Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Lucia Gargiulo, un voto al PD serve a cambiare l’Italia!

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Lucia Gargiulo

Di professione consulente del lavoro con un’esperienza trentennale sulle spalle, Lucia Gargiulo da alcuni mesi è anche componente dell’Associazione Provinciale dell’Ordine ed è presidente della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Sant’Agnello, un organismo che ancora non è chiaro se sia stato sciolto o meno dal Commissario Prefettizio o resta in carica ed è facultato a esercitare il proprio mandato portando avanti il lavoro istruito prima dello scioglimento! Alla vigilia del voto per le politiche Lucia Gargiulo accetta di riflettere a voce alta su questa tornata elettorale che ha un significato assolutamente particolare nella storia repubblicana e può segnare il passaggio alla Terza Repubblica

Avverto, come tanti, il profondo stato di disagio dei cittadini-elettori verso una politica sempre più litigiosa anzichè impegnata a ragionare sui problemi quotidiani della gente – esordisce LuciaNè riesco a spiegarmi le ragioni per le quali è letteralmente scomparso dal vocabolario della politica il signifcato autentico di che cosa vuole dire impegno civico al servizio degli altri…Questo crea disagio, insofferenza e può degenerare in intolleranza perchè quando il troppo è troppo allora il rischio di una deriva populista sta dietro l’angolo! Sono certa che oggi più che mai occorra dare una risposta concreta per una governabilità del Paese che sia coerente con quanto fatto per tirare l’Italia fuori dal baratro in cui rischiava di piombare“. Signora Gargiulo, allora come si orienterà domenica prossima quando andrà a votare?Ho scelto di votare per il Partito Democratico che in questo momento mi sembra la forza politica più all’altezza della sfida per cambiare l’Italia e rimetterla in corsa proprio sui temi della governabilità, del protagonismo delle donne e della creazione di lavoro e pari opportunità di genere…Inoltre il PD in Penisola Sorrentina candida una donna, Amalia Durazzo di Vico Equense, e si tratta di una donna carica di entusiasmo, di voglia di essere parte attiva del cambiamento…Questo mi motiva e mi convince rispetto alle altre proposte in campo! E poi ho conosciuto figure di donne nel PD che meritano rispetto e sostegno: mi riferisco a Stefania  Astarita, la coordinatrice peninsulare e all’on. Luisa Bossa, altra figura di primo piano della politica del PD in Campania. Insomma, chi vuole le donne protagoniste della politica non può che scegliere il PD e il mio augurio è che finalmente si riesca a voltare pagina, a impegnare le donne e a sviluppare una politica per le pari opportunità coerente e lungimirante. Anche a livello locale mi auguro che la si finisca una buona volta di usare le donne in politica solo a livello di facciata…C’è bisogno di condividere e di affermare una visione della politica, della pubblica amministrazione, dell’impegno civico senza subalternità e su questo fronte mi sembra che il PD dia l’esempio più corretto. E poi cominciamo a parlare di problemi seri, quelli che la gente vive tutti i giorni e vi posso assicurare che il numero uno è quello del lavoro, un tema col quale mi confronto ogni giorno. A mio avviso pochi hanno le idee chiare su che cosa un Comune possa fare per incentivare l’occupazione e per sostenere lo sviluppo che produce lavoro e quindi opportunità a trecentosessanta gradi…Se si ripetono sempre e solo le stesse cose la gente quasi si abitua a non ragionare più, mentre un Comune può operare molte scelte per sostenere l’occupazione, chiaramente accantonando logiche clientelari e visioni antiquate che mal si conciliano con una politica dinamica e attena solo ai bisogni della gente. Ecco: il mio augurio, anzi il mio auspicio, è che anche a Sant’Agnello si cominci a parlare di cose serie dopo tante chiacchiere che, ve lo posso assicurare, hanno soltanto stufato la gente che vuole qualcosa di diverso, di utile e di concreto per realizzare un progresso vero. Noi donne siamo molto concrete, andiamo sempre al dunque e spesso gli uomini faticano a starci dietro presi come sono da logiche che invece noi rifiutiamo a priori“.

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