Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia,  Piano di Sorrento

Piano e il Premio Letterario: al direttore artistico un compenso di 49.500 €uro!

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Mario Esposito
Mario Esposito

Ma l’Unione Europea che eroga i fondi agli Stati e per essi alle Regioni (PO FESR 2007-2013 Ob. Op.1.12) e queste agli Enti Locali con finalità di sviluppo e di promozione (nello specifico in campo turistico) può mai immaginare che fine fanno queste risorse e come vengono spese? Il Premio Letterario giunto alla 18° Edizione (cioè sono 18 anni che si spende in questo modo il denaro pubblico?), costa 190 mila euro di cui 160mila provenienti dalla Regione Campania (Assessorato al Turismo) a valere appunto sui fondi UE. Di tale somma ben 1/3 (pari a circa 50mila euro), costituisce il compenso spettante al direttore artistico dell’evento, Mario Esposito, pattuito col Comune di Piano di Sorrento che con determina N°515 dell’8 ottobre 2013, ha provveduto anche ad anticipare la somma di 20mila euro sul maggior importo contrattualizzato. Un incarico valuato in 100 giorni lavorativi per € 495,00/die che impegna il Comune per 30mila euro sul bilancio corrente e per la restante somma sul bilancio pluriennale 2013-15. Si tratta solo di uno degli atti di impegno e di liquidazione posti in essere nelle ultime 72 ore dal Comune di Piano, mentre sui social e sui media emergono altre notizie che stanno alimentando un dibattito destinato a sicuri, ulteriori sviluppi anche in considerazione delle “elemosine” con cui vengono “liquidate” dal Comune la stragrande maggioranza  delle iniziatvie artistico-culturali animate da  Associazioni e Organizzazioni che operano senza alcun scopo di lucro. Per tutte ci piace richiamare all’attenzione la Cypraea che davvero opera a livello internazionale, anzi mondiale, coinvolgendo orami da decenni migliaia e migliaia di studenti, docenti, governi, ambasciate in importanti programmi e iniziative che meglio di qualunque altra promuovono l’immagine della Costiera nel mondo.

sgarbiTra gli ospiti del Premio ci sarà anche Vittorio Sgarbi da 48 ore nella bufera mediatica nazionale per quanto accaduto qualche giorno fa in Tv in un programma mandato in onda su Rete 4 e immediatamente cancellato per le gravi intemperanze e volgarità cui si è lasciato andare. Con un’altra determina, la  N°518 sempre dell’8 ottobre, il settore cultura e turismo del Comune impegna infatti le risorse per Sgarbi (che vuole essere pagato subito al termine della comparsa) mettendo nero su bianco valutazioni di tipo artistico-culturale che suonano ancor più stonate alla luce di quanto accaduto. Leggiamole: “….valutato che il progetto prevede un momento dedicato all’arte visiva e la presenza del Prof. Vittorio Sgarbi all’interno del Museo archeologico della penisola Sorrentina Gorges Vallet può costituire una grande occasione di rilancio dei beni culturali dell’area interessata dal premio; il prof. Vittorio Sgarbi costituisce un’eccellenza esclusiva nel settore artistico in considerazione della sua grandissima fama e notorietà di carattere internazionali. Ritenuto per le motivazioni esposte di conferire l’incarico di prestazione artistica per visita al Museo archeologico Gorges Vallet in Villa Fondi e conferenza sull’arte contemporanea e classica…”. Pagare Sgarbi per il rilancio culturale della Villa Fondi sembra un non senso visto che per privatizzarla si sta facendo di tutto per sloggiare il Museo Vallet considerato un ostacolo alle potenzialità della struttura come ristorante o centro congressuale. Dopo Villa Fondi anche il Premio, visto che coinvolge oltre la UE, la Presidenza della Repubblica, il Senato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri approderà in Parlamento. Infine c’è pure il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che sulla cocnessione di certi patrocini dovrebbe essere più vigile visto il denaro che circola e la funzione della stampa! In questa vicenda, purtroppo, sono stati abbondantemente superati i limiti del buon gusto coi tempi che corrono, sotto tutti i punti di vista ! Ora però si tratta di comprendere che cosa c’è in ballo, oltre a quello che vorrebbe apparire come un’operazione artistico-culturale-turistica, e che invece somiglia a tutt’altro!

2 commenti

  • Gennaro

    Sgarbi è stato Sindaco di Salemi fino allo scioglimento per mafia del 2012………….Nel febbraio 2012 gli ispettori nominati dall’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni portano alla commissione tecnica del Viminale la proposta di scioglimento del comune di Salemi per “infiltrazioni mafiose”. Sgarbi preannuncia le sue dimissioni da sindaco il 6 febbraio, e si dimette effettivamente il 15 febbraio; il 23 marzo 2012 il Consiglio dei Ministri scioglie per infiltrazioni mafiose l’amministrazione comunale di Salemi guidata da Vittorio Sgarbi.La cittadina siciliana,storica “roccaforte” dell’ex deputato regionale della Dc, Pino Giammarinaro, capo degli andreottiani ai tempi della “balena bianca, e poi molto vicino all’ex governatore Totò Cuffaro. Giammarinaro, uscito assolto da un processo per mafia, ha subito la sorveglianza speciale per 4 anni, circostanza questa che nel tempo non gli ha impedito di accrescere il suo potere politico e anche economico. Rais di Salemi, tre anni addietro chiese al critico d’arte Vittorio Sgarbi di candidarsi a sindaco, e puntualmente il prof. Sgarbi venne eletto e tra i suoi primi atti vi fu quello di “certificare” l’assoluta inesistenza della mafia e “omaggiare” del rispetto politico l’on. Giammarinaro, indicando lui, ma anche altri, come dei perseguitati. Nel frattempo però le indagini sull’on. Giammarinaro portarono alla scoperta di lucrosi affari nel campo della sanità, centri sanitari privati convenzionati a peso d’oro con la sanità pubblica. L’on. Giammarinaro è stato riproposto per la sorveglianza speciale e ha subito un sequestro di beni per oltre 30 milioni di euro, le indagini hanno anche fatto emergere l’estrema disponibilità a lui concessa per “controllare” gli affari del Comune. Sgarbi doveva essere un paravento, dietro le quinte a giostrare ogni cosa gli “uomini” – ma anche le “donne” – dell’on. Giammarinaro. L’operazione che ha portato al sequestro e a fare scoprire questi scenari di commistione è stata condotta da Polizia e Finanza, denominata “Salus Iniqua”. Dopo il blitz la prefettura ha nominato una commissione di accesso agli atti, addirittura il giorno prima che la decisione venisse ufficializzata da Roma, dal Viminale, il sindaco Sgarbi se ne era uscito quasi sostenendo che quella ispezione scaturiva da una sua richiesta. Questo link riporta le numerose vicende giudiziarie di Sgarbi che inizia la sua carriera con una condanna defintiva. Nel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi (per la richiesta di aspettativa per motivi di salute) e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Condannato a pagare un indennizzo di 700 000 lire, il critico d’arte si giustificò affermando che la sua assenza dall’ufficio dipendeva dall’impegno per la redazione d’un catalogo d’arte, e parlando di “arbitrio, discrezionalità e follia” a proposito della sentenza.E lui dovrebbe rilanciare il ruolo di Villa Fondi e del Museo archeologico Vallet????http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi

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