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A Meta si insedia la Commissione Pari Opportunità…Non c’è Susanna Barba

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Susanna Barba
Susanna Barba

Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – Il 14 giugno 2016, alle ore 15, si insedia la Commissione per le Pari Opportunità (CPO) convocata dal sindaco Giuseppe Tito e composta da: Angela Aiello e Francesco Pane in rappresentanza del Consiglio Comunale e poi Wanda Sposito, Stefania Dragonetti, Angelarosa Cafiero, Fortunata Russo e Giuseppina De Rosa. Tra i due rappresentanti del consiglio comunale manca Susanna Barba, ex assessore e attuale consigliere di opposizione promossa dagli elettori con un exploit di consensi che, strano a dirsi, da risorsa si è trasformato in problema per la maggioranza. La nomina della CPO poteva infatti rappresentare per il Sindaco l’occassione propizia per tentare un recupero di rapporto con la sua ex assessora non fosse altro, vista la scaltrezza politica e le ambizioni del primo cittadino, per dimostrare lungimiranza e che certe decisioni non fossero motivate da fatto personale.

Così non è stato e vien naturali chiedersi le ragioni di certe decisioni di alcuni sindaci di volersi “disfare” anzitempo, dopo averne incassati i consensi elettorali, di elementi di punta della propria maggioranza: forse c’è un malcelato proposito di stroncarne la “carriera”? Spesso ciò si trasforma in un vero e proprio boomerang: Piano di Sorrento docet! Comunque sulla CPO a Meta si è giocata una partita politica significatica con la decisione della maggioranza di modificare il regolamento della Commissione istituita nel 2008 e che il Consiglio Comunale ha approvato nel novembre scorso (delibera 41/2015). L’intento dichiarato dalla maggioranza è stato quello della semplificazione delle procedure e di riequilibrio della cosiddetta “parità di genere” nel senso cioè di prevedere nella Commissione anche la presenza di un uomo praticamente garantita oggi con la designazione del neo consigliere (ed ex assessore) Francesco Pane di recente subentrato in consiglio al posto della dottoressa Marialaura Gargiulo candidatasi con successo alle elezioni amministrative a Piano di Sorrento.

Pane si va ad aggiungere alla designata Angela Aiello in quota consiglio comunale circostanza che, se formalmente ineccepibile, politicamente esprime la volontà di considerare definitivamente esaurito il rapporto tra Tito e la consigliera Barba che invece bene sarebbe potuto essere designata, anche in virtù delle iniziative specificamente poste in campo in materia di pari opportunità. Tutto ciò non è avvenuto e ognuno avrà avuto valide ragioni, ma a questo punto non si comprende perchè in CPO ci sia la Aiello invece che l’Assessore Biancamaria Balzano titolare proprio della delega alle Pari Opportunità. In tutto questo è perlomeno simpatico rileggere, per chi ne avesse voglia e curiosità, il “siparietto” tra la consigliera Antonella Viggiano e il Sindaco Tito nel consiglio comunale del 18 novembre 2015 quando l’argomento è stato discusso e approvato e la Viggiano ha rivendicato, non senza ironie, la costituzione della CPO come una propria iniziativa risalente all’epoca in cui ricopriva la carica di vice sindaco (nel 2008) sottolineando il valore del lavoro svolto anche in sintonia con le altre CPO dei Comuni Peninsulari.

In riferimento alla designazione di un consigliere maschio (novità introdotta appunto con la modifica del regolamento) la Viggiano richiama il Sindaco non solo a procedere, come previsto, alla designazione dei rappresentanti previa riunione dei capigruppo, ma soprattutto evidenzia che “…attenzione, poichè i maschi non sono molto sensibili ai temi della donna ai fini della maternità, ai fini del lavoro. Io non so quali sono gli accordi già presi in seno alla maggioranza, perà ovviamente è giusto che se ci debba essere un maschio ed una donna, che questo maschio eletto si faccia veramente portavoce e dimostri la sensibilità necessaria per comprendere la realtà femminile. Perchè veramente solo noi donne possiamo capire che cosa significhi sposare il lavoro con altri impegni, con la famiglia, con la politica nel nostro caso in particolare...”. A questo punto tocca solo a Pane smentire coi fatti la Viggiano.

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