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Dal maltempo allo tsunami che rischia di affossare le pubbliche amministrazioni

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albero crollatoa sorrento
albero crollato a Sorrento

SORRENTO – Temporali come cicloni, tropicalizzazione metereologica con effetti devastanti su un territorio che si scopre indifeso a fronteggiare le calamità naturali. Sorrento e la Penisola Sorrentina stanno vivendo un autunno complicato per il susseguirsi di eventi che non hanno provocato tragedie soltanto per miracolo. Ultima stasera, il crollo del grosso albero in Piazza Lauro, a distanza di pochi mesi da un altro crollo che provocò il ferimento di una passante. A Via degli Aranci un palazzo è stato evacuato qualche giorno fa per la minaccia di un crollo! Sedici famiglie trasferite in albergo con la prospettiva di restarci a lungo perchè difficilmente qualche tecnico si assumerà la responsabilità di periziare l’immobile come sicuro se non a seguito di interventi tecnici adeguati. I temporali hanno messo in ginocchio i centri peninsulari, le fogne non hanno retto al diluvio eccezionale! Le polemiche, in queste circostanze, sono fuori luogo perchè in capo a chiunque fossero le responsabilità di governo cittadino, si sarebbe comunque trovato di fronte ai medesimi problemi che sono frutto di decenni di incurie e di omissioni nella gestione del territorio. I Giovani Democratici di Sorrento e Penisola Sorrentina hanno diffuso un comunicato: “Possiamo dire che si  tratta di eventi eccezionali e irripetibili, oppure riconoscere che il nostro territorio ci sta parlando e che forse sarebbe meglio ascoltarlo – dichiara il coordinatore Francesco MauroSi può mai negare che l’attuale condizione di allagamento dei nostri centri non è dovuta all’eccessiva cementificazione? Se si continua così, correremo rischi sempre più grandi. Prima di piangere la tragedia, si faccia un accurato controllo della tenuta idrogeologica del nostro territorio. li agrumeti e i giardini alberati svolgevano e svolgono tuttora (seppur decimati in numero e superficie) una funzione fondamentale nel drenaggio e nel contenimento delle acque e dei fanghi. Se consideriamo che, alla loro progressiva espiantazione e sostituzione con strutture in cemento che impermeabilizzano il terreno, si aggiunge un sistema fognario costituito da condutture e collettori non adeguati, ci si rende rapidamente conto che il pericolo è dietro l’angolo e che è giunta l’ora di attivarsi per prevenire disastri. Il Partito Democratico e i Giovani Democratici intendono sollecitare le amministrazioni comunali affinché provvedano a non sottovalutare il possibile pericolo, verificando l’effettiva dimensione del rischio di dissesto idrogeologico in penisola sorrentina e mettendo in atto tutte le operazioni necessarie per la messa in sicurezza di strade, costruzioni e fognature“. Il problema però è molto più complesso perchè le responsabilità della politica, di tutta la politica, sono tali e tante, oltre che antiche assai, da rendere impossibile nel breve periodo un’inversione di marcia in grado di scongiurare altri disastri o, più esattamente, ulteriori e più gravi disastri! Basta guardarsi intorno, avendo la mente libera da pregiudizi, per capire che decenni di attacchi al territorio non potevano che produrre ferite insanabili che sanguinano senza soste e possono trasformarsi in vere e proprie emorragie mortali! Il guaio vero è che ancora non c’è adeguata e diffusa consapevolezza della gravità della situazione, così come dell’esistenza di una vera e propria lobby politico-tecnico-burocratica in azione trasversalmente negli Enti territoriali ormai vittime di un saccheggio costante e devastante! In più si misura a piene mani l’insofferenza crescente verso qualunque forma di controllo e di contrasto al malaffare spacciato per governo della cosa pubblica! Il guaio è che sullo scenario politico non ci sono personaggi autorevoli in grado di porre un freno al disastro per impegnare le amministrazioni in un serio programma di lavoro necessario a scongiurare il collasso dell’area!

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