Massalubrense

Massa Lubrense, Lello Staiano: “Per fare turismo ci vuole anche un fiore”

Stampa

Lello Staiano
Lello Staiano

di Lello Staiano*

A fine marzo rendo noto, tramite le pagine di Agorà, un articolo che evidenzia la gravosa ed intollerabile situazione in cui versa il sentiero di Ieranto – chiuso sulla carta con delibera paracadute dall’attuale Amministrazione – a seguito dei lontani accadimenti dell’agosto 2016! Un articolo atto a sollecitare un’azione solerte ed efficace per la riapertura del sentiero di accesso ad un sito di valore e fama internazionali. Azione che ad oggi, a stagione turistica ormai inoltrata, non solo risulta mancata, ma ormai reputabile di dubbio interesse da parte dell’Assessore al Turismo, nonché dell’intera Amministrazione che rappresenta.

Il mancato intervento a giugno inoltrato, risulta ancora più strano e discutibile, perché a fronte della richiesta di intervento economico alla Regione Campania, da parte del Comune di Massa Lubrense, questo è stato finanziato per l’esecuzione dei lavori di ispezione e messa in sicurezza dei massi a rischio di distacco lungo il sentiero. Fin qui nulla di discutibile, se non fosse per la tempistica tardiva e per l’importo chiesto dal Comune, pari a € 15.000 comprensivi di iva e spese tecniche. Al che io mi chiedo e vi chiedo “è normale che il Comune non possa spendere di tasca propria una cifra talmente esigua per rendere agibile nell’immediato un sentiero così importante?”. Inoltre “è normale che un intervento così necessario, nonché finanziato dalla Regione non sia stato ancora messo in opera?”
Eppure mi sembra di ricordare che i sentieri fossero l’asse portante del programma presentato per il settore turismo; da valorizzare e tutelare a qualunque costo…. Ma forse mi sbaglio! Anzi, sicuramente mi sbaglio, dal momento che in bilancio previsionale, l’Assessore al Turismo ha previsto di destinare i proventi della tassa di soggiorno in maniera estremamente sbilanciata: un irrisorio 2,8 % ai sentieri, rispetto ad un cospicuo 75% da spendere in manifestazioni, spettacoli, folklore e luminarie. Dunque, il mancato intervento, fine alla riapertura del sentiero di Ieranto, è una delle chiare testimonianze dell’atteggiamento contraddittorio dell’attuale Amministrazione: Parole in conflitto coi Fatti!

Alla luce di tutto quanto non è stato fatto per Ieranto, fa ancor più male la determina n. 684 del 26 maggio 2017. Essa recita che “da indicazione dell’Amministrazione Comunale…” a riprova del fatto che “la sentieristica comunale è uno dei punti di forza della nostra offerta turistica”… “occorre procedere alla sistemazione…, alla manutenzione ed eseguire la pulizia…” Ciò premesso, si dispone di affidare alla ditta Maggio Francesco con sede a Massa Lubrense, la SISTEMAZIONE di alcuni tratti di sentieri comunali sul territorio comunale per importo complessivo di € 10.000.
Documento chiaramente discutibile sia dal punto di vista linguistico che morale, perchè…

Ora io mi chiedo e vi chiedo: è plausibile affidare un lavoro pubblico senza indicarne termini e condizioni?
• Prima si parla di URGENZA, poi non vengono definiti i tempi. Quindi il lavoro è urgente o non è urgente?
• Nessun chiarimento circa la tipologia di intervento. Che cosa si intende per SISTEMAZIONE? Pulizia? Manutenzione? Entrambe? Dunque, che cosa andiamo a pagare? Il disboscamento? La messa in sicurezza della strada? Un passamano?
• Quali e quanti sono i TRATTI dei sentieri interessati? Mezzo? Uno? Due? Tutti? Dove sono collocati?
• In base a cosa è stata scelta una ditta piuttosto che altre?

A tal punto è lecito ipotizzare che la determina in questione nasconda altri fini… Una sola cosa è certa: il misero 2,8% previsto per i sentieri in bilancio, verrà speso per un’operazione di dubbia natura e chiaro interesse. D’altronde basta guardarsi intorno per rendersi conto dello stato di degrado in cui versa il territorio, senza esclusione dei siti turistici più gettonati. Non mi stancherò mai di ripetere che per fare turismo ci vuole anche un fiore. Fioriere che a Marina del Cantone erano diventate portacicche, hanno ripreso vita grazie all’intervento del consorzio Amo Nerano; a Marina della Lobra non vediamo un fiore nemmeno a pagarlo perché si pensa a battere cassa in maniera lecita e non. Per non parlare della situazione di abbandono in cui versa Villa Cerulli – da prestigiosa location per la celebrazione di matrimoni civili ed eventi, a fiore all’occhiello appassito a causa di un’Amministrazione poco attenta al verde pubblico nonché al decoro. Cari cittadini, la situazione è sotto gli occhi di tutti… Che dirvi di più?
Una promessa mancata è come un fiore che una volta pestato non cresce più…

* Capogruppo Consiliare di Opposizione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*