Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Presidente Napolitano si penta…per dare un senso al suo messaggio di fine 2013!

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INFERNO ATOMICO: QUALE MESSAGGIO ASCOLTARE IL 31 SERA?

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano

Martedì 31 dicembre, alle ore 20.30, per la prima volta chi non vorrà ascoltare il messaggio a rete unificate del Presidente della Repubblica – Giorgio Napolitano – potrà seguire in streaming  sul blog di beppe grillo,  il contro-messaggio del leader dei 5 Stelle che finalmente ci offre l’opportunità di scegliere chi voler ascoltare e poter chiedere, il giorno dopo: “Hai ascoltato il messaggio di fine anno? Si…Ma quale?

Beppe Grillo M5S
Beppe Grillo M5S

Sceglierei di ascoltare Napolitano per sentire dalla viva voce dell’uomo che è nato il 29 giugno del 1925  (praticamente prossimo ai 90 anni) quelle verità che mafiosi alla Schiavone rivelano all’opinione pubblica attraverso un processo di “pentimento” statuito dalle leggi dello Stato italiano per combattere le mafie. Pentimento che, non si capisce ancora bene perchè, riguarda sempre e solo mafiosi e camorristi, ma mai la politica che con malavitosi e massoni ci è andata e ci va sempre a braccetto…Se no…Schiavone docet…sarebbero solo…banditi da strada!

SCHIAVONE E L’INFERNO ATOMICO DI SANDRO RUOTOLO

Sandro Ruotolo
Sandro Ruotolo

Nello speciale “Inferno Atomico” di Sandro Ruotolo, andato in onda stasera su La7, abbiamo appreso altre sconvolgenti verità che dalla Politica attendono risposte o repliche, almeno smentite! Il silenzio o, peggio, l’indifferenza, danno solo ragione a chi svela il patto scellerato che da decenni ormai lega la politica al crimine organizzato, con tanto di nomi e cognomi oltre a quello che ancora viene taciuto o nascosto da tutti.

LE PEGGIO SCHIFEZZE DI D’ITALIA

Carmine Schiavone
Carmine Schiavone

Per preferire il messaggio di Napolitano a quello di Grillo vorrei che il Capo dello Stato si pentisse e svelasse, in forza almeno della veneranda età, i segreti che gelosamente custodisce e che si ostina a nascondere all’opinione pubblica. Tanto per fugare ogni dubbio sull’alto valore morale implicito nella figura del numero uno dello Stato italiano. La prima domanda che attende una risposta è quella sul perchè, da ex ministro dell’Interno a conoscenza delle rivelazioni all’epoca rese da Carmine Schiavone sulla Terra dei Fuochi, ha taciuto e continua a tacere mantenendo il segreto di stato su fatti talmente gravi che altro non sono che le peggio schifezze dell’Italia di ieri e di oggi! Veniamo alla seconda domanda che invoca una risposta. Che cosa sa della trattativa Stato-Mafia che ha portato alla morte di tanti giusti e innocenti servitori dell’Italia e per il quale si ostina a non voler rendere testimonianza in sede giudiziaria (visto che è stato chiamato a farlo), come qualunque cittadino, alimentando col suo diniego soltanto sospetti e isolando ancor di più magistrati, come Nino Di Matteo, impegnati a scoprire atroci verità sul patto segreto che da oltre mezzo secolo è stato stipulato tra una parte delle Istituzioni e le svariate Mafie che operano nel nostro Paese! L’ultima domanda cui vorrei rispondesse Napolitano nel suo messaggio di fine anno è su quando deciderà di ritirarsi da un palcoscenico politico-istituzionale che lui ha evidentemente calcato per troppi decenni tando da renderlo un protagonista esuberante e anche scomodo di troppe stagioni che hanno portato l’Italia sul baratro!

PRESIDENTE SI PENTA…

pentimentoSe Napolitano, alla vigilia del suo ottavo messaggio di fine anno, lasciasse trapelare che darà anche queste risposte agli Italiani, allora il suo discorso potrebbe diventare un evento unico e irripetibile nella storia italiana, una rivelazione in grado di restituire al Paese quella fiducia nelle istituzioni di cui l’ha privata unaa classe politica incompetente e scroccona ossessivamente abbarbicata, da Roma al più piccolo Comune nostrano, in difesa dei propri privilegi di casta. Discettazioni sulla stabilità, sui controlli di bilancio da parte dell’UE, di sacrifici ancora da farsi e di spese da contenersi per la salvaguardia del bilancio (quello che serve alla politica per continuare a depredare le casse pubbliche) e del debito pubblico (quello con cui hanno alimentato clientele e malversazioni) , di solidarietà ai soldati in missioni di guerra spacciata per pace, di auspici di concordia tra le forze politiche per affrontare la crisi economica, di inviti ai giovani di avere fiducia nel futuro (quale? quello che gli hanno rubato e vogliono continuare a rubargli…), di urgenza delle riforme (in primis quella elettorale) e chi più ce ne ha più ce ne metta, gli Italiani ne hanno davvero piene le tasche! Per questo, caro Presidente, si penta…E, se ne ha il coraggio, parli col cuore alla parte sana del suo Paese che gliene sarà grato!

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