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Estate 2011 e il “caro mare” dei sorrentini

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di Salvatore Caccaviello.

Costiera

Mentre gli altri comuni della penisola sorrentina, in relazione al periodo di crisi che l’intera popolazione sta vivendo, vengono incontro alla cittadinanza con lodevoli progetti, agevolando l’ingresso dei residenti alle strutture balneari, a Sorrento, recarsi al mare, per una gran parte dei cittadini, diventa sempre più difficile a causa del continuo lievitare dei prezzi. In tal senso va sempre più prendendo piede nella popolazione meno facoltosa che essere sorrentini a Sorrento sia diventato sempre più un lusso. In questi giorni il Comune di S. Agnello e per esso l’Assessore al Demanio è stato protagonista di una lodevole iniziativa relativa all’accesso della cittadinanza alle spiagge. Con l’applicazione dell’ art. 68 del codice della navigazione relativo alle spiagge libere attrezzate che consente a soggetti privati la posa in opera di sdraio e ombrelloni, curando nel frattempo, la manutenzione e la vigilanza del tratto di arenile e rimuovendo tale attrezzatura allorché l’utente le avrà liberate, tutti i cittadini, tramite la presentazione di un documento di identità che ne attesti la residenza, potranno usufruire, oltre dell’ingresso gratuito, delle suddette attrezzature e servizi ad un costo popolare di 1 Euro! Nel frattempo l’ Assessorato sta stabilendo una convenzione anche con le strutture balneari private affinché anche con essi la cittadinanza possa usufruire di sconti. Invece, a Sorrento usufruire delle poche spiagge libere che sono rimaste, per la popolazione residente costituisce un vero calvario oltre che un vero salasso. Una situazione che di anno in anno si fa sempre più difficile soprattutto per quelle famiglie meno abbienti, di cui l’amministrazione sorrentina pare non prendersene conto, in modo concreto. Effettuare, come si faceva in passato , i famosi”bagni” che avrebbero poi protetto soprattutto i bambini e gli anziani dal lungo e umido inverno sorrentino, oggigiorno, visto i costi, è diventato un privilegio che la maggior parte dei sorrentini, non si può quasi più consentire.
Oltre al problema delle spiagge libere dove in mancanza dell’applicazione delle suddette regole , ognuno la fa da padrone, già di primo mattino gran parte di tali arenili spesso sono già occupati da ombrelloni e sdraio per coloro che se lo possono permettere che scenderanno “sul tardi”, mentre per tutte le famigliole o per tanti lavoratori alberghieri che tra un turno e l’altro, trovano quell’oretta per recarsi al”loro mare” è diventato quasi impossibile praticare tale tradizionale abitudine. A tale proposito, significativo è stato l’intervento della Capitaneria di Porto presso la spiaggia libera di Marina Grande onde debellare tale fenomeno. Nel frattempo, coloro che volessero recarsi alle spiagge di Puolo , Regina Giovanna sono costretti a pagare delle tariffe alquanto esose presso i parcheggi del posto. Alla Pignatella oltre al parcheggio anch’esso senza nessun riguardo nei confronti dei residenti,dove ancora si può assaporare il mare in modo verace stendendosi sugli scogli, la violazione del famoso Art. 68 del C.d.N. è spesso all’ordine del giorno. Infatti, essendo la caratteristica di questo luogo la presenza per un lungo tratto di scogli piani, dove si può stendere l’asciugamano e prendere il sole comodamente, spesso già di buon mattino, tali posti sono occupati da lettini prenotati dai “soliti noti”. Purtroppo, vane sono le proteste di coloro che o non si possono permettere un’ulteriore spesa quotidiana o che più delle volte preferiscono alla comodità lo stato selvatico del luogo, onde assaporare la naturalezza del mare. Purtroppo si deve constatare, anche sotto questo aspetto , la scarsa vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine e della Capitaneria che a loro volta sono presi da problemi inerenti alla mancanza di uomini e mezzi, soprattutto durante l’alta stagione. Tuttavia, si spera che l’amministrazione sia sempre più sensibile nel raccogliere i numerosi messaggi da parte della cittadinanza ,relativi a tale problematica, soprattutto in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo e possa anch’essa ricorrere ai ripari al più presto.
Inoltre, se si tiene conto dei prezzi presso tanti negozi, soprattutto di generi primari, dei trasporti pubblici, nonché dei parcheggi cui i sorrentini residenti sono costretti a pagare, per tutte le stagioni, senza nessuna differenza con i nostri ospiti, ci fa senz’ altro pensare di essere turisti a casa nostra per tutto l’anno. Sarebbe quindi opportuno, che i nostri amministratori eletti in maniera quasi plebiscitaria dal popolo si rendessero conto che pagare, per far quadrare il bilancio delle casse comunali, non devono essere sempre i soliti cittadini lavoratori il cui tenore di vita, visto la crisi, è sempre più precario. Si faccia in modo che essere nati e vivere in questa bella città non debba essere una continua lotta contro i prezzi anche per le esigenze primarie. Magari prendendo spunto dalle iniziative delle altre amministrazioni peninsulari, in un’ottica di una futura Unione dei Comuni, così all’apparenza tanto voluto dagli amministratori attuali, emanare provvedimenti che agevolino la vita dei cittadini residenti. In definitiva ,fare in modo da restituire, almeno in parte Sorrento ai sorrentini.

Un commento

  • Alessandro

    Complimenti a S.Agnello.
    Qui da noi a Sorrento il mare nonn è in buone condizioni e costa caro. Paghiamo molto per avere cose non buone.
    Eppure a novembre scorso l’amministrazione fu sollecitata ad intervenire in tempo. Hanno pensato di risolvere con due ore di “pulizia” dei fondali al costo di 1.500 euro e con l’aiuto della capitaneria di porto. Come se la capitaneria (che fa un ottimo lavoro) possa debellare il fenomeno dell’inquinamento o dei prezzi esosi a fronte di un mare malato.
    Ancora una volta il cittadino è ai margini dell’attenzione di chi amministra.

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