Editoriale. Sconfiggiamo l'ignoranza al potere! |

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L’intervento di Gaetano Mastellone ha affondato il dito nella piaga, forse per questo suscitando indignate reazioni da parte di chi non riesce a rassegnarsi che ci siano in giro, anche nella conformista Penisola Sorrentina, persone che ancora ragionano e che non lo fanno a vanvera come tanti, ma con dati e numeri alla mano oltre che con una buona dose di preparazione necessaria per saper leggere il nostro quotidiano e per proporre soluzioni e strategie a chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica oltre che delle imprese. Un esercizio utile soprattutto per chi, ricoprendo tali ruoli e avendo tali responsabilità, non può che trarre beneficio, almeno sul piano informativo e culturale, da tali qualificati e spontanei contributi. Chi invece vuole imbonire e scimunire il popolo vede col fumo negli occhi chiunque osi proporre un’altra verità, incarnando e rappresentando quel potere fascista che cresce e pasce nell’ignoranza collettiva. Orbene c’è tanta ignoranza sui problemi della comunità e del territorio, sia in senso letterale del termine sia di non conoscenza delle questioni, figuriamoci dei dati, che davvero è difficile confrontarsi costruttivamente, tanto più se gli interlocutori indossano casacche politiche e pubbliche. Non scopriamo l’acqua calda se affermiamo che il livello medio della qualità del personale politico peninsulare è piuttosto scadente e che nella cultura imprenditoriale prevale spesso una presunzione che impedisce di guardare ai problemi con una visione moderna, aperta e competitiva improntata a logiche di qualità. Tutto qua…Più che irritarci approfittiamo di questi e di altri contributi che possono soltanto arricchirci e aiutarci a non improvvisare scelte, programmi e strategie per la Costiera che tutti a chiacchiere dicono di amare, ma che negli atti pensano soltanto a sfruttare “usus sui”.

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