Campania,  Sorrento

SOS del WWF: fermare lo scempio in atto a Vico Rota

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Sradicamento dei grossi ulivi nell'area di vico rota

SORRENTO – Pubblichiamo l’appello de l WWF Penisola Sorrentina all’indomani del consiglio comunale di Sorrento che ha discusso sul PUC alla presenza di tanti cittadini e di una delegazione dell’Associazione Ambientalista.

Proprio nella animata seduta del Consiglio Comunale, svoltosi ieri a Sorrento, si è sollevata l’attenzione sulle regolamentazioni e leggi a cui ci si dovrebbe obbligatoriamente attenere nella progettazione e nella costruzione dei parcheggi interrati. “A volte ce ne dimentichiamo ma Paesaggio vuol dire bene comune, non è soltanto una bella veduta…è il luogo dove siamo cresciuti, che ricordiamo da bambini e che vorremmo far conoscere ai nostri figli. Sono in tanti ad esserne convinti e, in tale ottica, DEMOCRATICAMENTE si sono create delle Leggi atte a tutelare proprio il PREZIOSO TERRITORIO in cui viviamo. Ma nonostante ciò ogni anno una superficie enorme viene sottratta al verde e cementata per foraggiare la fabbrica dell’ORO-GRIGIO!!! Spesso i nefandi progetti di distruzione del territorio, che a volte promettono “benessere e ricchezza”, sono smascherati sul nascere e gli “scempi annunciati” denunciati con fermezza. Ma non sempre alla denuncia segue il ripristino della legalità e, delle volte, tra la denuncia e l’intervento di competenza, passa così tanto tempo che il REATO annunciato si porta tranquillamente alle estreme conseguenze!!! L’impressione che se ne ricava è che ci sia la consapevolezza che l’opera e/o l’abuso “una volta fatta…è fatta”…l’importante è riuscire a sversare quanto più cemento e calcestruzzo possibile!” I lavori per la realizzazione di 252 box su 3 livelli, in un fondo agricolo di 3200mq. in vico III Rota 20 a Sorrento, sono velocemente iniziati appena 5 giorni dopo il rilascio alla EDIL GREEN s.r.l. del Permesso di Costruire n.33. Negli anni passati le richieste di approvazione di tale progetto erano sempre state respinte dalla Soprintendenza e anche dalla Commissione Edilizia Comunale, ragion per cui si è attivato il procedimento straordinario ed “in deroga” per il rilascio del parere ambientale in via surrogatoria, ai sensi della L.8 agosto 1985 n.431. Ed è così che il Permesso di Costruire è stato rilasciato (dopo appena un mese dalla nomina!!!) dai commissari ad Acta Arch. Lucio Grande e sig. Dario Perasole, nominati dal presidente della Giunta Provinciale On. Cesaro con decreto n.885 del 13.10.2010. Contro questo parcheggio c’è stata una forte opposizione dei cittadini, delle associazioni e di una parte della politica. Numerosi cittadini hanno segnalato il cantiere notturno e il taglio di alberi a Vigili, Polizia e Carabinieri e il WWF ha denunciato i lavori in corso sul nascere alla Procura di Torre Annunziata, chiedendo al Comune la revoca  in Autotutela del Permesso di Costruire. Ma, a distanza di oltre una settimana, l’unico intervento a cui si è assistito è stato quello delle motoseghe e delle ruspe che, con un blitz senza precedenti, hanno criminosamente raso al suolo ogni forma di vita vegetale presente nel fondo in meno di 5 giorni lavorando anche sotto la pioggia e col buio! Ma tale autorimessa si sta edificando in zona 6 del PUT per la quale, secondo le norme della Legge Regionale 35/87, e anche alla luce di molteplici decisioni del TAR Campania e del Consiglio di Stato, non sarebbe possibile come tra l’altro CHIARAMENTE espresso dalla stessa Commissione Edilizia Comunale nella seduta del 10.11.2009 in cui sottolineava: “…l’intervento in esame…risulta in contrasto con il PUT ex lege Reg. 35/87…” “Riteniamo che tale parcheggio sia da ritenersi privo di idoneo titolo abilitante, in altre parole siamo di fronte ad un opera abusiva/autorizzata. Premesso che l’intervento non è compatibile col PUT, ad ogni modo, anche se si applica il PUC di Sorrento (la regolamentazione è quella dell’art. 20) esso appare in netto contrasto anche con le norme attuative dello stesso PUC! Infatti il PUC, approvato nella seduta di ieri, prevede per tale area una superficie a giardino di valenza pubblica e sotto parcheggio interrato e, alla lettera “f” dell’art. 20 (attrezzature pubbliche), recita: “La realizzazione di parcheggi interrati per la fruizione delle aree a giardino a valenza agricola soprastanti, laddove previsti dal Puc, è consentita per un solo piano interrato, da realizzarsi a scavo chiuso ed ad una quota interrata che salvaguardi gli impianti radicali delle essenze arboree e agricole soprastanti”. Quindi, ammesso che sia il Puc che regolamenta la zona in cui ricade il parcheggio in questione, non ci potrà essere più di un piano interrato da realizzarsi “scavando sotto il terreno” e senza toccare gli alberi. Ma mentre “si ragiona sul da farsi”, assieme ai tanti alberi di arancio, nespolo, ciliegio, noce, anche i possenti e secolari ulivi, che hanno impiegato oltre un secolo a crescere e facevano ormai parte integrante della natura e della geografia dei luoghi, sono stati violentemente capitozzati dalle motoseghe e sradicati con le ruspe in poche ore!” E’ doveroso chiedersi a questo punto cosa o chi ci sia dietro tutta questa complessa vicenda!

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