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Piano Sociale di Zona: stanziati 74mila euro per la prima infanzia

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Gennaro Izzo

SORRENTO –  Servizi alla famiglia e per la prima infanzia: un altro importante obiettivo è stato centrato dai Comuni di Anacapri, Capri, Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento e Sorrento associati al Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Tredici. E’ stato infatti assegnato un fondo di € 74.014,64, con Avviso Pubblico di cui ai D.D. 587 del 30/07/2012 pubblicato sul BURC n. 48 del 6/08/2012 nell’ambito del POR Campania FSE 2007/2013 per la realizzazione del Programma “Servizi per la prima infanzia“. I progetti presentati con la finalità di  rendere sempre più ricca e diversificata l’offerta di servizi e soluzioni per famiglie con bambini nella fascia di età 3-36 mesi, prevedono un servizio di “Baby trasporto sociale” ed una “Ludoteca per la prima infanzia”…

Il Baby trasporto sociale consente un ingente risparmio di tempo per i genitori che lavorano, poiché fornisce loro l’opportunità di affidare i propri bambini, comodamente da casa propria, all’educatore che li seguirà durante il giorno. Il servizio prevederà, infatti, la presenza degli operatori del nido, che svolgeranno anche le funzioni di accompagnatori, per favorire il rapporto di fiducia tra i genitori, il bambino e l’operatore.
Il Servizio di Ludoteca, invece, si configura come centro pensato appositamente per i bambini, per i quali il gioco è un diritto e uno strumento fondamentale per un sano sviluppo. La ludoteca è anche momento di incontro con genitori e nonni e si prefigge di supportarli nella gestione della vita quotidiana. Esso, inoltre si inserirà in un sistema educativo finalizzato a rendere protagonisti tutti coloro che vi parteciperanno, favorendo opportunità di intrattenere relazioni, di sperimentare l’autonomia, la libertà di scegliere e di creare.

Un commento

  • gaetano

    La notizia di questo importante “obiettivo centrato” dall’Ufficio di Piano di Zona Ambito Territoriale Napoli Tredici è rimbalzata su tutti i canali d’informazione locali, cartacei e telematici.
    Con mio rammarico, però, continuo a riscontrare un certo disinteresse della stampa locale ad approfondire le notizie per fornire una più corretta informazione, preferendo, quindi, di gran lunga il “ricevo e pubblico”!
    Per cui vorrei chiarire.
    I fondi a cui si fa riferimento nell’articolo non sono stati oggetto di una gara e/o bando emanata dalla Regione Campania, bensì stanziati, tramite le disponibilità del fondo europeo, per gli Ambiti Regionali dalla stessa Regione (proprio in virtù della L.R. 11/07 e della relativa omogena programmazione sociale campana), alla stessa stregua dei fondi stanziati ordinariamente per le politiche sociali.
    A conferma di ciò, basta evidenziare che, insieme al decreto di stanziamento, erano allegati sia il formulario dove scrivere la programmazione su come si intendeva spendere i soldi, sia l’elenco in cui venivano indicate le cifre erogate ai vari Ambiti Territoriali campani.
    In soldoni: i finanziamento non è il raggiungimento di nessun obiettivo e/o meritevole attività di fund raising, bensì sono dovuti per il solo fatto che esiste un Ufficio di Piano di Zona.
    Scrivere uno straccio di programmazione per riceverli mi sembra che rientri molto ordinariamente nelle prestazioni appena sufficienti a giustificare che esista un Ufficio di Piano di Zona.
    A conclusione di ciò, mi sovviene la scala di valori che si usava quando andavo alle medie (non so se si usa ancora): pessimo, scarso, mediocre, sufficiente, buono, distinto, ottimo… e non oso pensare cosa venga tradotto con sufficiente, se quest’ultimo, oggi, viene tradotto con distinto.

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