Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

A proposito del rinvio a giudizio del dirigente Giammarino…

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Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

Antonino Giammarino
Antonino Giammarino

SORRENTO – Fa sapere il Sindaco Giuseppe Cuomo nella dichiarazione rilasciata a Metropolis che il Comune non si costituirà parte civile nel processo che ha visto rinviato a giudizio il dirigente Antonino Giammarino insieme ai vertici della Coop Tasso, Alfonso Ronca e Cacace per l’appalto del trasporto scolastico 2012. Si tratta di una decisione discrezionale del Sindaco oppure no? In effetti in questa materia la decisione compete al solo Sindaco nella sua veste di legale rappresentante dell’Ente eventualmente leso dal comportamento di un proprio dipendente e non occorre l’autorizzazione da parte della Giunta per la costituzione in giudizio.

Essendo Cuomo anche un avvocato è evidente che conosce la materia molto meglio dei colleghi e degli assessori che avvocati non sono. Il rinvio a giudizio per “turbata libertà d’incanto e falso“, nonostante la pregressa favorevole decisione del Riesame (per la revoca del provvedimento restrittivo) lasciasse sperare addirittura in una risoluzione in fase preliminare del procedimenti giudiziario, dimostra che evidentemente le argomentazioni fornite dai difensori di Giammarino non hanno persuaso il Giudice che ha mandato a processo il dirigente e i responsabili della Coop Tasso col risultato che si profila un giudizio (prima udienza il 25 maggio 2017) molto probabilmente destinato alla prescrizione. Anche questa valutazione ha evidentemente influito sul giudizio del Sindaco che, fino all’esito del primo grado, esercita il proprio potere discrezionale non avendo l’obbligo neanche di destinare a diverso incarico il dirigente imputato, trattandosi di una decisione che investe l’aspetto dell’opportunità.

Se, come appare ormai scontato, il Sindaco non si costituirà in giudizio contro il proprio dirigente avendolo già giudicato estraneo alle accuse mossegli dalla Procura, va da sè che nulla cambierà sul piano delle “mansioni” attribuite a Giammarino che potrà continuare ad occuparsi anche degli stessi settori di attività per i quali si ritrova sotto processo. La Pubblica Amministrazione ne risulta danneggiata? Questo lo si potrà stabilire a posteriori, cioè dopo la sentenza di primo grado, quando evidentemente potrà giudicarsi anche la decisione assunta dal Sindaco traendone le dovute conseguenze. Nel frattempo si possono valutare anche le richieste dell’Opposizione senza escludere che lo stesso Giammarino possa autonomamente decidere di rinunciare a sovrintendere ai settori per i quali è finito a giudizio. Insomma, per chi ne avesse la curiosità, la vicenda offre lo spunto per considerare tutte le posizioni in campo!

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