Campania,  Sorrento

Rosario Fiorentino: “…difendiamo senza ambiguità il PUT e la Penisola Sorrentina”

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Rosario Fiorentino
Rosario Fiorentino

Sulle proposte di rivisitazione del Put (Legge 35/87) formulate dal consigliere regionale Alfonso Longobardi interviene Rosario Fiorentino, sindacalista con un passato di consigliere comunale e vice sindaco a Sorrento, tra i promotori dell’Associazione Ambientalista VAS e responsabile nazionale enti locali dell’Associazione “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione“. L’iniziativa di Longobardi, considerato uno dei politici emergenti in Campania e uomo di fiducia del Governatore Vincenzo De Luca, ha scatenato una serie di reazioni contrarie nel mondo ambientalista e nell’associazionismo civico da sempre schierati a difesa del Put e del territorio della fascia costiera.

Alfonso Longobardi
Alfonso Longobardi

“Sto seguendo il dibattito provocato dalla proposta dell’On. Longobardi – esordisce Fiorentino – e mi sembra trattarsi dell’ennessimo, inconsulto attentato a un territorio già profondamente massacrato e che dalla rivisitazione del Put può solo ricevere il colpo finale con conseguente collasso socio-economico… Altro che modernizzazione di cui parla Longobardi che non vivendo e non conoscendo bene questa realtà ha un approccio sbagliato alle problematiche di salvaguardia del territorio, dell’ambiente e del paesaggio che sono un tutt’uno nella filosofia del PUT. Se consideriamo che, nonostante questo strumento di pianificazione urbanistica, nel corso degli anni sono stati arrecati pesanti danni a questo territorio, comprendiamo subito che cosa può rappresentare la rivisitazione della 35 per questa realtà già fortemente congestionata e nello stesso tempo disagiata per il precario assetto idrogeologico del territorio…

Piuttosto mi aspetterei da un governo di centro-sinistra una seria e lungimirante proposta di risanamento ambientale di quest’area il cui pregio ambientale e paesaggistico non ha eguali ed è il cardine della nostra economia turistica. Modernizzazione non significa investire nel cemento, ma qualificare l’esistente attraverso adeguate politiche inerenti la messa in sicurezza di aree a rischio, la tutela delle coltivazioni e produzioni tipiche residuali della Costiera, l’attuazione di una seria politica di salvaguardia della risorsa mare, la razionalizzazione della mobilità attraverso l’attuazione di un piano integrato su gomma, su rotaia e soprattutto sul mare. Qui invece si pensa solo al cemento, a costruire altri vani, ad ampliare attività senza alcun rispetto per l’impatto ambientale. Questo non lo possiamo assolutamente consentire e ci opporemo con tutte le forze e in tutte le sedi contro questa iniziativa.

Il silenzio degli Amministratori locali su questo tema è preoccupante – continua Fiorentino – perchè complice di una visione distorta delle politiche di governo dei territori senza la gestione dell’edilizia e lo stravolgimento delle regole urbanistiche… Abbiamo migliaia di condoni edilizi chiusi nei cassetti dei Comuni e prima di assumere qualunque iniziativa è necessario che si affronti questo problema, che si diano le risposte giuste e che si misuri finalmente lo stato dell’arte alla luce di quello che è realmente il nostro patrimonio edilizio una volta che saranno sanati gran parte degli abusi pendenti nei nostri Comuni. Mi aspetto invece che Longobardi proponga una serie di appuntamenti per discutere di questi temi e, perchè no, anche della sua riforma su cui vogliamo vederci chiaro tutti quanti. E poi voglio capire come si orientano su questo argomento il PD, i Verdi e le altre forze progressiste che da sempre hanno difeso il PUT dai tentativi di stravolgerlo proposti dal centro-destra. Sia chiaro: ambiguità su questo tema non sono ammesse!”.

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