Sorrento

IdV, più trasparenza negli affidamenti pubblici a Sorrento

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Avv. Giovanni Antonetti (IdV)

SORRENTO – L’Italia dei Valori ha indirizzato la seguente nota all’Amministrazione sorrentina: “Si ritiene opportuno segnalare al Comune di Sorrento, in persona del Sindaco, del Segretario Generale, dell’Assessore alla trasparenza, nonché del Presidente della Commissione, tutti indicati in epigrafe, la seguente situazione relativa alle modalità con le quali viene affidata la gestione dei lavori e servizi pubblici a soggetti terzi, quali società cooperative, associazioni, società di persone e di capitali, nonché liberi professionisti. La normativa in materia è regolata dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e successive modifiche ed integrazioni il quale stabilisce che l’affidamento di lavori e servizi pubblici può avvenire o mediante bando di gara aperto ovvero attraverso altri tipi di modalità definite “riservate”; segnatamente procedure ristrette (artt. 54 e 55), negoziate (artt. 56 e 57), indette mediante dialogo competitivo (art. 58), con sistema dinamico di acquisizione (art. 60), relative a “contratti sotto soglia comunitaria” (artt. da 121 a125), ed infine il sistema del cottimo fiduciario con invito obbligatorio a rotazione, disciplinate dall’art. 125, comma 1 lett. b), comma 8 primo periodo, comma 11 primo periodo. Nessun rilievo, a mio avviso, può muoversi in merito ai bandi aperti, in quanto forniscono la possibilità  a tutti gli operatori interessati di partecipare alla gara, con l’ulteriore e positiva innovazione costituita dalla pubblicità fornita dall’Albo Pretorio On Line, comodamente consultabile sul sito ufficiale del Comune di Sorrento (www.comune.sorrento.na.it); diversa, invece, è la situazione riguardante tutte le altre forme di assegnazione (innanzi indicate e) definite “riservate”, in quanto la contrattazione avviene esclusivamente con un numero ristretto di soggetti privati, la cui denominazione deve essere contenuta (in base alla normativa vigente) in appositi elenchi tenuti presso gli Uffici Comunali, con l’obbligo, da parte di tutti i Dirigenti, dell’ invito a rotazione di tutti i soggetti iscritti. Un’altra modalità di assegnazione di lavori e servizi pubblici, che suscita maggiori problematiche di trasparenza e dalla quale scaturisce il malcontento di tante imprese sorrentine, è la procedura mediante amministrazione diretta, con affidamento da parte del responsabile del procedimento (art. 125, comma 1 lett. a), comma 8 ultimo periodo, comma 11 ultimo periodo) ammessa per i lavori pubblici con importo fino a 40.000,00 euro e per i servizi e le forniture fino ad un ammontare di 20.000,00 euro. A tutt’oggi, infatti, è forte la protesta di numerose imprese, associazioni e cooperative, che vengono sistematicamente ignorate per qualsiasi affidamento di lavori, servizi o forniture pubbliche da troppi anni o che addirittura non vi hanno mai partecipato, e la situazione è ora fortemente peggiorata in ragione del periodo di crisi economica; in questo caso il Comune, nei limiti delle proprie risorse, dovrebbe poter offrire una possibilità di lavoro a tutte le imprese esistenti sul territorio della penisola sorrentina. La correttezza e trasparenza nel rapporto con l’amministrazione è stato un fiore all’occhiello della campagna elettorale dell’amministrazione attualmente in carica, al punto che nel programma era testualmente scritto, a chiare lettere che “La casa comunale deve essere “la casa di tutti i cittadini” e non di pochi. Una casa di diritti e di doveri.”. Lavori di rifacimento del manto stradale, realizzazione di bagni pubblici, installazione di impianti di riscaldamento, manutenzione dell’apparato tecnologico, rifacimento dell’arredo urbano (panchine, lampioni), servizi di manutenzione della biblioteca comunale, assistenza negli scuolabus, gestione di parcheggi pubblici, fornitura di mense scolastiche, pulizia di locali comunali, assistenza e consulenza legale in tutte le controversie comunali, espressione di pareri pro veritate tecnico legali; insomma la mole di lavoro è davvero notevole e, se fosse equamente redistribuita tra tutti, sempre secondo criteri di economicità (ovviamente), darebbe maggiore slancio a tutta l’economia sorrentina. Bisogna evitare, quindi, il ripetersi di situazioni paradossali come ad esempio, il conferimento dell’incarico di archiviazione e catalogazione fascicoli presso l’archivio comunale, per l’importo di euro 3.600,00,  ad una società cooperativa costituita da appena due mesi motivando l’affidamento diretto con l’averne “preventivamente verificato la matura esperienza nel settore” (!!!!), oppure, altro caso paradossale, la concessione di un patrocinio di euro 5.500,00 (addirittura con Delibera di Giunta Municipale) a tempo di record, addirittura 4 giorni prima (!!!!) della manifestazione poi tenutasi i giorni 11 e 12 marzo, quando in realtà ci sono associazioni promotrici di eventi culturali che attendono decine di mesi per ricevere il proprio contributo. Il problema, non è quindi di carattere legale o di correttezza degli atti amministrativi, ma è di natura politica e di opportunità nel senso innanzi indicato: l’Amministrazione Comunale ha il dovere di offrire un opportunità a tutti i propri concittadini, a tutte le imprese ed i loro lavoratori in un periodo di forte crisi come quello attuale. Tanto premesso, esposto ed enunciato, chiedo formalmente agli Organi ed Uffici indicati in epigrafe, per quanto di rispettiva spettanza e competenza di:

a) conoscere se esiste presso ciascun Ufficio Comunali elenco ufficiale di soggetti che hanno inoltrato domanda di affidamento di servizi o lavori pubblici, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 ;

b) redigere un rendiconto riepilogativo di tutti i servizi, lavori e forniture affidati dal Comune di Sorrento mediante le procedure negoziate ovvero attraverso affidamento diretto, negli ultimi 12 mesi;

c) rendere lo stesso conoscibile da parte di tutti i cittadini mediante pubblicazione, nelle modalità ritenute più opportune, il tutto in esecuzione della volontà di trasparenza della nuova amministrazione comunale;

d) fornire delucidazioni in merito alle modalità con le quali è stato adempiuto l’obbligo di legge consistente nell’invito a rotazione di tutti i soggetti (per evitare che quindi vengano chiamati sempre gli stessi operatori), nel sistema di affidamento mediante cottimo fiduciario;

e) per i futuri affidamenti, adottare atto di indirizzo politico, mediante Delibera di Giunta Municipale, eseguito da successiva Determina del Segretario Generale da indirizzare a tutti i Dirigenti, per stabilire determinati criteri di selezione e scelta dei soggetti privati nell’ambito delle procedure negoziate e per affidamento diretto.

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