Tesseramento PdL, oggi è l’ultimo giorno per aderire prima dei congressi

Nel PdL la partita del tesseramento questa volta ha mobilitato le più diverse anime interne per assicurarsi i numeri congressuali, cioè i rapporti di forza sulla base dei quali saranno riscritti poteri e competenze prima della grande stagione elettorale con le politiche date per certe nella primavera del 2012. In ballo la segreteria regionale campana e quella provinciale di Napoli, oggi saldamente (?) in mano all’accoppiata Cosentino-Cesaro il cui interesse è quello di conservare la leadership che gestirà il momento elettorale e deciderà le candidature per la Camera e per il Senato. Avanzano però le pretese degli scajolani, guidati in Campania dall’On. Paolo Russo, che trovano in Penisola Sorrentina quali referenti il duo Lauro-Stinga. Senza dare troppo nell’occhio gli stati maggiori delle diverse componenti si sono mobilitate per assicurarsi una congrua rappresentanza congressuale e proprio in Penisola l’On. Luigi Cesaro avrebbe trovato nel consigliere santanellese Antonino Castellano, tradizionale riferimento del PDL oltre che del presidente della Provincia, un braccio operativo insolitamente attivo sul fronte tesseramento. Stando alle indiscrezioni che circolano sulla vicenda, Castellano si sarebbe avvalso anche di un “soccorso amico” in questo frangente molto difficile per il PdL in modo da ottenere un risultato ancora più eclatante. In effetti Castellano ha anche la necessità di affermare la propria leadership politica nell’ambito del PdL. Ciò anche a causa dei ripetuti avvicinamenti al partito da parte di qualche avversario politico locale, in particolare il vice sindaco Pietro Gnarra che però è considerato molto più vicino alle posizioni degli scajolani. Insomma per Castellano stanno maturando le condizioni affinchè assurga effettivamente a numero uno in penisola sorrentina della corrente dell’on. Cesaro, considerando anche gli ottimi rapporti che Cesaro vanta con il suo assessore provinciale Pietro Sagristani (UdC) di cui Castellano è il braccio destro e in prospettiva mira a diventarne il numero due in amministrazione. Una partita, quella del congresso PdL, che vede in gioco equilibri e rapporti decisivi per il futuro, sia in chiave romana, sia in quella territoriale visto che si tratta anche di gestire il marchio del nuovo partito cui sta lavorando il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e che lascerà a terra tutti coloro che non hanno dimostrato “fedeltà assoluta” al capo.