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Sorrento, bufera sull’affidamento dei servizi alla Coop Icaro

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Icaro

SORRENTO – Si riaccendono i riflettori sui temi scottanti al centro del dibattito politico-amministrativo peninsulare, in particolare la presenza di società in odor di camorra che operano per conto degli Enti Locali anche in Penisola Sorrentina. La risposta al quesito dell’Amministrazione Comunale di Sorrento al Prefetto di Napoli sulla Coop “Icaro” che gestisce i servizi in campo sociale non solo per il Comune di Sorrento, ma anche di altri Comuni peninsulari nell’ambito del Piano Sociale di Zona lascia poco spazio ai dubbi e alla fantasia e impone quantomeno una rivisitazione di tutta la problematica. A ulteriore conferma di quanto asserito dal Prefetto di Napoli si aggiunge il parere espresso dal legale del Comune di Sorrento, l’avv. Maurizio Pasetto, che sviluppa un articolata disquisizione giuridica in merito alla possibile revoca dell’affidamento alla Coop da parte del Comune cnelle cui mani viene lasciata la “patata bollente” sulla possibile revoca dell’affidamento.

Rosario Fiorentino

Intanto della questione se ne discuterà nel consiglio comunale in programma questo pomeriggio a Sorrento per iniziativa del consigliere Rosario Fiorentino che non riesce a nascondere il proprio stupore per una situazione così grave e che da tempo lo vede impegnato ad accendere i riflettori sul PSZ. Dichiara Rosario Fiorentino: “Il parere espresso dall’avvocatura comunale a modesto parere dello scrivente   non convince del tutto e non affronta la questione centrale che si pone e  cioè di come viene esercitato al Comune di Sorrento il contrasto all’infiltrazione della camorra  di fronte all’inchiesta  giudiziaria dove risultano  coinvolti esponenti  di primo piano del l Consorzio ICARO . Nessuna interpretazione della norma  può mantenere in piedi una situazione che va affrontata con risolutezza ,rigore  e coraggio. del resto la Nota della Prefettura è chiara. Nemmeno il principio di elementare prudenza che, dovrebbe consigliare di fare un passo indietro per fare in modo che l’insieme della città faccia un passo in avanti. In alcuni atteggiamenti si sprigiona l’arroganza, il credere sbagliando di avere la verità assoluta in tasca. Ma allora chi è che indebolisce le istituzioni democratiche. La polemica politica ed un ragionamento del genere o invece far finta di nulla e affermare con superficialità che tutto è in regola. Vogliamo prescindere da ogni polemica ma ci vogliamo almeno domandare quale è il prezzo che la nostra comunità e la città pagano? Esprimo fiducia alla segreteria generaledel Comune di Sorrento  perché avochi a sé il procedimento e velocemente risolva la questione.

Giuseppe Cuomo

Il Comune di Sorrento non può onorare i martiri di mafia e poi mantenere in piedi un contratto che  crea danni di immagine rilevanti e mette in seria  discussione l’operato del Comune. Così come una  soluzione per salvaguardare i posti di lavoro e dare continuità al servizio si trova. Non sarebbe meglio, continuare il servizio ma con soggetti che con il Consorzio Icaro non hanno nulla da dividere ?
Le disposizione di legge degli Enti Locali per evitare in qualsiasi modo l’infiltrazione di imprese negli appalti legati al potere criminale vanno rigorosamente applicate  e le certificazioni antimafia sono state  richieste nei modi e termini prescritti dalla normativa? Una cosa è certa e vale per tutti che non può esserci nessuna giustificazione contrattuale e giuridica che possa mantenere  tale andazzo. Vanno assunti tutti i provvedimenti del caso ed invito l’onorevole Prefetto di Napoli, l’Autorità di Vigilanza sui Contratti ad intervenire con celerità in modo tale che  il Dirigente del Dipartimento acquisita tutta la documentazione necessaria mantenga fuori del Comune vicende del genere e si eviti in ogni modo  il peggio.  Se ciò non avviene è auspicabile un intervento tutorio. Rivolge accorato appello ai senatori e onorevoli della zona ed in particolare al senatore Raffaele Laurostimata personalità con riconosciute competenze e conoscenze nel campo per il lavoro svolto in diversi anni, figura pubblica  autorevole e da tutti riconosciuta  perché facciano i dovuti passi per fare in modo che la   trasparenza, la legalità ed il contrasto all’imprenditoria camorristica siano consacrati in atti amministrativi urgenti al fine di preservare il nostro territorio e il Comune da qualsiasi tipo di infiltrazioni, cosa che non viene minimamente affrontato nel parere legale che pur  dichiarando la gravità della vicenda demanda forse giustamente al Dirigente le decisioni finali.

Sen. Raffaele Lauro (PdL)

Noi abbiamo sollevato il problema con l’interrogazione del 16 gennaio 2012 prot. 1975 denunciando pubblicamente le irregolarità e illegittimità dell’atto dirigenziale n°1619 del 29.12.2011 di affidamento per un importo di 1.333.944,22 euro. Avevamo chiesto e sollecitato gli organi di gestione ad effettuare  controlli e verifiche che se svolte con oculatezza probabilmente oggi non ci troveremmo in queste condizioni. A riprova è che la risposta fornita al sottoscritto e parziale e insufficiente proprio perché non affronta organicamente la questione centrale dell’interrogazione. Successivamente di fronte ai silenzi e ai mancati riscontri sulla proroga a trattativa privata il 22.06.2012 prot. N° 26856 lo scrivente sollecitava l’adozione urgente di provvedimenti. Mentre sono trascorsi mesi con gli uffici che  invece di tenere a riparo il Comune da vicende del genere, la segretaria generale solo il 20.07.2012 da riscontro e dal tenore e contenuto della nota prot. 31061 sembra più per un fatto formale di stare nei termini dei 30 giorni che  per decidere il da farsi. Devo altresì dire che la nota a firma del legale del Comune sul Consorzio Icaro, mi è stata recapitata sulla posta dopo averla formalmente richiesta visto  che non vi era traccia allegata alla sopracitata nota. Nelle more dei fatti innanzi esposti vi è la nota a firma del consigliere delegato sig. Federico Cuomo che diceva che era tutto regolare, lecito e legittimo e che avrebbe promosso un incontro pubblico per dimostrare tutto ciò. Incontro che a distanza di diverse settimane non si è  tenuto e che ho sollecitato e sollecito vivamente in modo tale che almeno in queste occasioni sia la politica a dire l’ultima parola e non demandare ai dirigenti scelte   di indirizzo politico amministrative che impegnono tutta la città. Per tale vicenda rivolgo un accorato invito al sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo  ma anche ai consiglieri comunali degli altri Comuni che partecipano al Piano Sociale di Zona NA 13, ai sindaci perché si  ponga fine a tale storia cosi come è stato fatto da tanti altri  Comuni. Sono fiducioso e speranzoso che almeno su vicende del genere si ritrovi unanimità di condivisione e di scelte per preservare la nostra città sempre più accerchiata e aggredita nell’economia come nel territorio e cosi come  si evince anche dalla recente  relazione svolta dalla Direzione Distrettuale antimafia e dai Magistrati della DDA di Napoli  che hanno partecipato agli incontri promossi proprio dal Comune di Sorrento“.

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