso contrario, sostituirsi al privato per demoliare in danno.

In Campania addirittura il 97% delle ordinanze di demolizione emesse dai Comuni non sono mai state eseguite e l’illegalità lievita e con essa i danni alla pubblica amministrazione che, nella stragrande maggioranza dei casi, “chiude gli occhi” consentendo all’abusivo di restare tale e sperare che prima o poi una sanatoria verrà a legittimare l’opera realizzata. L’abusivismo dilaga e con esso le pratiche cotnroverse di un’amministrazione pubblica di fatto connivente e responsabile del mancato perfezionamento amministrativo delle ordinanze stesse. Senza parlare degli omessi incassi delle contravvenzioni che gli interessati dovrebbero pagare al Comune (importi fino a 20mila euro) per il mancato ripristino originario dei luoghi per cui segue, inevitabile, l’ordine di demolizione puntualmente evaso senza che la P.A. muova un dito! Quando poi si verificano le tragedie vengono alla luce queste responsabilità che però sono così ampiamente diffuse nel sistema da non far gridare mai allo scandalo!

Pensiamo per esempio all’edilizia abusiva fin sulle pendici del Vesuvio! Quanti morti provocherà un’eruzione tra colori che, infischiandosene delle legge e del buon senso, hanno costruite ville e villini sotto e tutt’intorno al gigante addormentato e il cui risveglio sancirà una catastrofe umanitaria, oltre che ambientale, senza precedenti nella storia del mondo. Chi ha responsabilità pubbliche non può chiudere un occhio, anzi tutti e due, di fronte a queste situazioni ed ha l’obbligo di agire a tutela del pubblico e generale interesse, quello di cui tanto si parla ma che soccombe puntualmente innanzi all’interesse individuale, privato, illegittimo. Si passino in rassegna nei Municipi queste ordinanze di demolizione e si dia inizio a una stagione di novità nell’approccio a questi temi sicuramente scottanti, ma che non possono essere accontonati in nome di una politica ipocrita e demagogica!

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