Diario Politico©Raffaele Lauro,  Massalubrense,  Meta,  Piano di Sorrento,  Sant'Agnello,  Sorrento,  Vico Equense

Editoriale/Basta perdere tempo, si faccia l’Unione dei Comuni

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Sen. Raffaele Lauro e il Delegato AIC Sergio Corbino

Intervenendo ai lavori dell’Accademia Italiana della Cucina a Sorrento il Sen. Raffaele Lauro (PDL) ha rilanciato con decisione il progetto dell’unione dei comuni peninsulari prospettando a una platea qualificata e rappresentativa, sul piano del turismo nazionale, la forza di un’iniziativa che, anche sull’aspetto squisitamente turistico-gastronomico, avrebbe un fortissimo impatto a livello socio-economico esaltando le potenzialità e la concorrenzialità di questo territorio sul piano nazionale e internazionale.

Cuomo e Corbino

Concetti che non fanno una grinza e che i Sindaci peninsulari, ormai costantemente impegnati ad incontrarsi e a confrontarsi sui temi più scottanti del momento, stanno attuando con incontri calendarizzati per rispondere meglio alle esigenze di una moderna amministrazione della cosa pubblica e dello sviluppo coerente e in prospettiva di quest’area che, nonostante tutto, resta un’oasi nel panorama di una provincia di Napoli completamente devastata innanzitutto nell’immaginario collettivo. Nella stessa convention al Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che aveva appena portato i saluti della Città ai Delegati e ai tanti Ospiti convenuti al Conca Park, il Segretario generale di Confimpresa, Diego Giovinazzo, appositamente convenuto a Sorrento, formulava i complimenti per la città e per l’accoglienza, ma nello stesso tempo spiegava al Sindaco come, per lui bolognese, fosse difficile distinguere tra le sei piccole municipalità, ma soprattutto rendersi conto – e come lui il Nord del Paese, che Sorrento e la Costiera non sono sporche come raccontano i media e la Tv facendo rimbalzare in ogni angolo del mondo le immagini di Napoli e del suo hinterland…”

Focus sul commercio con gli assessori peninsulari

Caro Sindaco – ha quasi invocato il Segretario Generale – dovete far capire al resto dell’Italia che Sorrento è un’altra cosa, che qui davvero c’è l’eccellenza, c’è la pulizia, c’è l’ospitalità…C’è anche il caos del traffico, è vero, ma noi dall’esterno non riusciamo a fare una distinzione di territorio perchè per arrivare a Sorrento si passa per Napoli e voi pagate un prezzo altissimo per i danni che vi derivano da questa situazione…“. In poche parole si riassume il dramma che vivono Sorrento e Penisola Sorrentina, un dramma che è soltanto destinato ad aumentare se non si corre ai ripari, mettendo fine a sceneggiate come l’ultima della BMT a Napoli sul turismo mediterraneo mentee siamo in guerra, quella vera, in Africa, e proponiamo ai tour operetor la Napoli insozzata dai rifiuti, ormai cronicamente e quindi immagine diffiicile da far dimenticare! Tutti a ribellarsi per questo schifo, pochi però a fare azioni concrete contro il malaffare politico che governo tutto in collusioni camorristiche evidenti. Invece si continuano a sperperare risorse preziose che dovrebbero solo servire a pulire Napoli per non mandare all’aria la stagione e provocare il collasso definitivo del turismo e lavorare senza soste e senza dispersione di risorse per risovlere principalmente questo problema! Invece lo spettacolo è un altro! Qui in Penisola Sorrentina ancora si discute se bisogna attuare una politica unitaria con un’unione che sia capace di far sentire un po’ più autorevolmente la propria voce a Napoli dove la politica nostrana conto poco o nulla. I Sindaci debbono assolutamente dar seguito al lavoro che stanno facendo, riuscendo a vincere le resistenze di qualcuno, come il Sindaco di Meta, troppo preso dalla gestione comunale per potersi dedicare con maggiore dedizione a un problema di governo globale del territorio che solo amministratori politicamente immaturi e forse anche incapaci possono rifiutarsi di intraprendere. Intanto a giungo, il 5 e 6, a Ischia, dove ci sono 6 comuni, si svolgerà un referendum consultivo indetto dalla Regione Campania, proprio per dar seguitio a tali iniziative che da anni si portano avanti per riunire sotto un’unica municipalità (cosa ben diversa da quello che si vuole fare in penisola e neanche ci si riesce per i pregiudizi e le resistenze) le sei amministrazioni e rilanciare alla grande Ischia nel mondo. Facciamo un esempio concreto di che cosa significa parlare la stessa lingua da parte delle amministrazioni locali della penisola. Il federalismo e la fiscalità municipale volute dal Governo danno ai Comuni, tra le altre facoltà, quella di istituire la tassa di soggiorno per i turisti. Un balzello visto col fumo negli occhi dagli operatori turistici, ma che per casse comunali sempre più vuote e alla ricerca di risorse, rappresenta una straordinaria opportunità da cogliere. Sindaci e soprattutto Assessori al bilancio e alle finanze si stanno dei Comuni peninsulari, come ci spiegava l’assessore Michele Bernardo del Comune di Sorrento e qualche giorno fa il collega di Sant’Agnello Giuseppe Coppola ’61, stanno discutendo per adottare una decisione concertata, nella medesima misura e senza che risulti eccessivamente penalizzante per operatori e turisti. E’ probabile che, nonostante la data di scadenza per l’approvazione dei bilanci previsionali sia slittata a giugno, per quest’anno si rinuncerà a istituire la tassa sul turismo: l’anno prossimo, però, sarà certamente opzionata. E lo si farà con una scelta unitaria per non creare disparità non solo per i turisti che scelgono una località rispetto ad un’altra della Penisola, ma anche tenendo presente cosa fanno realtà turistiche concorrenti (il che non è una cosa di secondaria importanza). Alla fine la decisione sarà utilmente condivisa e dovrebbe sostanziarsi in circa 0,50 centesimi di euro pro-capite/die a turista. Addizionale contenuta, ma che per esempio si tramuta per Sorrento in un’entrata aggiuntiva di oltre 1 milione di euro l’anno. E questo è solo un aspetto della questione per cui bene farebbero i Sindaci a portare avanti con sollecitudine il progetto dell’unione nella prospettiva, in un prossimo futuro, di realizzare un solo Comune, quello di Sorrento, che potrà governarsi sicuramente meglio di come fanno, pur con tutti gli sforzi e i problemi , oggi le singole  municipalità costiere. Sicuramente ci guadagneremmo tutti…A perderci sarebbero solo pocliti e amministratori che perderebbero…il loro posto!

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