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Continua il braccio di ferro PDL-UDC e Cesaro…striglia gli alleati-avversari

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On. Luigi Cesaro (PDL)

Che cosa c’è dietro l’improvvisa accelerazione della crisi di rapporti tra UDC e PDL alla Provincia di Napoli? Le recenti dichiarazioni dell’On. Luigi Cesaro (PDL), supportate da quelle del coordinatore regionale On. Nicola Cosentino (PDL), annunciano la resa dei conti con gli uomini di Ciriaco De Mita (UDC) senza escludere l’ipotesi dello scioglimento anticipato dell’Amministrazione Provinciale di Napoli trovano ragion d’essere nella mancata approvazione nel decreto “milleproroghe” dell’emendamento sul venir meno dell’incandidabilità al Parlamento dei Presidenti di Provincia col doppio incarico.

S. Berlusconi e N. Cosentino

E’ praticamente sfumata l’ipotesi di una modifica al regime sulle incompatibilità e incandidabilità accarezzata da numerosi parlamentari con doppio incarico, quindi Cesaro, ma anche diversi presidenti di provincia della Lega Nord. A questo punto se si va ad elezioni politiche anticipate Cesaro deve dimettersi dalla Presidenza della Provincia non volendo rinunciare alla conferma parlamentare. Da qui il segnale forte mandato all’indirizzo degli uomini di Casini in Provincia con i quali Cesaro non ha mai stretto un solido rapporto condizionandone anche l’operato amministrativo con l’intento di frenarne il movimentismo politico.

Raffaele Apreda (UDC)

Nonostante tutto il gruppo dell’UDC è cresciuto a spese dello stesso PDL in Provincia aggregando anche rappresentanze civiche. Significativo, per esempio, in questo senso il passaggio dell’unico rappresentante eletto in consiglio provinciale in quota lista dei consumatori, il consigliere Raffaele Apreda che, insieme al collega Pietro Sagristani (primo degli eletti UDC in consiglio provinciale), ha dato il via alle grandi manovre che hanno fatto lievitare fino a 9 il numero dei consiglieri di Casini in provincia. Cesaro e il PDL non se ne sono stati però a guardare e infatti annunciano nuove adesioni al proprio partito inviando nello stesso tempo agli alleati-rivali dell’UDC messaggi men che distensivi. Siamo pronti ad andare alle urne, quindi abbassate i toni se no si va subito tutti a casa e qualcuno perde pure la poltrona, è il ragionamento del PDL. Chiaro il riferimento anche all’assessore Sagristani che, per ricoprire l’incarico assessoriale (al turismo), ha dovuto dimettersi dal consiglio provinciale. In caso di crisi della giunta e di rottura con l’alleato, Sagristani perderebbe il posto in Provincia, circostanza che per un po’ ha frenato l’UDC nell’azione anti-PDL.

Pietro Sagristani (UDC)

Alla fine però le ragioni politiche hanno prevalso sulle posizioni personali e lo stesso Sagristani ha dato piena disponibilità del proprio mandato al Presidente UDC Ciriaco De Mita  ricevendone una promessa di candidatura parlamentare blindata in caso di elezioni politiche anticipate. Un Sagristani sereno, quindi, che non rinuncia insieme al collega Apreda a persistere nell’azione di ulteriore crescita e di consolidamento dell’UDC soprattutto nella realtà peninsulare e fino a Vico Equense che rappresenta il nuovo “confine” dei riscritti ambiti territoriali dei collegi elettorali provinciali. In questo senso andrebbe letto anche l’avvicinamento al sindaco di Meta Luigi Trapani, avvenuto però a livello napoletano per non turbare equilibri amminsitrativi locali, mentre a Piano di Sorrento è ormai cosa fatta l’accordo con il sindaco Giovanni Ruggiero che schiererà nella sua lista due uscenti dell’UDC, Daniele Acampora e Maurizio Gargiulo, lasciando a terra l’irriducibile avversario di Ruggiero, Gianni Iaccarino che sta lavorando a una propria lista per contrapporsi al sindaco uscente.

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