Elezioni Politiche, ma Tito scherza o fa sul serio con la candidatura di Sagristani?

Un giorno si e pure l’altro Giuseppe Tito si produce in endorsement a sostegno della candidatura di Piergiorgio Sagristani alle prossime elezioni politiche omettendo di spiegare, però, con quale partito e se alla Camera o al Senato. Invoca a sostegno del sindaco di Sant’Agnello l’impegno di tutti i Sindaci in nome dei presunti interessi della Penisola Sorrentina ad avere a Roma un proprio esponente. Anche qui non si capisce bene per fare che cosa visto che in Parlamento ci si va per governare l’Italia e non i Comuni i cui diretti interessi si tutelano sul campo, cioè nelle Amministrazioni locali e alla Regione Campania.

Gli appelli di Tito, quantunque reiterati, non ottengono nè un grazie nè la riconoscenza da parte del diretto interessato, cioè Sagristani, nè pubbliche condivisioni da parte degli altri Sindaci della Penisola visto che stiamo parlando di elezioni politiche dove dare sostegno elettorale a qualcuno significa schierarsi pro o contro una parte politica. Quindi delle due l’una: o Tito parla per parlare, anche perchè dai circoli Pd della Penisola non si raccolgono entusiasmanti sostegni ai suoi endorsement, oppure insistendo nel proporre la candidatura di Sagristani cerca di bruciarlo anzitempo per fare quello che qualunque politico farebbe in questo caso: ottenere per sè una candidatura a elezione quasi blindata! Siamo sicuri che Tito abbia rinunciato al progetto di volersi candidare al Parlamento? I soliti bene informati sostengono esattamente il contrario e la probabilità, per chiunque venisse candidato, di spuntarla, al di là delle blindature più o meno interessate, restano assai remote! Meta e Sant’Agnello sono due piccole municipalità in grado di incidere poco o nulla sull’esito elettorale.

Pur con tutto il sostegno delle altre Amministrazioni, competere elettoralmente con realtà municipali di dimensioni dieci volte e più superiori è inconcepibile: Lo sa bene un altro aspirante candidato al Parlamento, il sindaco di Agerola Luca Mascolo, che pur vanta legami diretti con il leader nazionale PD Matteo Renzi: non è in grado di volare a Roma col sostengo del suo piccolissimo Comune, c’è bisogno di ben altro! Giuseppe Cuomo, con tutta l’amicizia che vanta con Sagristani, è anche lui freddo perchè sta cercando di spuntarla lui la candidatura al Parlamento con Forza Italia grazie all’On. Paolo Russo e ai buoni uffizi dell’ex vice sindaco Giuseppe Stinga molto legato a Russo. E’ da tempo che Stinga è tornato a farsi vedere in compagnia di Cuomo con l’obiettivo di strappargli un’investitura a sindaco alle prossime amministrative sorrentine.

Per quanto concerne le elezioni regionali, pure sbandierate da Tito come un possibile obiettivo per qualche altro sindaco ambizioso di promozioni, non si tratta di un’impresa facile come la si vuol far apparire. Lo sa bene Gennaro Cinque che ha pagato pegno alle ultime regionali candidato in Forza Italia e rimasto al palo rispetto alla compaesana Flora Beneduce che è riuscita a spuntarla per poi praticamente volatilizzarsi da un impegno di prima linea presa com’è anche da altri problemi che ne hanno ridimensionato un protagonismo ai limiti del presenzialismo. Insomma Tito faccia sapere a che titolo parla visto che, se così intende contraccambiare, almeno nelle forme, il sostegno ottenuto per la sua elezione alla Città Metropolitana, non è però in questo modo che ci si comporta visto che per eleggere un Parlamentare a votare sono i Cittadini e non la casta politica di sindaci e consiglieri comunali in carica. E Sagristani, che fesso non è e diffida di Tito, lo sa bene… e sta in guardia! (G.E.)