Sant'Agnello

Orlando: al via il restyling politico-istituzionale del Comune di Sant’Agnello

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Gianmichele Orlando Sindaco

SANT’AGNELLO – “Ora è il momento di dare una svolta concreta e di prospettiva al modo di far politica amministrativa nel nostro Comune cambiando passo nel governo del consiglio comunale e in quello dei rapporti tra i gruppi consiliari: dobbiamo aggiornare e modificare il regolamento del consiglio comunale che è evidente a tutti presenta lacune che condizionano lo svolgimento dei lavori, dobbiamo aggiornare lo statuto comunale tenendo presente le tante novità legislative nel frattempo intervenute, dobbiamo attivare le commissioni consiliari che sono uno strumento importante per il confronto serio sui temi dell’amministrazione“. Gianmichele Orlando, sindaco di Sant’Agnello, è determinato a dare una svolta all’amministrazione e dopo aver riunito la giunta e i suoi collaboratori, insieme al capogruppo Gaetano Maresca disegna il piano di lavoro per il 2011 che, anticipa, segue due direttrici: una squisitamente amministrativa, l’altra più politica.

Gaetano Maresca Capogruppo

La prima riguarda “…i programmi, i progetti, le iniziative e le azioni che saranno attuate nel corso del 2011, ma per centrare al meglio i nostri obiettivi dobbiamo attuare al più presto un restyling politico-istituzionale indispensabile che passa attraverso la rivisitazione dei principali regolamenti e dello statuto, ma anche l’attivazione delle commissioni consiliari che non hanno mai funzionato fino ad oggi e quindi vanno ripensate e ricostituite affinchè adempiano alla loro funzione. Il nostro capogruppo Maresca ha già provveduto ad una serie di verifiche e metterà in campo coerenti iniziative per portare a compimento al più presto questo processo che mi auguro trovi tutti i consiglieri impegnati a dare il proprio contributo con responsabilità e nella consapevolezza che occorre ripristinare un’agibilità politico-istituzionale per la quale ogni organo deve fare il lavoro che gli compete. Finora c’è stata confusione, forse eccessiva disponibilità, sovrapposizione e in qualche caso strumentalizzazione di ruoli e di competenze col risultato che ne è stata penalizzata l’azione dell’amministrazione. Si cambia registro e nel confermare la mia assoluta disponibilità a collaborare con tutti, maggioranza e opposizione, nell’interesse di Sant’Agnello ribadisco però che ognuno si deve assumere le proprie responsabilità e comportarsi coerentemente, anche per quanto si dichiara e si annuncia o si denuncia spesso con troppa disinvoltura e in assenza di oggettivi riscontri col solo intento di alzare polveroni, di avvelenare il clima politico e compromettendo anche rapporti personali: così si mortifica l’azione amministrativa, si assecondano progetti e interessi estranei a quelli dell’attuale amministrazione esponendo la stessa a gravi conseguenze che poi pesano sui cittadini oltre che su di noi. Basta quindi con giochi e giochini…Chi non se la sente si faccia da parte perchè amministrare la cosa pubblica è una cosa seria e lo possono fare solo persone serie, competenti, oneste e realmente interessate alla politica intesa come servizio. Anche per questo come maggioranza abbiamo messo in campo tutta una serie di iniziative dirette a fare chiarezza, a rendere ancora più trasparente e responsabile il confronto sui contenuti e sull’azione amministrativa stigmatizzando fortemente tutti i comportamenti individuali irresponsabili che producono danni anche sul piano dell’imamgine all’Ente e a chi l’amministra di cui pure qualcuno deve dar conto sapendo che certe operazioni a volte si possono configurare come vere e proprie azioni lesive di legittimi interessi, personali e pubblici, che non si possono più fingere di non vedere“. 

Un commento

  • ivan moscovicci

    Dopo quasi tre anni dall’insediamento, “il Sindaco, la Giunta ed i suoi collaboratori e con il capogruppo Maresca” si accorgono che il regolamento del Consiglio e lo Statuto non sono adeguati e che, addirittura, possono aver creato delle disfunzioni, tali da influenzare negativamente l’azione amministrativa. Le norme regolamentari e, ancor più, lo Statuto sono norme generali e astratte che dovrebbero avere un respiro più ampio, non è possibile forgiarle a proprio comodo o comunque ritagliarle come meglio si crede, per di più, adattandole a situazioni concrete che verrebbe da dire “ad personam”, per usare una locuzione piuttosto abusata. Non credo, peraltro, che un regolamento possa essere, da solo, a creare delle disfunzioni, e poi, accorgersene proprio adesso….comunque, se si ritiene così importante, evidentemente lo sarà. Tuttavia mi chiedo, sapranno maggioranza e opposizioni parlare la stessa lingua o si arriverà, semmai, faticosamente ad un regolamento, o peggio ancora, ad uno Statuto, che sia solo una copia scolorita di quello che si vuole rinnovare.

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