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Giustizia…Informazione…Verità… Ricordando Giancarlo Siani

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di Michele Del Gaudio

Michele Del GaudioIl 23 settembre scorso è stato il trentennale del volo di Giancarlo Siani nel cuore e nella mente di un numero enorme di persone, che il giovane giornalista non avrebbe mai immaginato. Bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani, lo conoscono, parlano di lui, parlano con lui. Gli anni si sono annodati alle loro vite per consentirgli di continuare a vivere. Ogni anniversario la marea è cresciuta e il dolore si è sempre più trasformato in festa, come è accaduto per le strade di Torre Annunziata, quando la sua Mehari vi è tornata dopo tre decenni, abbracciata da migliaia di ragazzi che urlavano raggianti di sole.

Che bello! Torre ha colorato il 2015 di Giancarlo con una “Giornata itinerante nel tempo e nello spazio”; infatti la Giornata si è diffusa in una intera settimana, baciando una decina di luoghi, fra scuole, sale, cortili, vie, piazze… finanche il mare. Per Giancarlo si sono alleati il Comune, la Scuola, in particolare quella a lui intitolata, e Libera, l’associazione antimafie di don Luigi Ciotti. Ne è germogliato un articolato software di sentimenti, ideali, oneri, eventi.
La carovana, scortata dall’amico fraterno di Giancarlo, Antonio Irlando, è partita lunedì 21 settembre col rullo dei motori della famosa automobile “verde”, guidata a turno dai giornalisti locali, che si è insinuata come una carezza in via Tagliamonte e giù giù fino a Rovigliano, preceduta da un dibattito con il giudice Armando D’Alterio.

Martedì 22 il Centro polivalente di via dei Mille ha ospitato la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif, a cura del Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti di camorra.
Mercoledì 23 è iniziato con la lettura del messaggio del sindaco in tutte le scuole della città, da cui sono decollati verso Giancarlo stormi di palloncini variopinti. Quindi Giosuè Starita ha accolto a Palazzo Criscuolo il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, con il procuratore della Repubblica Alessandro Pennasilico e don Tonino Palmese di Libera; la sera i ristoranti A’ Porticella, Lucullus, Massé, Torre Birraia hanno proposto piatti preparati con i prodotti dei beni confiscati alle mafie.
Giovedì 24, alla Scuola Siani, i bambini delle elementari hanno strizzato l’occhio a Giancarlo, scambiandosi il cinque in tornei di minibasket, minivolley, miniboxe in collaborazione con il maestro Zurlo, Boxe Vesuviana, Cbta, Vesuvio Volley, Aicovis.
Venerdì 25, al Pitagora-Croce, si è svolto un intenso ed incisivo convegno: “Un mondo senza barriere e frontiere”, con il nuotatore disabile Salvatore Cimmino, il dirigente Benito Capossela, Giosuè Starita, Alessandro Pennasilico, Luisa Franzese, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, gli ingegneri Mario Donnici e Nicola Vitiello, Toni Nocchetti di Tutti a Scuola, “il piccolo grande giornalista” Dario Ricciardi, i docenti universitari Salvio Zungri, Salvatore Prisco, Maurizio Sibilio.
Sabato 26, al Liceo De Chirico, Caffè Letterario Nuovevoci, Verso Sud, Slow Food Condotta Vesuvio hanno presentato “Scimmie” di Alessandro Gallo, Navarra Editore, nell’ambito del premio letterario #agirecivile. In contemporanea Cimmino si è intrecciato con le onde dalla Marina di Vico alla Marina del Sole.

Per tutta la settimana si è potuta ammirare riflettendo la mostra #NONINVANO, curata da Carmela Sermino Veropalumbo, sui balconi del municipio, adornato con pannelli dedicati alle vittime innocenti di Torre.
A conclusione del percorso vi è stata una spumeggiante performance alla scuola Siani, dove si è capovolto tutto: il galateo, la prassi, la tradizione: le autorità hanno parlato dopo gli studenti; i magistrati, che per professione interrogano, sono stati interrogati; i giornalisti, che di solito intervistano, sono stati intervistati. Al “centro” del pomeriggio, della città, della scuola, di Libera, della società, sono stati teneramente inseriti le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori Cesaro, De Chirico, Graziani, Marconi, Pitagora-Croce, preceduti da un frammento di teatro sulle ultime ore di Giancarlo, interpretato con maestria e spontaneità da Gianluca e Antonio, alunni del 2° Circolo didattico.
Giustizia Informazione Verità”, sono state le stelle comete di un dibattito in cui l’allegria si è armonizzata con l’autorevolezza, la sincerità ha vinto l’ipocrisia, la sostanza ha annichilito la forma.
La Giustizia ha proprio il compito di far coincidere la verità del processo con quella reale.
L’Informazione è proprio la ricerca della verità.
La Verità insegue Giustizia e Informazione per farsi trovare, ma non sempre ci riesce.

La Verità sono proprio i ragazzi, che non sono la periferia della collettività, ma il fulcro dell’agire degli adulti. Ecco perché è stata proposta l’idea di creare un gruppo di lavoro stabile formato da studentesse e studenti, i quali approfondiscano una tematica alla volta e, nella manifestazione pubblica, facciano da relatori e intervistatori, riservando agli ospiti, esperti della materia, un ruolo di approfondimento, teorico e pratico, non di unici detentori del potere e del sapere. Torre avrebbe così una comunità giovanile pensante, stimolata e stimolante, che si troverebbe a proprio agio in quella adulta, perché si sentirebbe al centro del percorso. Assieme agli adulti, ne costituirebbe il presente, non un futuro indefinito ed incerto; un presente per ascoltare, ascoltarsi, capire, capirsi, discutere insieme, decidere insieme, costruire insieme.
Tonia, Francesca, Nicola, Luigi, Mattia e tanti altri adolescenti hanno letteralmente bombardato di opinioni e domande, significative e profonde, Luigi Riello, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Napoli (la Giustizia), e Luigi Vicinanza, direttore de L’Espresso, settimanale fra i più apprezzati e diffusi (l’Informazione).
Riello, magistrato preparato, equilibrato, onesto, coraggioso, ha dimostrato una brillante vena oratoria, fondendola con la semplicità dovuta all’uditorio giovanile; ha sottolineato che la Memoria da sola non basta, ma è necessario anche l’Impegno, che, ricordando Giancarlo, non può non essere la ricerca della Verità.

Vicinanza, giornalista completo: ha fatto gavetta, cronaca nera, giudiziaria, sindacale, politica, fino ai vertici della categoria, ha espresso una intelligente sensibilità, evidenziando il rispetto scrupoloso del suo lavoro da parte di Giancarlo, che non voleva diventare un eroe, ma solo fare bene il suo mestiere.
Francesca e Nicola hanno letto “La camorra fa schifo”, manifesto contro tutte le mafie.
E dopo bambini, adolescenti e giovani, la parola è passata agli adulti: alla Città, quindi al sindaco Giosuè Starita, che ha posto l’accento sulle attività del Comune per la Legalità; alla Scuola, al preside Gennaro Cirillo, che ha offerto piena collaborazione al mondo studentesco; a Libera, al referente regionale Fabio Giuliani, che non si è sottratto alle sue responsabilità, affermando che rimane tanto da fare per rispondere alle esigenze che Giancarlo ha palesato nei suoi articoli.
Sono intervenuti poi Ilaria Perelli per Catena Rosa, Luciano Donadio per Insieme per Torre, il preside Felicio Izzo, l’avv. Pasquale Coticelli, il dottor Franco Matrone.

Ci si è poi diretti, all’interno della Siani, alla nuova sede del Presidio di Libera “Raffaele Pastore e Luigi Staiano”, inaugurata dagli studenti alla presenza di Rosalba Caruso e Francesco Fiorentino del Forum dei Giovani; dei vertici delle Forze dell’ordine: il colonnello Antonio Petti e il maggiore Michele De Riggi dei Carabinieri, il vicequestore Vincenzo Gioia, il colonnello Carmine Virno della Guardia di Finanza, il comandate dei Vigili Urbani Antonio Virno; di don Pino Conca e don Antonio Carbone con i ragazzi di Mamma Matilde; dei giornalisti Giuliana Caso, Domenico Gagliardi e Andrea Manzo; della professoressa Alma Vicinanza; dei dirigenti Donatella Solidone e Benito Capossela; di tanti docenti, fra i quali Sandra Ciliberti, impeccabile organizzatrice, Nunzia Montella, Antonella Testa, Nicoletta Selleri, Clelia Esposito, Anna e Carla Raiola, Sceila Miceli, Maria Balzano, Crescenzio D’Ambrosio, Nello Aiello; e Camillo Giancristoforo, Giuseppe Pinto, Gaetano Irlando e la nutrita pattuglia di Libera con Carmela Sermino, Gabriella Refuto, Franca Napolitano, Ada Ferri, Valentina Mariniello, Giusy Guastafierro, Gabriella Di Carlo, Monica, Alessandra, Ludovica e Giuliano Vollaro, Peppe Franzese, Enzo Milano, Max Napolitano.
Rimane senza una risposta, esauriente e concreta, la domanda pressante degli studenti: “Perché la camorra ci tende la mano e lo Stato no?”. Ma tutti i presenti, e non solo, hanno assunto l’Impegno, nel Ricordare Giancarlo, di cercare sempre la Verità, qualunque ruolo abbiano, qualunque essa sia.

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