Sant'Agnello

A Sant’Agnello infiamma la polemica: di nuovo a muso duro Sagristani e Orlando… E nel 2018 si vota!

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Pietro Sagristani
Pietro Sagristani

G.M. Orlando
G.M. Orlando

SANT’AGNELLO – Manca meno di un anno alle elezioni amministrative che potrebbero promuvoere Piergiorgio Sagristani per la quarta volta alla guida del Comune di Sant’Agnello, ma il caso dell’Housing Sociale esploso qualche giorno fa ha prodotto, oltre all’inchiesta giudiziaria, il riacuirsi di uno scontro all’arma bianca tra il sindaco e il suo predecessore, Gian Michele Orlando, anticipatamente defenestrato per riassumere il comando del Municipio. Una ferita mai sanata e che probabilmente è destinata ad acuirsi in vista anche delle prossime amministrative per le quali, almeno fino a oggi, non si è ancora intravista la figura di un avversario per il sindaco uscente. Si contano piuttosto i nomi di quelli che quasi certamente non ci saranno in lista nel 2018, in primis gli assessori Pasquale Esposito e Antonino Castellano stando ai roumors del palazzo, ma anche alle loro stesse dichiarazioni. Non è solo questione di “feeling” attenuato con Sagristani, ma lo scandalo delle graduatorie allunga la lista dei nomi che potrebbero non trovar posto nella lista del Sindaco.

metropolis coop
metropolis 05-05-2017

Oggi il quotidiano Metropolis, a firma di Salvatore Dare, propone un approfondimento sul caso con un confronto indiretto tra i due protagonisti. Il primo, Orlando, conferma le dichiarazioni già rese pubbliche attraverso facebook. Il secondo, Sagristani, ci va invece giù duro nei riguardi di Orlando imputandogli la responsabilità di alcune scelte amministrative e chiedendo accertamenti sulle Coop Edilizie ai Colli dove, è l’accusa esplicita di Sagristani, si sarebeb consumata la parentopoli di Orlando. E il sindaco va oltre: contrattacca chiedendo accertamenti giudiziari proprie sulle Coop. Sembra riproporsi lo stesso schema di gioco della passata consiliatura quando la “demolizione” scientifica di Orlando sindaco si fondava prevalentemente su questa specie di “tira e molla” sull’inciucio Coop. Forse è davvero il caso che si faccia luce una volta per tutte su queste storie anche per evitare che questo argomento possa essere usato a corrente alternata e ancora una volta in camapgna elettorale senza che mai emerga la verità.

Del resto dovrebbe essere interesse sia di Sagristani sia di Orlando chiairire una volta per tutte anche questa vicenda in modo da sgomberare il campo da equivoci e strumentalizzazioni. Sull’housing sociale però c’è da fare chiarezza assoluta, anche perchè è la gente che parla e sembra abbia davvero molto da raccontare al cronista sui nominativi che risultano assegnatari degli alloggi. Trasparenza, a questo punto, vorrebbe che si verificassero, ancor prima che da parte della Procura, direttamente dall’Amministrazione i rapporti di parentela intercorrenti tra tutti gli assegnatari e gli amministratori santanellesi, ma anche il personale comunale in carica e anche in quiescenza. Inoltre una quota delle case sarebbe stata assegnata anche alle forze dell’ordine, circostanza che merita altrettanta chiarezza proprio perchè il caso è scoppiato e non si possono lasciare dubbi su chicchessia abbia diritto legittimo ad acquistare l’immobile.

Sull’operazione urbanistica, anch’essa oggetto di accertamenti, molti tecnici esprimono perplessità sulla reale conformità del progetto alle norme urbanistiche, non solo, ma richiamano anche l’attenzione su altre autorizzazioni edilizie che potrebebro aver beneficiato di “corsie preferenziali“. Sagristani sicuramente ha interesse, come peraltro sta sostenendo pubblicamente, a che nessuno schizzo infanghi la sua gestione per cui ci si può aspettare che compia tutti i passi dovuti in tutte le direzioni. Altrettanto faccia Orlando sia rispetto al vecchio tema coop, sia rispetto a questi cinque anni in cui è stato all’Opposizione con Pietro Gnarra e Antonino Coppola certamente non eccellendo nel lavoro svolto come minoranza. Questo anche in virtù della prossima scadenza elettorale per la quale non si possono continuare a proporre gli stessi schemi di gioco in una Sant’Agnello che, sul piano politico-amministrativo, sembra non essere assolutamente in grado di offrire alcuna reale novità di cambiamento.

Un commento

  • giovanni

    Finalmente qualcuno che chiama le cose con nome e cognome. Tutto sto casino su De Angelis è giusto, ma non vorrei che serva a nascondere dubbi e altri problemi di questa operazione che gode di troppi appoggi!

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