Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

La Jihad del mare sporco: 10 domande da un “terrorista”

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Riflettiamo sulle dieci domande poste dal collega di Metropolis

Salvatore Dare
Salvatore Dare

di Salvatore Dare

Oggi tg e giornali nazionali hanno parlato del mare inquinato a Sorrento. Che non è un’invenzione, è una realtà confermata dalle analisi dell’Arpac. La “cosa” ha assunto contorni extra-peninsulari per un semplice motivo: ieri il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo (in cui rendeva noti i motivi per cui ha imposto lo stop ai bagni), ha fatto un comunicato ed è stato ripreso dall’agenzia Adnkronos che – come l’Ansa – è fonte primaria per molti media “sovra locali”. Da qui l’eco oltre confine. Nessuna manovra occulta perché siamo sold out e ci sono turisti ovunque (meno male).

La bolla ci/vi è esplosa tra le mani pensando magari che la cosa rimanesse nelle nostre quattro mura. Detto questo, oggi, sta andando in onda su Fb la contro campagna di chi si indigna che Sorrento sia stata messa in copertina così violentemente. Pongo alcune domande ad amici amministratori, ad amici “comuni” che non sono amministratori ma che li supportano nel contrastare i jihadisti del mare e “indignados” contro gli “accusatori” (ci sono molti che ci sguazzano, ma sono pochi).

  1. Oltre al divieto di balneazione, ci sono stati provvedimenti assunti in via precauzionale per evitare che il mare diventasse inquinato o sporco quando piove? Se sì, quali?
  2. Di quale supporto tecnico o scientifico o di quali specializzazioni o studi in materia siete in possesso per potervela prendere con i tecnici Arpac che hanno effettuato le analisi sull’acqua?
  3. Negli ultimi mesi, come più volte è stato detto, esponenti del Comune hanno incontrato i vertici Gori per la questione bollette pazze (ancora irrisolta). In queste occasioni, è stato mai affrontato il tema della depurazione e della rete fognaria? Se sì, in quali termini e con quali risultati?
  4. Quanti controlli sono stati svolti su input o segnalazione del Comune sulle reti per individuare gli scarichi abusivi? Se sono stati svolti, il Comune che provvedimenti ha assunto?
  5. Quante volte e in quali occasioni avete mai effettuato sopralluoghi sul posto lungo rivoli e scarichi per prendere conoscenza dello stato dell’arte?
  6. È giusto consentire che si prosegua con un sistema fognario che, per evitare la rottura delle tubature in caso di “troppo pieno”, miscela rete pluviale e fecale e sputa in mare di tutto facendo però risparmiare soldi di riparazione alla rete da parte di Gori che – ricordiamolo – è una società partecipata anche del Comune di Sorrento?
  7. Perché dite che i rilievi Arpac se vengono svolti dopo le piogge porteranno sicuramente al divieto di balneazione? Forse perché siete consapevoli che c’è un problema che solo adesso sta venendo a galla? Si tratta di un giusto metro di valutazione?
  8. Quanti fondi pubblici sono stati impegnati dal Comune negli ultimi anni per la tematica ambientale e marina?
  9. Il depuratore di Marina Grande, negli ultimi anni, almeno 3 volte è stato al centro di una diffida del Comune a causa dello scarico giudicato fuori norma anche perché il getto conteneva un alto tasso di azoto. Sono stati svolti interventi di riparazione? Se sì, quali e per quale somma?
  10. La città di Sorrento in quante e in quali occasioni si è costituita parte civile nei procedimenti penali riguardanti reati ambientali?

Attendo fiduciosamente risposte precise. Grazie.

Ps: scusate, si è richiusa la vena ed è ripartito l’embolo. Ritorno nel silenzio delle ferie. Un pensiero a quelli che pubblicano foto mozzafiato della nostra terra per rispondere a chi osa parlare o “postare” il mare sporco. Non è con una cartolina che si fa turismo e si esalta la propria terra. Si fa turismo e si esalta la propria terra con capacità, senso civico, legalità, rispetto dell’ambiente e, soprattutto, coscienza. Io amo Sorrento, sono integralista ed è per questo che sto come una belva quando scatta l’iter dell’accoppatura. Un modus operandi attuato per celare incapacità e omissioni.

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