Campania,  Sorrento

Inchiesta trasporto scolastico, revocate le misure cautelari per Ronca e Cacace

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Antonino Giammarino
Antonino Giammarino

Gaetano Botta
Gaetano Botta

SORRENTO – Per due dei tre indagati nell’inchiesta della Procura di Torre Annunziata sull’appalto del trasporto scolastico – Alfonso Ronca e Giovanna Cacace (rispettivamente amministratore e legale rappresentante della Coop Tasso) – il Tribunale dei Riesame ha revocato le misure cautelari precedentemente decise. Loro possono tirare un sospiro di sollievo e salutare da liberi cittadini il 2015 auspicando per il 2016 che venga chiarita la vicenda della gara giudicata truccata. Resta ancora ai domiciliari Antonino Giammarino, dirigente sospeso del Comune di Sorrento, la cui posizione sarà al vaglio del Riesame il 4 gennaio 2016. Intanto emergono ulteriori dettagli sul carteggio tra il Comune di Sorrento e la Regione Campania in merito all’istruttoria della Gara e al Regolamento.

Il 5 aprile del 2012 Giammarino, nella qualità di dirigente del 1° Dipartimento, inviava una nota alla Segretaria Generale dott.ssa Elena Inserra e al legale del Comune l’avv. Pasetto avente per oggetto la proposta di adeguamento del Regolamento Trasporto Scolastico alla legge regionale 13/2011 ai fini di una corretta istruttoria della delibera da sottoporre al Consiglio Comunale. Cinque giorni dopo, sempre Giammarino scrive alla Regione Campania all’Area Generale di Coordinamento Trasporti chiedendo riscontro in merito alla corretta interpretazione e applicazione della legge regionale specificamente per quanto concerne gli articoli 3 e 5 allo scopo di redigere correttamente il bando di gara. Destinatario della missiva è il coordinatore regionale dell’area trasporti, l’avv. Gaetano Botta, sorrentino e vecchia conoscenza della politica peninsulare della prima repubblica avendo ricoperto la carica di segretario politico della DC e per un mandato – dall’1988 al 1993 – quella di sindaco al Comune di Piano di Sorrento prima di finir travolto dalle inchieste sulla tangentopoli sorrentina che ne spezzavano bruscamente la carriera politica, non però quella dirigenziale a livello regionale. E’ quindi Botta che “riscontra” la nota di Giammarino trasmessa al Comune di Sorrento il 30 maggio 2012 a firma del funzionario ing. Gennaro Biondi e controfirmata appunto da Botta in quanto Coordinatore. Sulla scorta di questo “parere” vengono predisposti gli atti che daranno il via alla gara e alla sua aggiudicazione alla Tasso.

Che cosa recita l’art. 5 della legge regionale 13/2011?

Si tratta dei requisiti richiesti per ottenere l’autorizzazione e testualmente prevede: “.Per ottenere  l’autorizzazione comunale a svolgere il servizio di trasporto scolastico è presentata domanda al Comune, come da fac-simile contenuto nel bando, dalla quale deve emergere la presenza dei requisiti richiesti: a) iscrizione all’albo regionale dei gestori del servizio di trasporto scolastico; b) disponibilità di una rimessa all’interno del Comune; c) numero di mezzi necessario per lo svolgimento del servizio di trasporto scolastico richiesto dal bando; d) dichiarazione di non essere titolare di licenza taxi o noleggio con conducente su tutto il territorio nazionale e di non aver trasferito alcun tipo di licenza taxi o noleggio con conducente negli ultimi cinque anni. L’imprenditore deve dimostrare di possedere i requisti di cui al comma 1 all’atto della richiesta di autorizzazione”. Botta

Col “conforto” di questa nota della Regione, Giammarino completava l’istruttoria di gara, il Consiglio Comunale approvava il Regolamento contestato dalla Procura e su di esso si svolgeva la gara cui partecipava la Coop Tasso aggiudicandosi il servizio. E’ scontato a questo punto che vengano prese in considerazione le posizioni assunte sia dalla Segretaria comunale sia da parte del funzionario e del coordinatore regionale dell’Area Trasporti per chiarire se c’è stata un’errata interpretazione di legge o una dolosa omissione e far luce su questa storia.

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