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Mastellone ai Politici: più programmi e meno marketing personale!

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Dal dottor Gaetano Mastellone riceviamo e volentieri pubblichiamo un’acuta riflessione sulla quale auspichiamo si concentri l’attenzione di chi ha responsabilità pubbliche.

Gaetano Mastellone

In questi giorni ho letto tante dichiarazioni, o pseudo messaggi augurali, che poco mi son piaciuti! Ho invece apprezzato il Sindaco di Sorrento, e gli altri Sindaci della penisola, che hanno pensato più al “lavoro di squadra” che alla pubblicità personale. A loro auguro un buon 2011 ricco d’iniziative per le loro comunità. Invece, fra “le altre voci” che come sempre cercano notorietà scritta piuttosto che quella verbale, riporto al solo fine di fare qualche mia considerazione – supportata sempre da numeri – una di queste dichiarazioni che ho letto. “Il 2010 è stato un anno difficile perché inevitabilmente anche a Sorrento tante famiglie hanno avvertito le conseguenze della crisi economica. Ma la nostra città, e più in generale il territorio della penisola sorrentina, ha qualità e risorse tali, in ogni settore, da poter reggere con meno disagio i momenti difficili e rendere più veloce che altrove la ripresa”. A “CHI” ha scritto, o fatto scrivere, queste  parole rammento che:

a) Il trend negativo dell’economia sorrentina, e peninsulare, inizia dal lontano 2006.

b) Il PIL della Città di Sorrento nel 2009 è sceso del 10% sul 2008.

c) Da anni a Sorrento si registra un calo del reddito pro-capite e dell’occupazione.

d) Cresce notevolmente l’indebitamento delle imprese e delle famiglie.

e) Nel 2009, a Sorrento, ben 700 persone hanno perso il posto di lavoro (stagionali e licenziate).

Mi fermo qui! Mi domando solo dove sono le qualità e le risorse? Ora, di contro, riporto una frase (bellissima) del messaggio augurale di quel grande Sindaco che, con i fatti, ha dimostrato di essere De Luca di Salerno. Ha detto: “Quale società vogliamo lasciare ai nostri figli? E’ questo l’interrogativo principale da porsi. Dobbiamo essere spietati contro la clientela, la speculazione e il parassitismo. Ma dobbiamo anche essere generosi con la gente, che ormai è ridotta alla disperazione”. Ecco vorrei che “CHI” pensa – erroneamente – che “tutto va bene e andrà meglio”, magari scimmiottando il berlusconismo puro, riflettesse su queste parole dette da De Luca. Ricordo che De Luca quando ha iniziato a fare politica a Salerno l’ha fatto con “il manganello”, per poi passare alle “luci e lucette”! Voglio dire che De Luca ha creato e attuato con decisione un preciso piano strategico, e l’ha seguito passo dopo passo. Ecco perché insisto sempre che abbiamo bisogno sì di qualità, ma negli uomini, e abbiamo sì risorse, ma nei tanti uomini (giovani e vecchi) che scientemente sono mantenuti ai margini! Nel 2010, dopo le tante dichiarazioni dei soliti pochi politici tuttologi (questo è il guaio!), la situazione in generale non è migliorata; abbiamo gli stessi problemi di ieri (viabilità, caos del traffico, poco presidio e poche regole; ma di contro abbiamo molte dichiarazioni a effetto, che vorrei sapere su chi hanno effetto!) e abbiamo un turismo che subisce un mercato sempre più proiettato verso il basso. Dov’è la qualità? Certamente quest’anno, a leggere di dati statistici locali, dovremmo aver avuto più presenze (anche se i giorni di permanenza a Sorrento si sono accorciati) ma i “fatturati” sono calati o non sono cresciuti. Le imprese hanno così “scaricato” le loro problematiche sul costo del lavoro e sul risparmio. Verso la metà del prossimo mese di giugno 2011 vedremo, e analizzeremo, i dati di consuntivo. Tutto ciò che si dice ora sono solo dichiarazioni non supportate da numeri, solo sensazioni! Quello che noto, da persona che sa leggere i numeri e li interpreta in prospettiva, è la mancanza di una strategia commerciale e turistica. Mi sarei aspettato di leggere, invece, programmi o progetti finalizzati allo sviluppo di breve – medio – lungo periodo. Augurarsi che le cose cambino (da sole?) non è risolvere le problematiche. Perchè invece non s’investe sulla qualità dei managers? Perché, ad esempio, non si capisce che serve, probabilmente inserito nella Fondazione Sorrento, un valido destination manager? Perchè non s’investe sull’allungamento, programmato e supportato da una precisa strategia, della stagionalità turistica? Perchè non s’investe decisamente sull’abbellimento strutturale della città? Perchè non la si smette di fare esperimenti che non servono allo scopo dello sviluppo (ad esempio la fallita, in partenza, circolare dei parcheggi?) e fanno solo danno economico alle casse comunali?  Lo vogliamo ben capire che oggi serve programmazione e non improvvisazione di esperimenti? Lo vogliamo capire che questa crisi è una crisi diversa perchè è infinita? Mi spiego. Noi eravamo abituati a leggere la parola “crisi” come a un qualcosa che aveva un inizio e una fine, un qualcosa di breve durata. Quello che stiamo adesso vivendo, invece, si sta installando nella nostra vita, nelle mentalità delle persone e influenza il nostro comportamento. Oggi la crisi è il nostro “nuovo modo di vita”. Le fabbriche chiudono, la disoccupazione aumenta, alcuni Stati sono stati “salvati” ma il salvataggio non è “la loro guarigione”, la gente ha paura e non solo la paura colpisce le classi povere ma anche quelle medie; insomma la crisi imperversa. Questa è la drammatica verità, e alla gente dobbiamo dire la verità! Io, per primo – come cittadino sorrentino – voglio leggere e ascoltare dai miei amici che mi governano solo “la verità”. Non voglio più leggere che abbiamo le risorse e la qualità! Abbiamo, forse, molta presunzione. Nella nostra amata nazione da qualche tempo abbiamo una classe dirigenziale e politica, a qualsiasi livello e di qualsiasi attività, che usa le scorciatoie con un sistema democratico che è stato manipolato per permettere a uomini senza scrupoli,  o avventurieri, senza alcuna morale di “farci le lezioni” e di governarci. Io voglio invece un mondo, e una città che amo follemente e dove mi onoro di vivere con la mia famiglia, fatto di cose nuove dove gli uomini non sono alla mercé di pochi altri uomini (le caste) e dove la cultura, la morale e l’etica possano trionfare sull’egoismo e sul capitalismo selvaggio che non ha pietà alcuna per i deboli e pensa solo alle tante speculazioni per arricchirsi. A questa gente rammento che l’Istat nel 2009 rapportava che la “povertà relativa” in Italia era pari al 10,8% e la “povertà assoluta” era pari al 4,7% (nel Mezzogiorno la povertà relativa era del 22,7% e quella assoluta al 7,7%) con una linea di povertà pari a €. 983,1 mesili che è il valore di spesa al di sotto del quale “una famiglia” è definita povera! Questa gente che parla, che scrive, o che si fa scrivere i discorsi, lo sa che nel 2009 le famiglie povere hanno raggiunto il numero di 2 milioni 657 mila unità? Si tratta di oltre 7 milioni 810 mila individui poveri! Allora partiamo dal basso, creiamo lavoro facendo meno chiacchiere e facendo più strategia con un conseguente minore sperpero di denaro pubblico! Speriamo veramente che ce la caviamo! Altro che “risorse e qualità”! Lavoriamo con meno “marketing personale” e più focus sulle azioni concrete. Concludo riportando un’altra frase del messaggio augurale del Sindaco di Salerno: “Il 2010 è stato l’anno del definitivo decollo della città turistica, con il clamoroso successo delle Luci d’Artista e la conferma del turismo crocieristico. In futuro dovremo attrezzarci al meglio per l’accoglienza, per la logistica dei trasporti, per l’organizzazione di eventi. In un anno e mezzo saranno pronti i 7 km del fronte di mare più bello d’Europa: le opere di architettura contemporanea in cantiere cambieranno la storia di questa città. Si sta riscrivendo la storia di Salerno: questo ci obbliga a guardare lontano. Ma, per una città in ascesa come Salerno, c’è una città “sorella” in enorme difficoltà, che assiste impotente al tracollo (-40%) del turismo: un saluto e un augurio particolare va, dunque, a Napoli, che è un inestimabile patrimonio culturale dell’intera umanità”. Vogliamo riscrivere, non solo con il parcheggio Achille Lauro o con altri parcheggi (che pur servono se ben integrati nell’ambiente), la “nuova storia di Sorrento”? Io lo voglio in particolar modo per i nostri tanti giovani di oggi e di domani”.

3 commenti

  • giacomo

    caro mastellone,
    a lei piace molto parlare, ma poco e dico poco agire, lei cosa ha mai fatto per la penisola sorrentina se non scrivere lettere di cui mi creda siamo ben capaci tutti?
    lei si è messo sempre dietro senza mai essere presente in primis, le porgo una domanda lei si è mai candudato in politica, lei cosa ha costruito?
    leggevo con entusiasmo queste sue righe, ma poi in conclusione non dicevano nulla di quello che già si sa o quello che tutti conoscono.
    parlare con i numeri è facile il difficile e far palrare i numeri.
    a le piace starsene sempre dietro, come il burattinaio a cui piace muovere i fili senza mai farsi vedere scenda in trincea e poi vedremo lei in cosa di cosa sia capace.
    saluti
    giacomo aiello

    • Gaetano Mastellone

      Caro Giacomo Aiello (se questo è il suo vero nome),
      le rispondo, non per far polemica, ma solo perchè mi ha rivolto delle domande ed educatamente le rispondo.
      Per prima cosa le dico che se ha voglia di scambiare con me delle opinioni sono a sua disposizione.
      Si faccia avanti!
      Probabilmente lei non conosce bene la mia storia se dice che non ho fatto mai nulla per Sorrento!
      Si documenti!
      Se invece vuol dire che non ho fatto “la politica” ha ragione! Ho cercato di farla, ma per farla ci vogliono compagni di viaggio che non ho trovato.
      Il fatto che io discuto e rendo pubbliche le mie idee, anche se non condivise, rientra nella liberta di opinione che tutti i cittadini dovrebbero avere.
      Le asserisce che quello che dico “tutti ben conoscono”!
      Bene, allora vuol dire che dico le verità, ma la differenza fra ME e LEI è che io le dico e lei NO!
      Lei invece cerca di “accusare” chi esprime il suo pensiero in piena libertà.
      Per quanto concerne i “numeri” stia un attimino calmo! In quanto io nella mia vita ho sempre fatto parlare anche i numeri! Se lei si riferisce ai “numeri della politica” allora ha perfettamente ragione in quanto mai nessuno ha ritenuto che potessi “partecipare alla crescita dei numeri”.
      Per finire le restituisco il “burattinaio” perchè chi ha il coraggio di dire la sua, sempre, non è un burattinaio….probabilmente lo è Lei che – in forma anonima (sono certo che non si chiama come dice di chiamarsi) cerca di sentenziare.
      Il suo scritto alla fine non mi fa nè caldo nè freddo!
      Le ripeto, se vuole confrontarsi sono a sua disposizione. Saluti – Gaetano Mastellone

      PS. NON L’HO MAI FATTO, MA ORA LO FACCIO!
      – Le riporto di seguito una mail (con nome e cognome) che ho ricevuto stamattina, che invece di “attaccare” come fa lei dice tutt’altra cosa!

      Da: gennaropappalardo2@alice.it
      Caro Gaetano, prima di tutto voglio rinnovarti gli auguri per un 2011 migliore del 2010 appena trascorso. Condivido in pieno quanto hai scritto negli ultimi due articoli riguardo alla situazione economica dell’anno scorso e che si trascinerà, se non peggiorerà, nel nuovo e per quel che si riferirsce alla visione politico-morale di Napoli e della penisola sorrentina.Sarebbe auspicabile che i tuoi articoli, veri appelli ad una reale presa di coscienza dei nostri politici a livello nazionale e dei nostri amministratori locali, sindaci, assessori e consiglieri dei Comuni, della Provincia e della Regione,venissero letti seriamente ad alta voce per essere poi “immagazzinati” nella mente e nel cuore per poi divenire comportamenti da Politici ed Amministratori con le iniziali in carattere maiuscolo e grassetto. Forse solo una grande autocritica dei nostri soliti “noti” personaggi espressa a gran voce sulle reti televisive unite ed autografata su quelle della carta stampata, potrà essere foriera di qualche cambiamento nella società italiana, napoletana e sorrentina. Ma accadrà una parte di tutto ciò? Non sono pessimista, ma ne dubito. Gennaro.

  • Ercolano Giovanni

    Egregio direttore, certamente il concittadino Mastellone non ha bisogno di scusarsi per quello che fa con questo signor Giacomo Aiello. Mastellone, sempre con molta civiltà ed educazione dice quello che pensa spaziando dalla politica, all’economia ai fatti. Questo signore che si firma Giacomo Aiello evidentemente cerca di coprire o giustificare qualche soggetto a lui caro, è talmente evidente. Personalmente conosco Mastellone da anni ed accusarlo di non aver fatto nulla per la penisola sorrentina è veramente troppo. Nella sua vita professionale ha dato tanto a Sorrento ed ha fatto crescere l’economia e gli imprenditori con i suoi saggi suggerimenti e con la sua azione. Ma vi siete dimenticati che ha avuto il coraggio di rilevare ed entrare in una banca che stava fallendo? In un solo anno è riuscito a portarla in utile! Vergognatevi di dire che non ha fatto nulla. In questa terra benedetta ogni cittadino ha il diritto di dire la sua, perdi più quando lo fa alla luce del sole, come è abituato a farlo Mastellone. Io sono con Mastellone. La mia mail è ercolanoantonino@gmail.com

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