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Editoriale/Se il PD è contro l’unione dei Comuni allora siamo all’anno zero di una moderna politica territoriale

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Panorama della Penisola Sorrentina

Sulla costituenda Unione dei Comuni della Penisola Sorrentina il PD della Costiera ha decisio di far sentire la propria voce per dire no a quello che forse è l’unico progetto serio su cui si può cominciare a lavorare da parte delle Amministrazioni peninsulari alla ricerca di una politica condivisa che dia spessore, sostanza a una realtà altrimenti inconsistente sul piano politico oltre che su quello elettorale.

Luigi Mauro (PD Sorrento)

Opporsi all’idea di intraprendere un processo di concertazione istituzionalizzato da parte delle sei amministrazioni locali è semplicemente aberrante, perchè oggettivamente contrario agli interessi reali della comunità peninsulare e soprattutto alle logiche che governano i processi di competizione fra i territori sugli scenari globali. Se è vero che l’Unione rappresenta per ora soltanto lo strumento attraverso il quale i vertici delle amministrazioni locali intendono confrontarsi in modo permanente per affrontare in modo organico tematiche di comune interesse, è altrettanto vero che soltanto quando si arriverà a realizzare la grande Sorrento comune unico della Penisola Sorrentina si potrà davvero ragionare in modo compiuto di sviluppo del territorio e di affermazione di un’identità condivisa da parte di tutti quanti vivono e operano in questa appendice di territorio che si affaccia sul Mar Tirreno. Quindi l’opposizione al progetto contrasta seriamente con gli interessi di quest’area e se il PD, o chi lo rappresenta, intende ostacolarne la realizzazione vuol dire che non solo non è sintonizzato sul comune sentire, ma è anche inadeguato a governare in modo moderno la cosa pubblica. Il 5 marzo si gettano soltanto le basi di un’organizzazione sovraccomunale che sin qui ha sperimentato positivamente che cosa può significare lavorare insieme sui grandi problemi del territorio. Per essere concreti facciamo soltanto un esempio: la sanità. Tutti dichiarano di averne a cuore le sorti, tutti spendono fiumi di parole per parlare di un livello della qualità dell’assistenza sanitaria pubblica che potrà aessere conseguito soltanto sulla base di un processo di razionalizzazione delle politiche e di riorganizzazione funzionale delle strutture in ambito territoriale, ma sin qui nessuno o quasi aveva mosso un dito affinchè del problema se ne discutesse nelle sedi giuste e secondo questa impostazione condivisa. Ci è riuscito il Sen. Raffaele Lauro cui va riconosciuto il merito di aver individuato la strada maestra su cui costruire un modo nuovo di far politica da parte degli enti locali di questo territorio, cioè confrontandosi a 360 gradi alla ricerca di soluzioni idonee e condivise da tutti per meglio rispondere alle aspettative dei cittadini. E che fa il PD?

Giuseppe Tito (PD Meta)

Si dichiara contrario all’unico modo serio di fare politica dei territori e per i territori! Sulla sanità, dopo la triste stagione del governo regionale di centro-sinistra che ha prodotto solo clientele e debiti miliardari, finalmente i sei sindaci della Penisola Sorrentina hanno scelto di dialogare e di lavorare insieme per realizzare il sogno di un ospedale unico dell’area, con servizi adeguati e soprattutto moderni utili a soddisfare le aspettative di residenti e turisti. Non si è trattato solo di una dichiarazione d’intenti, ma dell’impegno assunto e portato avanti, per conto di tutti, da una qualificata personalità politica, il vice sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino, peraltro medico, che sta lavorando su mandatro dei sei sindaci e a tappe forzate per gettare le basi di questo progetto. Se consideriamo che mancano meno di due mesi alle amministrative di Piano di Sorrento e che a ragione l’assessore Iaccarino potrebbe essere in ben altre faccene affaccendato, il fatto che invece stia assolvendo con tenacia quasi ossessiva a questo incarico di concerto con la

Vincenzo Iaccarino

Regione Campania, il Comune di Sant’Agnelle e le direzioni degli ospedali peninsulari dimostra che è cambiato il vento e che è maturata una consapevolezza nuova sulle responsabilità in capo a una classe politicadi governo delle nostre città costiere. Basta con le sterili polemiche e le strumentali contrapposizioni: confrontiamoci sui problemi concreti e se c’è davvero qualcosa cui opporsi il PD lo faccia senza nascondersi o lasciando a terzi l’azione in sede amministrativa ed anche giudiziaria. C’è infatti bisogno di cambiamenti in quest’area politica incapace di essere realmente credibile su troppi temi dove non fa sentire autorevolmente la propria voce. Mauro a Sorrento e Tito a Meta comincino perciò a ragionaree a confrontarsi politicamente in modo più costruttivo e a ricostruire, se ne hanno voglia e capacità, un’area politica che, a conti fatti, ha sin qui dimostrato di mancare tutti gli appuntamenti più importanti cui è stata chiamata per il governo del territorio e per costruirne un futuro in armonia con le esigenze reali della comunità. L’Unione dei comuni costieri è già realtà per il lavoro che sin qui è stato svolto: evitiamo che desuete politiche campanilistiche ne mortifichino le straordinarie potenzialità di consolidamento.

5 commenti

  • fm

    non mi sembra che il pd sia contro…su metropolis di oggi c’è scritto che mauro critica il modo in cui lo stanno facendo, cioè scavalcando istituzioni come il consiglio comunale e quindi by-passando la volontà dei cittadini…forse il titolo svia molto da quella che è la sostanza…un editoriale del genere è probabilmente affrettato…

  • Luigi Mauro

    Come al solito prendete lucciole per lanterne! Non ho mai detto di essere contrario all’Unione dei Comuni, anche come punto di partenza per arrivare al Comune Unico. Anzi, va ricordato come i tentativi di iniziare un discorso di risoluzione di determinate problematiche a livello peninsulare fu fatto proprio dal centrosinistra e fu “ucciso” quando arrivarono le amministrazioni di centrodestra.
    Ma ritengo sterile e strumentale la polemica di parte. E’ invece prioritario aprire un confronto serio e costruttivo nelle assemblee civiche favorendo la partecipazione e condivisione dei cittadini, delle forze del lavoro e delle categorie produttive.
    La proposta “calata dall’alto” non è un buon inizio e finisce per diventare solo uno spot elettorale.

    Cordiali saluti,
    Luigi Mauro

  • stefania astarita

    Il Pd è da sempre favorevole a una politica capace di affrontare i problemi della Penisola sorrentina in un’ottica comprensoriale ed è quindi del tutto fuorviante il giudizio espresso nell’editoriale proposto. Le dichiarazioni dei consiglieri comunali Mauro e Tito mettono solo l’accento sul fatto che un’iniziativa così importante, che dovrebbe inaugurare una collaborazione stretta tra le varie amministrazioni locali, al fine di realizzare un’azione comune di governo del territorio,paradossalemnte non sia stata frutto di un lavoro condiviso e partecipato.

  • maria d'ordia

    in verità negli ultimi mesi si è visto, piuttosto, da parte da parte di comuni amministrati dal centrodestra, la volontà a volersi isolare e gestire “in proprio” alcuni servizi essenziali alla collettività. Per cui la levata di scudi del pdl e di personaggi del centro-destra a fovere di una territorialità della penisola sorrantina sembra solo una manovra elettoralistica in vista delle importanti elezioni amministrative di primavera.

  • Rocco Gargiulo

    Non voglio entrare nel merito della polemica, ma l’inizio dell’intervento di Luigi Mauro sulle luccione scambiate per lanterne merita un approfondimento critico. Da che pulpito! Ma il consigliere Mauro dimentica di aver definito, in campagna elettorale, Rosario Fiorentino un interlocutore fedele e stabile? Oggi Rosario Fiorentino orbita nell’Udc, nella maggioranza, ed è evidente che il consigliere Mauro abbia preso lucciole per lanterne. Ricordo che parlava del partito Sorrento di tutti come una primavera politica: oggi i leaders di quel partito sono con l’Udc, stabilmente vicino al sindaco Cuomo, ed è evidente che il consigliere Mauro abbia preso lucciole per lanterne.
    Dunque, consigliere Mauro, prima di intervenire per difendersi legittimamente, eviti frasi arroganti, perchè le lucciole dei giornali possono essere veniali, ma le lucciole politiche di una persona che è sulla scena da più di un ventennio possono essere gravi.

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