Vico Equense

A Vico Equense Dell’Utri ospite di De Rosa e Beneduce

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Dell'Utri e Flora Beneduce

VICO EQUENSE – Il senatore Pdl Marcello Dell’Utri presenta oggi “I diari di Mussolini” nel salotto di Armando De Rosa e Flora Beneduce. Un incontro pensato per i cultori della storia, gli amanti del passato, gli interpreti degli eventi. Un’occasione per riunire il mondo della cultura e delle arti. Un simposio per rivivere gli anni segnati dal Duce. Marcello Dell’Utri, uomo di profonda erudizione e collezionista bibliofilo, ci condurrà lungo le pagine, le emozioni, la vita di uno statista che ha segnato la storia del nostro Paese. Dopo aver acquisito i manoscritti di Mussolini, che alcuni detrattori hanno definito apocrifi, il senatore Pdl ha voluto renderli fruibili. Da qui, la pubblicazione con Bompiani del primo volume dei “Diari di Mussolini”, già divenuto un caso editoriale. Dall’opera emerge il ritratto di un personaggio diverso da come lo tramandano i manuali, né antisemita né insensibile calcolatore, ma consapevole del proprio carisma. “Non sono vendicativo. Tanto meno sanguinario. Mi sento forte ho un istintivo senso del dominio. I forti non annientano mai i propri nemici anzi non li considerano nemmeno tali – 24 gennaio 1939”. È solo una delle frasi che si possono leggere nel testo e che aprono ad una prospettiva assolutamente inedita, da sfogliare e da scoprire. “I diari provengono da Maurizio Bianchi, figlio di Lorenzo, uno dei soldati che arrestò Mussolini – spiega Dell’Utri -. Se molti critici hanno tentato di boicottarne il valore, io ritengo, invece, che queste pagine siano illuminanti. Offrono, infatti, una nuova chiave di lettura per approfondire la conoscenza di anni cruciali e per approcciare un personaggio che non è solo uno statista indiscusso, ma è anche un uomo tormentato, adulato ed essenzialmente solo. Colgo l’occasione per invitare alla lettura, alla scoperta, all’amore per la conoscenza. La cultura è un progetto, che il mio iter personale e politico ha sempre perseguito”. Plaude alle parole del senatore Armando De Rosa, ospite del simposio, che con sua moglie Flora Beneduce, ha promosso l’evento per riunire l’intellighenzia di centro destra. “L’erudizione e il sapere non sono prerogativa della sinistra – dice Flora Beneduce -. Liberamente coltiviamo l’amore per la letteratura, liberamente costruiamo il futuro esplorando la storia, liberamente scegliamo di sapere. Per questo sono onorata di accogliere persone che apprezzano la conversazione colta e che non temono il confronto dialettico, che sanno ascoltare e che hanno il coraggio delle proprie idee. Il Popolo della Libertà crede nella forza della cultura. Senza di essa conformismo e livellamento tolgono ossigeno alla democrazia”. (comunicato stampa)

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