Sorrento

Sorrento tra Ingroia e Cantone…

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Raffaele Cantone
Raffaele Cantone

Antonio Ingroia
Antonio Ingroia

Correva l’anno 2011, 6 di maggio per l’esattezza, e sul palcoscenico del Teatro Tasso a Sorrento il protagonista era Antonio Ingroia, allora magistrato inviso a gran parte del sistema politico italiano soprattutto a causa dell’inchiesta secretata sulla “Trattativa” tra Stato e Mafia che chiamò in causa anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Allora a Sorrento fu sottoscritto un protocollo sulla legalità cui ha fatto seguito una stagione amministrativa, tra la fine della prima consiliatura e l’inizio della seconda del sindaco Giuseppe Cuomo, contrassegnata dalle inchieste giudiziarie che hanno relegato la firma di quel protocollo a livello di un evento piuttosto che nell’affermazione di un principio cui ispirare e uniformare la vita pubblica.

corruzione-spuzzaIeri, al Chiostro di San Francesco, il protagonista è stato Raffaele Cantone, ex magistrato anticamorra promosso dal Governo Renzi alla guida dell’ANAC, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, che ha presentato il libro “La Corruzione spuzza“. Un’iniziativa indubbiamente meritoria promossa dall’Associazione Notai Cattolici, dalla Fondazione Castelcapuano e dalla Fondazione Biagio Agnes, indirettamente funzionale anche a un restyling d’immagine per la Città di Sorrento spesso al centro di inchieste giudiziarie, molte delle quali tutt’ora in corso, da parte della Magistratura Penale e Contabile e nonostante si contino innumerevoli segnalazioni da parte dell’Opposizione e di diversi Sodalizi civici alla stessa ANAC su diversi procedimenti amministrativi considerati di dubbia legittimità.

Ma potrebbe anche trattarsi del segnale di una “conversione di rotta” da parte della politica locale e, se così fosse, sarebbe il caso che ciò si manifestasse attraverso gli atti e facendo definitiva chiarezza, da parte degli inquirenti, sulle diverse inchieste aperte e non ancora giunte a definizione col risultato di lasciare una macchia sull’operato dell’Amministrazione di questi anni svuotando di significato, almeno agli occhi di chi conserva memoria dei fatti, certe operazioni di maquillage estivo! Ovviamente sempre e solo per restare nell’ambito di una coerente rappresentazione della realtà di cui probabilmente i protagonisti dell’ultimo salotto al Chiostro non hanno consapevolezza e per potersi rispecchiare nelle parole del primo cittadino di Sorrento: “Abbiamo accettato con grande piacere la richiesta dell’Associazione Italiana Notai Cattolici, della Fondazione Castel Capuano e della Fondazione Biagio Agnes, di organizzare a Sorrento la presentazione di questo volume.  Il lavoro del presidente Cantone e del presidente Caringella mostra come il sistema della corruzione abbia assunto oggi nuove e più temibili caratteristiche: una vera e propria organizzazione criminale attraverso la quale politici, burocrati, imprenditori e mafiosi perseguono gli stessi obiettivi. Come si evidenzia nelle pagine del libro, la cosa pubblica è una ricchezza comune, e la sua gestione immorale danneggia tutti, privandoci di risorse, opportunità e prospettive”. (Red. PinP)

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