Sant'Agnello

Sant’Agnello, il 1° febbraio il consiglio discute la sfiducia al Presidente Salvati

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Consiglio Comunale di Sant'Agnello

SANT’AGNELLO – E’ stato convocato per martedì 1 febbraio, alle ore 19.00, il consiglio comunale per discutere, tra gli altri argomenti, la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Gianni Salvati presentata dalla maggioranza del sindaco Gianmichele Orlando. Le contestazioni mosse a Salvati per le modalità con cui esercita la funzione di presidente del consiglio, già avanzate un anno fa e poi “rientrate nel cassetto” di comune accordo, questa volta si sono invece sostanziate nella mozione che sarà discussa e votata in consiglio comunale. Salvati dal canto proprio ha redatto e depositato un articolato dossier con il quale respinge al mittente le accuse della maggioranza e prospetta, in caso di approvazione della mozione e quindi di decadenza dalla carica, addirittura una richiesta di risarcimento danni nei riguardi di chi gli voterà contro in consiglio comunale. Si prospetta così un duro braccio di ferro e, fino a martedì, sarà anche consistente il pressing che sarà esercitato sui consiglieri comunali. Ostenta tranquillità il primo cittadino che dichiara: “Aspettiamo il giudizio del consiglio comunale…la nostra decisione è frutto di un’analisi oggettiva della situazione che si è venuta a creare e che sta mortificando l’azione del consiglio e della stessa giunta per cui siamo stati costretti, nell’interesse di Sant’Agnello, ad assumere questa iniziativa…Tutto il resto fa parte del gossip politico e di fantasiose interpretazioni poste in essere da chi vorrebbe far fallire questa amministrazione e addirittura forse cerca impropriamente di condizionare il voto dei consiglieri paventando sfaceli, risarcimenti…Vien quasi da sorridere…Comunque sono fiducioso sulla tenuta della maggioranza, anche perchè è impensabile restare ostaggi di chicchessia…Diversamente ognuno ne trarrà le proprie conclusioni…“. Soffermiamcoci sulla figura, generica, del presidente del consiglio comunale che negli enti al di sotto dei 15mila abitanti è facoltativa: cioè decide il consiglio comunale, in pratica la maggioranza, se nominare questa figura oppure no. In effetti negli ultimi anni è invalsa la consuetudine degli amministratori anche di piccoli comuni di nominare tale figura cosiddetta istituzionale, prevedendola nello statuto: in questo modo attribuendo un incarico che avrebbe una valenza più formale che sostanziale,  ma che, in molti casi dà prestigio politico, prevede l’erogazione di un’indennità fissa proporzionale a quella del sindaco come avviene nel caso del difensore civico (quest’ultimo abolito dalla legge per cui i comuni che vanno al voto non dovranno più nominarlo). Nel caso di Sant’Agnello va tenuto presente che Salvati è stato eletto nella lista avversaria di Orlando: quindi è espressione della minoranza consiliare e nello specifico di un gruppo (Liberi Cittadini) che raggiunse un’intesa politica, nel giugno 2o09, con la maggioranza del Sindaco in base alla quale Salvati fu eletto presidente del consiglio. Un’alleanza politica con tanto di documento firmato dalle due parti e che per Orlando e per i suoi uomini Salvati e il consigliere Mario Coppola non avrebbero mai rispettato votando contro la maggioranza, astenendosi e soltanto raramente approvando le loro proposte. Inoltre intralciando l’operato del sindaco e della giunta con un intento politico neanche troppo celato. Dal cantosuo Salvati rivendica un’azione politico-istituzionale coerentemente al di sopra delle parti, pur senza nascondere l’incompatibilità, anche caratteriale, col Sindaco del quale contesta i modi spiccioli di dialogare e di gestire i rapporti al di fuori delle logiche tradizionali. Inoltre Orlando, secondo Salvati, sarebbe un accentratore che non favorisce il confronto tra le parti politiche e pensa di gestire tutto in proprio, anche riducendo all’osso i momenti di confronto politico, come per esempio la conferenza dei capigruppo. E’ chiaro che il livello dei rapporti tra il sindaco e il consigliere-presidente Salvati ha superato ogni limite e ciò ha un riflesso sull’azione amministrativa. Per entrambi i protagonisti di questa querelle politica questa votazione non sarà senza riflessi sul piano dell’immagine, della politica e amministrativo. E’ perciò iniziato il conto alla rovescia che potrebbe avere sviluppi inattesi o chiudere i giochi e dare il via libera a Orlando fino al termine della legislatura.

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