Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Non facciamo tramontare il “sogno italiano”

Stampa

di Gaetano Mastellone

mastelloneOBIStoricamente gli italiani, purtroppo, hanno imparato a convivere con un sistema molto burocratizzato, molto malato e in un paese dove hanno sempre comandato i vecchi. Questa burocrazia ha ammazzato le imprese ancor prima della crisi economica. Questa burocrazia è anche colpevole dei numerosi suicidi registrati fra gli imprenditori. La mentalità italiana dovrebbe cambiare. Lo scrivo da almeno dieci anni! Lo penso da sempre. Dovremmo passare da un atteggiamento difensivo a uno offensivo, d’attacco. Onestamente però nel guardarmi attorno non noto la rabbia, le facce aggressive e la bava alla bocca! Ovviamente nel senso positivo della cosa, cioè non noto reazione allo stato delle cose attuali. Personalmente dentro ho una grande rabbia, vedo che il “Sogno italiano” prospera dappertutto nel mondo e le migliori aziende italiane sono “appetite” all’estero. Tranne che in Italia!

Non ci dobbiamo far sommergere dalla crisi senza reagire. Ci vuole coraggio, volontà e determinazione. Ci vuole anche un radicale cambiamento di atteggiamenti e di mentalità. Dobbiamo aiutarci attraverso un grandioso scatto di orgoglio e con un salto di qualità. Lancio un appello anche agli Organi di Stampa (nazionale, regionale, provinciale, locale, blog, siti e tutti coloro che fanno comunicazione)  perché si cerchi di diffondere (possibilmente) una stampa libera che sappia interpretare, «raccontare e spiegare», e nel contempo, «denunciare e proporre», per cambiare e costruire. E’ difficile? C’è troppo malcostume, anche localmente nei vari territori, di avere alle spalle una stampa che si fa guidare. Ciò non va bene, ciò non mi piace, ciò non piace a tanti. Così non si cresce, non si mette la polvere sotto il tappeto. I problemi si risolvono insieme. La crisi è in tutto il mondo. A mio parere però l’Italia ha una soluzione. La soluzione è nel Turismo, nel Lusso e nella Moda. Però stiamo retrocedendo proprio in questi tre segmenti d’attività. Non va bene così! Nel Turismo servirebbe un “Ministero del Turismo” che sia un dittatore, che abbia i giusti poteri, anche economici, per ispirare le persone a lanciarsi in varie attività nel mondo del turismo e sfruttando al massimo l’enorme potenzialità d’internet, oltre allo sfruttare la nostra storia, la nostra cultura e le nostre eccezionali bellezze paesaggistiche.

IO SONO DALLA PARTE DEI GIOVANI…

Personalmente poi sono dalla parte dei giovani perché la vera “creazione di valore” deve venire da essi. Però oggi i giovani per fare impresa devono convincere gli uomini della finanza a dar loro del credito e sopportare buona parte di questa inetta classe politica. Purtroppo dobbiamo anche considerare che la crisi economica, le incertezze politiche, fisco, credit crunch, burocrazia, evasione fiscale, mafie, inefficienze varie del sistema paese come le infrastrutture di trasporto e dei servizi difficilmente ci potranno dare una mano in tempi brevi. Allora è necessario il cambiamento. Tutto ciò che abbiamo fatto sino a oggi, va profondamente cambiato. Occorre andare oltre alla crisi di fiducia e alla crisi di liquidità che ci sta massacrando. Crescita, futuro, progetto sono le tre magiche parole di cui l’Italia deve riappropriarsi in un’operazione di conoscenza, abbinando a una forte presa di responsabilità sul tema del debito Pubblico una Strategia Paese orientata al futuro, recuperando accanto al progetto-paese anche un “sogno-paese”. Mi ripeto sino alla noia, questo deve valere per le nuove generazioni che in questo momento sono come “bloccate” in uno stato di sospensione, esse sono in questo strano limbo d’attesa perché non siamo riusciti, in particolare negli ultimi vent’anni, a dar loro gli strumenti necessari per prendere in mano il loro destino. Facciamo presto! Svegliamoci e riprendiamo il “Sogno italiano”.

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