Sant'Agnello

I Lettori/Restituiamo Piazza Sant’Agnello ai cittadini!

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Da Antonino Coppola di Sant’Agnello riceviamo e pubblichiamo:

Piazza Sant'Agnello

Egr. Direttore, approfitto del Suo Blog, per esprimere la mia opinione riguardo la sistemazione, a mio avviso criticabile, della zona limitrofa “Piazza S.Agnello”. Come per la spiaggia Marinella, sembra che anche la piazza della nostra parrocchia stia per diventare proprietà privata. Vorrei capire, il criterio con il quale vengono assegnate le autorizzazioni per posizionare pedane in legno alla luce anche del loro discutibile valore estetico. Sono dell’idea che tavolini, biscottini e cose di questo genere facciano a pugni con la storia lasciataci da  Don F.S. Del Giudice. Per non parlare delle locandine che promuovono i menù dei bar e le varie indicazioni di carattere promozionale che deturpano l’aiuola dove è collocata la statua del nostro Santo Patrono, che in questo modo non è di certo onorata e valorizzata. Di fronte a questo scempio mi viene spontaneo pensare a forti interessi di parte. Forse Andreotti aveva ragione quando affermava  “che parlar male è peccato, ma spesso ci si azzecca”.  Come se non bastasse, di sera, viene addirittura interdetto il traffico nel tratto di strada che da Piazza Sant’Agnello porta  a Via  M.B.  Gargiulo; questo per permettere ai camerieri dei già citatati bar di svolgere il proprio lavoro, alla faccia della viabilità. Quando in passato abbiamo, prima protestato e poi reclamato per la restituzione della Marinella ai santanellesi, le autorità hanno replicato spiegando che la spiaggia dei santanellesi è quella di  “Caterina” (accessibile dal solo territorio del comune di Piano di Sorrento). Mi auguro che alla richiesta della restituzione di Piazza Sant’Agnello, la formula della risposta non sia la stessa, magari attribuendo ai cittadini  piazza di  “Via Passaturo”. Per cui oggi chiediamo che ci venga restituito quello che ci è stato tolto, e quello che stanno per toglierci.

Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti.
Antonino Coppola

5 commenti

  • T.

    Non credo che Don F.S. Del Giudice abbia lasciato come messaggio nemmeno il fatto che dobbiamo passare con le macchine ovunque…. Secondo me il voler passare con la macchina per quella strada di sera non è una buona giustificazione. Io chiuderei l’intera Penisola al traffico se potessi, e sinceramente a quel punto ne aprirei altri 100 di bar..

  • Antonino Coppola

    Egr. Sig. “T”, il Suo commento mi è apparso fuori luogo e lacunoso. Lei afferma che chiuderebbe al traffico l’intera Penisola, aprendo altri 100 bar; ma in questo caso saranno sempre 100 bar vuoti.

  • Giuseppe

    Bene il santo patrono non si tocca, sono d’accordo sulla questione pedane, ma penso che in ogni caso è giusto chiuderla al traffico quella zona anche perchè lo sbocco superiore è facilmente raggiungibile tramite la strada principale… In ogni caso signor coppola se ci ha fatto caso la chiusura ha contribuito a creare un pò di movimento serale e in periodo di crisi a movimentare anche un pò l’economia e creare magari qualche posto di lavoro… Mi auguro che la sua critica sia stata fatta solo per il semplice fatto di non poter arrivare con la macchina fin sotto casa… Io in prospettiva dei lavori a piazza sant’agnello eliminerei la strada e farei la piazza con aiule verdi inaccessibili e spazi dedicati ai bar e alle varie attività… Vi ringrazio per l’attenzione e buona serata!

  • T.

    La mia voleva essere una provocazione, preferisco 100 bar vuoti al milione di macchine che attraversa TUTTE le strade della Penisola ormai a TUTTE le ore del giorno e della notte. Per me è diventata una situazione insostenibile, la Penisola sta implodendo nel suo smog e nessuno dice niente, anzi, ci si lamenta addirittura perché si chiudono 100 metri di strada.

  • peppe dm

    le strade vanno chiuse con criterio: un esempio è via Diaz/piazzetta Angri = il deserto.
    Chi ne ha tratto giovamento oltre a chi ha bisogni da fare (esseri umani e cani)? I soliti: amministratori e “amici” – chi appalta, chi progetta e chi realizza vista la cifra impegnata (oltre un milione).

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